Lo so. So perfettamente che non c'è più tempo e che devo fare questa cosa il più in fretta possibile. Ne vale di me, di Mandy... ma anche di Rick.
Busso alla porta della sua camera.
"Rick?...".
Nessuno risponde.
Comincio a preoccuparmi. Busso più forte per farmi sentire.
"Rick cazzo, non fare il coglione, ti prego-" dopo un po' mi accorgo che la porta è aperta. Entro senza esitare e non trovo Rick, cosa che in realtà mi aspettavo considerato il fatto che non stava rispondendo.
Comincio a preoccuparmi e noto la sua spara porte sul tavolo. Fortuna penso.
La afferro e revisiono la sua cronologia... mi dirigo verso l'ultima dimensione segnata ed entro nel portale.
Mi ritrovo in un luogo che sembra essere isolato dal mondo, quasi surreale: una radura con animali di tutti i tipi, anche alieni... e un water al centro di dove la spara porte mi ha condotto.
"Ma cosa..."
In quel momento vedo Rick uscire dal tronco di un albero... non mi sorprendo.
Lui mi nota e alza un sopracciglio.
Rick: "hm? Y/n? Che ci fai qui?"
"B-beh ecco... ti stavo cercando... ho notato la tua spara porte sul tuo bancone di lavoro e così..."
Rick sbuffa.
Rick: "Cazzo... non dovresti essere qui, questo è il mio fottuto santuario, su quel water c'è scritto il mio fottutissimo nome".
"Tranquillo, non tocco il tuo water d'oro..." dico sarcasticamente "Ti devo parlare..."
Rick: "odio queste parole... <<dobbiamo parlare>>... mi ricordano capitoli della mia vita sprecati..."
"È proprio di questo che voglio parlare... per favore Rick... devo e voglio sapere di più su di te e sul tuo passato..."
Rick: "Per cosa esattamente? Denunciarmi alle autorità intergalattiche? Tu, piccola troietta non ci riuscirai..."
"...Troietta? Scusami?"
In quel momento, qualcosa si è spezzato dentro di me... ma nonostante ciò sono davvero una cogliona e continuo ad insistere...
"Rick, so che sei solo arrabbiato e confuso e vorrei sapere perchè... aprirti un po' di più ti libererà da questo enorme peso che porti ormai da anni..."
Rick: "Parlare? E poi per risolvere cosa? Cose che ormai sono capitate e sono irrisolvibili... che senso ha..."
Sospiro.
"I Glandorfiani mi avevano proposto di lasciarmi andare con Mandy e di catturare solo te..."
Rick: "davvero ci stavi cascando?..."
"Ovviamente no. E non ti avrei mai lasciato a loro anche e nella remota possibilità mi avessero liberato davvero con Mandy..."
Rick inarca il monociglio. Si appresta a venirmi incontro, guardandomi dall'alto.
Rick: "y/n chi sei davvero?..."
"C-cosa?"
Cosa sta intendendo? Non capisco...
Rick: "Cosa cazzo ti frega di me esattamente? Cosa ho mai fatto io per te?"
Mi acciglio.
"Sei serio? Mi hai salvata, mi hai comprato dei vestiti da sogno, anche se solo per quella stupida serata... Io voglio solo... ricambiare il favore... cercando di comprenderti, Rick... voglio scoprire cosa nascondi, non per farmi gli affari tuoi o perché io sia una spia dei Glandorfiani, cosa che non sono... è per ricambiare il favore o almeno provarci..."
Lui rimane a guardarmi per un po'. Poi guarda in basso e serra I pugni.
Rick: "Tu... non mi conosci affatto e mai sarai in grado di comprendermi... ne sono sicuro... e mai potrò rivelarti niente di me..."
Dice prima di ritornare in quella cavità creata nel tronco d'albero e lasciarmi lì.
Comincio a piangere. Mi sento così impotente e ferita, ma sta volta è diverso perchè ad avermi ferito... è stato lui e non uno qualunque... fa male, davvero tanto... io... voglio solo aiutare... ma come sempre mi trovo qui a fallire miseramente...
Corro incontro a quell'albero piangendo e colpendolo con la forza, sperando che lui torni da me.
Ho ancora la sua spara porte ma... non credo sia il caso di usarla...
Comincia a piovere. Guardo il panorama con gli occhi lucidi in procinto di piangere ancora di più di quanto non stessi già facendo.
Fa male... anzi, malissimo... come se mi avessero appena traforato il petto con una coltellata... è... indescrivibile... mi sento così umiliata...
Mi siedo su quel water. Non ho neanche la voglia di tornare nè nella camera di quel posto lussuoso nè a casa mia... mi sento davvero spaesata.
Eppure... ho cercato di essere comprensiva ma... è stato tutto inutile... come sempre d'altronde...
Resto lì a fissare il vuoto quando ad un certo punto alcuni ologrammi raffiguranti Rick compaiono dinanzi a me.
Cominciano a parlare indicandomi e insultandomi ridendo. Ciò non fa altro che farmi stare peggio... ma poi, qualcosa mi poggia sulla testa una corona... confusa, la prendo tra le mani... un'incisione su di essa, "The king of shit"... sì... forse è stata opera di Rick... perché pensa che io lo meriti... e forse è così... lo merito è basta... sono stata davvero una cogliona a credere di poter davvero aiutarlo... ho fallito... come sempre...
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A scientific love story: Rick Sanchez x Reader
Narrativa generaleIn questa storia, con y/n si indica il nome del reader/colui che vive la vicenda. y/n si ritrova ubriaca in un bar e qualcuno tenta di pedinarla. A soccorrerla, uno strano uomo dai capelli grigiastri con un camice da laboratorio la condurrà a casa s...