26.

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È arrivato il momento. Adesso non c'è davvero più tempo per pensare ma dobbiamo solo agire. Il mio travestimento da Diane è ormai quasi del tutto svanito ma non lo reputo un problema dal momento che stando assieme a Rick mi sento molto più sollevata. Però... mi sento come se comunque non volesse degnarmi di una parola...
Mentre ci apprestiamo a sgattaiolare nei corridoi immensi di quel luogo senza farci sgamare, ne approfitto per parlarne con lui. Sì certo, lo so che non è proprio la situazione giusta ma voglio risolvere ciò prima che sia troppo tardi... non si sa mai cosa potrebbe accadere.
"Rick... non so cosa tu ti sia messo in testa ma tra me e Mike non c'è davvero niente... e poi non capisco perché te la debba prendere per questo..."
Rick: "Ti pare il momento adatto per parlare di ciò Y/n?".
Alcune guardie ci intercettano e vengono verso di noi ma Rick, con la sua solita e affscinante agilità, li annienta tutti d'un colpo.
Nel frattempo continuo a parlargli con nonchalance, sapendo che lui è capace di tenere allo stesso tempo sia una conversazione che una lotta con degli alieni assassini.
Decido di prendergli una pistola dalla tasca e di aiutarlo mentre discuto con lui.
"Sì lo so, non sembra il momento ma ho paura che da un momento all'altro possa succedere qualcosa e quindi ci tengo a dirti che è carino che magari tu provi-"
Rick: "So già dove vuoi arrivare ma non è assolutamente così, piccola"
"Invece sono sicura che-"
Proprio in quel momento un bruciore insolito mi pervade il petto: qualcuno mi ha colpito inaspettatamente con un raggio. Cado a terra incosciente.
Riesco a sentire Rick che si accascia su di me e tenta di svegliarmi ma, nonostante io sia semi svenuta, non riesco a trovare la forza per alzarmi e rassicurarlo... e ciò mi fa star male... quasi peggio del fatto che mi abbiano sparato...
Con gli occhi semi chiusi, vedo tutto sfocato. Dopo un po' non sento più la mano di Rick sul mio polso e sento quasi tutto in maniera ovattata attorno a me. Riesco solo a sentire qualcuno bisbigliare: "Cambio di programma..." poi ad un certo punto, mi iniettano qualcosa che evidentemente serva ad addormentarmi perchè chiudo gli occhi e comincio a non ricordare più niente.

Mi sveglio dopo non so quanto tempo. La testa mi scoppia e cerco di mettere a fuoco i pensieri ma è così difficile...
Sono di nuovo in una stanza buia come quella di Mandy. Spero ci sia anche lei...
Cerco di alzarmi ma scopro mio malgrado di essere incatenata al muro. Provo a liberarmi dalle catene ma vanamente. Mi sento trattata proprio come un animale...
La testa continua a girarmi. Cerco di concentrarmi per capire cosa fosse successo prima di trovarmi lì.
Dopo un po', realizzo finalmente cosa fosse accaduto e ciò mi fa sentire così terribilmente in colpa... se non avessi distratto Rick e me parlando... forse tutto ciò non sarebbe dannatamente successo...
Mi rannicchio in me stessa e non sapendo che fare comincio a piangere silenziosamente.
Non so neanche che ore siano... Mandy non è qui... probabile sarà andata già incontro al suo destino...
E poi Rick... cazzo... sono sempre io... la rovina di tutto... dovrei essere io ad aver meritato ciò che Mandy ha passato... anche ciò che Rick stesso ha passato...
I miei pensieri vengono troncati da uno strano e inquietante applauso proveniente dal fondo nero della stanza. Guardo il punto da dove proviene il suono.
Una figura avanza sempre più fino ad arrivare a me.
Non potevo credere ai miei occhi...

A scientific love story: Rick Sanchez x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora