Mi sveglio il giorno dopo a causa dei raggi del sole che filtrano dalla finestra e che mi arrivano dritti in volto. Ho una coperta sulle spalle e alzo la testa dal bancone di lavoro del laboratorio di Rick.
Mi stropiccio gli occhi e guardo in giro, trovando poco dopo la forza di alzarmi e sbadigliare.
Mi dirigo ancora assonnata fuori dalla stanza e sento il suono di una radio accesa provenire da lontano. Seguo quel suono e mi ritrovo in quella che sembra essere la cucina.
Rick sta preparando dei pancakes con la musica della radio a tutto volume mentre si accinge a far finta di cantare utilizzando un mestolo come microfono.
Rido lievemente e lui mi nota, sentendosi un po' imbarazzato.
"Oh... buon giorno" sorrido a lui.
Lui si acciglia e continua a cucinare
Rick: "giorno.."
Mi avvicino a lui incuriosita.
"Ow pancakes! Li adoro..." sorrido. Non so perchè mi stia comportando con così tanta attrazione nei suoi confronti, ma qualcosa mi dice che non è affatto un brutto tipo. Anzi, sembra...abbastanza intrigante.
Dopo un po', lui prepara una porzione di pancakes e me la porge.
"Aw grazie mille" mi siedo al tavolo e inizio a mangiare.
Dopo un po' lui fa lo stesso.
"Davvero buono... grazie"
Rick: "Beh sì... w-whatever.."
Dice, evitando il contatto visivo.
"Allora... sei da solo qui?... se posso chiedere..."
Rick: "Sì..." lui sospira.
"Ow... cool... beh, beato tu, almeno... non hai rotture di scatole, no?..."
Lui si limita ad annuire e si avvicina al frigo afferrando una birra da esso.
Rick: "Sì alla fine... fanculo, odio tutti.." comincia a bere dalla bottiglia di birra e rutta.
Non mi chiedo il motivo per cui lui stia bevendo della birra di prima mattina, lo trovo abbastanza interessante e fuori dalla norma... e ciò mi piace. Un momento, cosa cazzo ho in testa?
Una volta finito di mangiare, prendo i piatti e mi avvicino al lavabo per lavarli. Rick in quel momento mi ferma.
Rick: "Faccio io. Sei mia ospite in fin dei conti, no?"
"Oh... okay" mi allontano da lì mentre Rick comincia a pulire i piatti.
"Hey senti un po'... potrei... hm.. usare la tua doccia?..." gli chiedo quasi volendo sprofondare dalla vergogna.
Rick: "hm non vedo il problema"
"Grazie" Mi volto e procedo verso il bagno, sospirando di sollievo. Chiudo la porta e comincio a spogliarmi per entrare in doccia. Di solito quello è il luogo in cui i miei pensieri si intensificano di più...e infatti è stato così. Non faccio altro che pensare a Rick... è un tipo così stravagante, il che lo rende così intrigante ai miei occhi... sì ma come fa un uomo del genere a piacermi? Quanto è più grande di me?
Non riesco ancora a capacitarmi di ciò che è successo... beh almeno non sto passando un'altra noiosa e patetica giornata uguale alle altre...
Una volta che ho finito, esco dalla doccia, mi asciugo i capelli e mi vesto, uscendo dal bagno.
Sento Rick nel suo laboratorio discutere con qualcuno. Mi dirigo di soppiatto verso di lui quando lo vedo al telefono sbraitare contro qualcuno, evidentemente ubriaco. Aspetto che finisca di parlare prima di rivolgergli la parola.
"Hey... tutto bene?"
Lui rimane in silenzio accasciando la testa sul bancone di lavoro.
"Vuoi... parlare?..."
Rimane ancora in silenzio. Sospiro.
"Va bene... facciamo che... quando ne avrai voglia, io sono nella mia camera ok? Vienimi pure a chiamare se vuoi sfogarti con qualcuno..."
Lui si limita a sospirare mentre mi dirigo nella mia stanza e decido di chiamare il mio amico Mike per raccontargli tutto.
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A scientific love story: Rick Sanchez x Reader
Ficción GeneralIn questa storia, con y/n si indica il nome del reader/colui che vive la vicenda. y/n si ritrova ubriaca in un bar e qualcuno tenta di pedinarla. A soccorrerla, uno strano uomo dai capelli grigiastri con un camice da laboratorio la condurrà a casa s...