Rimango impalata a guardare quella figura che comincia a prendere strani marchingegni da un baule nella stanza.
"Perché mi hai salvata?..."
Lui ruota gli occhi.
Rick: "beh potresti ringraziarmi no? E poi ho da dirti che la dimensione in cui il club si trovava, non era la tua..."
Alzo un sopracciglio.
"Dimensione?... cosa intendi?... Quello che davvero penso? Esistono altri multiversi?"
Lui annuisce.
Rick: "Sì... non stai sognando... in quel momento ti trovavi nella dimensione C-834, la peggiore di tutta la galassia... penso che il club sia una sorta di passaggio dalla nostra vera dimensione, ovvero C-137, alla C-834..."
"Oh cazzo... e Mandy? La mia coinquilina? L'hanno catturata..."
Rick: "Apparentemente sì... è stato un gruppo di Glandorfiani travestiti da umani... purtroppo sono riuscito a catturare solo uno di loro, l'altro se l'è svignata con quella tua amica... immagino tu voglia che ti aiuti a trovarla vero?..."
"Certo che sì!" Ruoto gli occhi mentre lui si accinge a bere da una fiaschetta.
Rick: "hm.. okay non sarà semplice *rutta* e credo tu debba restare qui per un po', dal momento che la tua abitazione pullulerà di quegli stronzi..."
"Cazzo..." sospiro guardando Rick. Non ha l'aria di una persona cattiva, solo forse molto... sola. Forse posso compatirlo ma ho bisogno di conoscerlo meglio.
"Tu... sai perché ci hanno aggredito? Intendo... perchè proprio noi?"
Rick: "Evidentemente avranno appioppato la tua amichetta stupida e ci siete cascate entrambe... adolescenti..." dice ruotando gli occhi mentre metto un po' il broncio.
"Secondo te... lei sta bene?..."
Rick: "Sono riuscito a captare il segnale della base segreta della dimensione di quegli esseri e... stando alle voci captate... sì, è ancora viva, ma stanno cercando anche te". In quel momento rabbrividisco un po' ma cerco di mantenere il mio solito temperamento.
"Okay... va bene, mi fido di te e ... grazie per l'aiuto... davvero..."
Lui fa un lieve sorrisetto guardandomi e va via dalla stanza, tornando dopo poco con altri vestiti.
Rick: "non chiedermi perché io abbia vestiti da donna in casa ma ti conviene cambiarti con questi o sarai troppo riconoscibile..." dopodiché esce di nuovo chiudendo la porta.
Sospiro e faccio come mi ha detto, cambiandomi i vestiti e mettendomi quelli che Rick mi ha dato.
Esco dalla stanza e girovago per la casa, incrociando Rick in quello che sembra essere il suo laboratorio.
"Wow..." lui mi nota.
Rick: "Quindi... come ti chiami?..."
"Y/n" gli rispondo in maniera netta.
Lui annuisce e comincia a costruire qualche marchingegno mentre io mi siedo accanto a lui osservando cosa stesse facendo, quasi ammaliata.
Lui non ci da conto e continua mentre io rimango in silenzio, senza domandare niente.
Si fa sera e dopo un po' mi addormento sul suo bancone di lavoro mentre lo guardavo lavorare su quello strano marchingegno.
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A scientific love story: Rick Sanchez x Reader
General FictionIn questa storia, con y/n si indica il nome del reader/colui che vive la vicenda. y/n si ritrova ubriaca in un bar e qualcuno tenta di pedinarla. A soccorrerla, uno strano uomo dai capelli grigiastri con un camice da laboratorio la condurrà a casa s...