Capitolo 26

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Ero appoggiata all'Impala e davanti avevo la casa di Bobby: << Ti ricorda qualcosa? >> mi domandò Sam vedendomi persa: << No. Ma so che è casa mia >>. Poco dopo uscì Dean accompagnato da un signore: << Annabeth sei tu? >> mi domandò sorpreso: << B-Bobby? >> gli corsi incontro e lo abbracciai, abbracciò che fu ricambiato: << Sei viva e finalmente sei a casa >> Bobby si staccò da me e mi asciugò una lacrima che stava rigando il mio viso: << Dai vieni dentro. Dean, Sam prendete voi la roba di Annabeth >> seguii Bobby fin dentro casa: << Beh scusa per il disordine >>
<< Tranquillo Bobby. Non so perché ma il disordine me lo ricordavo >> e scoppiammo tutti e due a ridere: << Beh ti lascio da sola >> e uscì lasciandomi davanti alle scale che portavano al piano di sopra. Pian piano andai al piano di sopra, finché non entrai in una stanza, l'esaminai e quando vidi una mia foto con Bobby, poi un'altra con Sam e Dean capii che quella era la mia camera, era grande, c'era un letto matrimoniale, una cassapanca e un armadio, esaminai i mobili e li aprii uno a uno: dentro alla cassapanca c'erano armi, armi di ogni tipo, mentre dentro all'armadio, beh c'erano vestiti.
<< Ti ricorda qualcosa? >> dietro di me c'era Dean: << No. Mi dispiace >> mi sedetti sul letto, ricordare era dura, pensavo che sarebbe successo tutto in fretta come con la Colt, ma mi sbagliavo.
<< Forse, ti posso aiutare. Un anno fa Sam mi ha dato questa. Non so perché la conservavo, forse mi faceva sentire che tu fossi viva >> dalla tasca dei pantaloni tirò fuori una collana: << Te la regalai più di un anno fa. Era speciale >> me la posò sulle mani e fece per andarsene, ma appena la collana toccò la mia pelle, proprio in quel momento altro frammenti di memoria arrivarono: << D-Dean? >> il Winchester si girò per fissarmi: << Stavamo insieme? >>
<< Eravamo amici >> non so perché ma quelle parole mi sapevano di menzogna, le immagini che avevi visto non potevano essere immaginate.
Passai l'intera serata seduta sulle scale ad ascoltare i tre uomini che discutevano animatamente.
<< Che dovevamo fare Bobby... lasciarla là? In balia di quella cittadina orrenda? No quel posto non era per lei >>
<< Dean l'hai guardata? Quella non è più Annabeth. Eccetto esteriormente ma è tutt'altra persona >>
<< Bobby ha ucciso quasi un covo di vampiri da sola, solo la vecchia Annabeth ci sarebbe riuscita >>
<< Sarà stata fortuna del principiante Sam. Sa solo quello che c'è scritto su quel diario >>
<< Bobby non è stata fortuna del principiante. Si muoveva come sempre e per dirla tutta, Annabeth sta combattendo ancora contro Lucifero. Forse lei non se ne sta rendendo conto >> disse Dean quasi urlando: << Che vorresti dire? >>
<< Vedi Bobby. È stato Castiel a salvarla dalla gabbia, peccato che la memoria di Annabeth l'abbia Lucifero, così come i suoi poteri, forse aveva paura che ci ricontrassimo, non saprei... ma fatto sta che lei inconsciamente sta combattendo contro di lui per riavere ciò che le aspetta e credo che se si ricordasse di un qualsiasi ricordo a lei molto legato, credo che vincerà >>
<< Quale ricordo Dean? >> chiese Sam alzandosi e avvicinandosi al fratello: << Non lo so Sam... non lo so. Ma spero che faccia in fretta... Crowley l'ha vista quindi tutti i demoni sanno che è viva >> non ascoltai altro e mi diressi in camera mia e sbattei la porta: << Maledizione!! Sono solo un intralcio... ma se quello che ha detto Dean fosse vero? >> tirai fuori il mio diario e cercai la pagina che mi serviva, finché non la trovai e iniziai il rituale per evocare un demone: << Ciao tesoro vedo che stai migliorando con la memoria... ma dimmi... perché mi hai chiamato? >>
<< Devo chiederti una cosa. Una cosa che solo il re dell'inferno può fare >> Crowley si sedette sul mio letto: << Dimmi pure Annabeth cara >>
<< Devi portarmi alla gabbia >> a quelle parole Crowley si alzò di scatto, era incredulo alla mia richiesta: << Sei forse impazzita? Vuoi ritornare lì dentro? E poi non è un'ottima idea >>
<< Non voglio ritornare lì dentro, ma c'è qualcuno che ha qualcosa di mio. Lo rivoglio >>
<< La tua memoria e i tuoi poteri... Annabeth non devi sottovalutare Lucifero >>
<< Infatti non lo sottovaluto >>
<< D'accordo... in cambio voglio solo una cosa >>
<< La mia anima? Scordatela >>
<< No cara e nemmeno la tua vita... voglio la Colt >>
<< D'accordo >> la tirai fuori dai miei pantaloni e gliela diedi: << Bene... andiamo cara. Il viaggio all'inferno non è piacevole ed è pieno di pericoli >>
<< Non ho paura Crowley. Andiamo! >> presi la mano del demone e in un secondo ci catapultammo all'inferno e rimasi meravigliata nel vederlo: << Questo è l'inferno? Mi aspettavo tutto fuoco e fiamme >>
<< Dante ha un po' esagerato quando ha scritto la divina commedia. Andiamo e stammi vicino >> mi attaccai al demone come una cozza e lo seguii.
Di solito un demone aiuta una persona quando ha bisogno veramente di qualcosa e accontentate Crowley era stato troppo facile, così mi fermai: << La Colt... la Colt era una scusa. Perché mi stai aiutando Crowley, cosa ti serve? >>
<< Non ti fidi di me tesoro? E fai bene... è vero la Colt era una scusa. Non voglio niente, solo divertirmi nel vederti prendere a calci Lucifero, tutto qui >> il demone si avvicinò a me e mi mise la pistola tra le mani: << Questa appartiene a te e alla tua famiglia, non dovresti farla via con tata facilità. Ora riprendiamo il viaggio, la gabbia è vicina >> e riprendemmo il cammino.

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