Capitolo 18

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<< Fatemi uscire vi prego... mi sentite >> le urla di Sam ci raggiunsero fino ai piani superiori: << Da quant'è che è che lì dentro? >> domandò Castiel serio: << Da tre settimane >> rispose Dean: << Secondo me può bastare, di norma il sangue demoniaco può restare in circolo una settimana, massimo due >> ci confidò l'angelo.
Eravamo davanti alla porta della panic room: << Te la senti Annabeth? >> mi domandò Dean preoccupato: << Se ti dicessi di sì, so che non mi crederesti. Aprì la porta e non appena sarò entrata chiudila. Qualsiasi rumore sentirai non aprirla. Aprila solamente quando ci sarà silenzio >> il Winchester aprì la porta e Sam tentò di uscire, ma con il solo sguardo lo feci volare di nuovo dentro alla panic room, entrai e Dean chiuse la porta: << Ti prego Ann fammi uscire, sono guarito >>
<< È quello che direbbe qualsiasi drogato. Sam voglio aiutarti, devi fidarti di me >> tirai fuori dai jeans un coltellino: << Mi disintossicherai uccidendomi non è vero Annabeth? Non hai nessuna cura >> alzai la mano e la mossi verso sinistra, così facendo Sam si andò a sedere sul letto: << Non voglio ucciderti Sam. Voglio solo guarirti >> mi sedetti a cavalcioni su di lui: << Ora ascoltami attentamente: il mio sangue può guarirti, ma in queste situazioni non basta un semplice taglietto in un braccio >>
<< Hai guarito così Dean. Ma con me cosa bisogna fare >> posai il coltellino nella sua mano destra e gliela chiusi: << Dovrai tagliarmi il collo, basta un solo graffio Sam e poi dovrai bere da lì >>
<< No.... no.... è troppo pericoloso. Potrei ucciderti >> il Winchester si alzò, facendomi cadere a terra: << Sam guardami... Sam guardami >> il giovane si girò e con gli occhi lucidi mi fissò: << Andrà tutto bene. Quando sarai guarito ti fermerai da solo, è successo così anche con Dean. Quindi non temere >> Sam tornò a sedersi sul lettino ed io fui subito sopra di lui, mi spostò delicatamente i capelli dietro all'orecchio e pian piano incise un piccolo taglio sul collo e lentamente si avvicinò ad esso e iniziò a bere; udii la porta aprirsi e sentivo su di me lo sguardo di Dean e Castiel: << Funzionerà Dean... Annabeth nelle vene ha sangue divino >> la presa di Sam divenne sempre più forte, non pensavo che ne avesse così tanto bisogno: << Castiel così la ucciderà >> Dean stava per intervenire, alzai la mano per far cenno che era tutto apposto: << S-Sam... S-Sam >> alle mie parole il piccolo dei Winchester si staccò dal mio collo: << M-mi dispiace Ann >> mi spostai dalle gambe di Sam e nel mentre stavo per varcare la soglia, mi appoggiai a qualcosa di muscoloso: mi voltai, era il petto di Dean, così mi prese in braccio e mi portò in camera mia e mi curò la ferita: << Non saprò mai come sdebitarmi Ann. Prima me e ora mio fratello. Quante altre volte dovrai salvarci? >>
<< Finché ne avrò la possibilità. Anche se sento che tra non molto vi lascerò >>
<< C-come? C-cosa? Non puoi lasciarci >>
<< Dean... lo sento... non manca molto. Lui sta arrivando e prenderà il sopravvento su di me. Forse non sarò più padrona dei miei pensieri >>
<< Non pensarlo neanche per scherzo Annabeth. Tu sei più forte di lui, non dimenticarlo mai e se lo dimenticherai ci sarò io a ricordatelo. Ora riposa >> Dean mi coprii e uscii dalla mia camera, ogni volta che stava per fare il dolce se ne andava, ero stanca di tutto ciò, così lo seguii fino a fuori: << Ora basta Dean. Ora basta >>
<< Annabeth torna dentro e riposati >>
<< No. Sono stanca. Sono stanca di tutto Dean. Sai che ti dico? Sono stanca di te, di quello che mi ripeti in continuazione... così mi fai odiare tutto. Ti odio Dean. Ti odio Winchester >>
<< Non è vero >> si avvicinò a me: << Dean devi stare alla larga da me >>
<< Se no? >> e trovai le sue labbra sulle mie, un bacio dolce e intenso, talmente intenso che mi trovai appoggiata all'Impala: << D-Dean dovremmo fermarci >> mi zittì dandomi un altro bacio, sentivo la sua mano scasinare con la maniglia, finché non riuscì ad aprire la portiera e ci buttammo dentro alla macchina: << Non voglio dividerti con nessun altro Ann, nemmeno con Lucifero. D'ora in poi sarai mia >> e riprese a baciarmi, finché la situazione non si sarà a facendo alquanto bollente, Dean si tolse la maglietta per poi ritornare subito su di me, finché non mi staccai io da lui: << Non ti libererai di me Winchester >> mi fissò per qualche secondo per poi riprendere da dove aveva lasciato, ma alla sottoscritta non piaceva fare la sottomessa, così invertii le posizioni senza mai staccare le mie labbra dalle sue.

 D'ora in poi sarai mia >> e riprese a baciarmi, finché la situazione non si sarà a facendo alquanto bollente, Dean si tolse la maglietta per poi ritornare subito su di me, finché non mi staccai io da lui: << Non ti libererai di me Winchester >> m...

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I primi raggi del sole baciarono il mio viso, pian piano aprii gli occhi, ero nuda, tra le braccia di Dean e soprattutto eravamo sdraiati nei sedili posteriori dell'Impala: << Buongiorno >> a quella voce sussultammo entrambe, ma Dean più sveglio di me, mi buttò addosso una coperta: << Castiel... si bussa prima di entrare in macchina >>
<< Vogliate scusarmi se ho interrotto qualcosa. Ma volevo avvisarvi che Sam é sparito >> a quelle parole ci vestimmo entrambe: << Perché non ci hai chiamato prima? >> domandai nel mentre m'infilai una maglia: << Perché l'ho appena scoperto >>
<< Maledizione non risponde. Castiel sai dove può essere? >> all'improvviso mi arrivarono dei forti mal di testa e delle visioni, non sentivo neanche ciò che mi diceva Dean e Castiel: << Annabeth... Ann... che cos'hai? >> non appena i mal di testa finirono, così come le versioni: << So dov'è Sam... al convento di Maryland >>
<< Come fai a saperlo? >> mi chiese Dean incredulo a ciò che avevo appena detto: << Annabeth è collegata con Sam momentaneamente, non è passato molto da quando gli ha dato il suo sangue >>
<< Allora sbrighiamoci Castiel >> l'angelo ci teletrasportò al convento e in lontananza vedemmo Sam e Lilith combattere: << Non lasciate che Sam uccida Lilith, se lo farà l'ultimo sigillo sarà rotto >> ci avvertì Castiel prima di scomparire: << Andiamo >> corremmo nel lungo corridoio, ma Ruby vedendoci arrivare chiuse la porta, Dean tento invano di aprirla: << Spostati Dean >> il Winchester si tolse e con la mente feci aprire la porta, porta che andò in mille pezzi: << Siete arrivati troppo tardi. Lucifero sarà libero >> Dean andò da suo fratello, caduto nello sconforto: << Sapevo che qualcosa non quadrava in te >> dissi impugnando la colt: << Non vorrai uccidermi con quell'arma Annabeth, quando sappiamo entrambe che hai un potere straordinario >>
<< Hai ragione perché perdere tempo >> feci alzare Ruby e prima di ucciderla le feci patire tutto il male che aveva provocato a noi e agli altri. Il suo corpo cadde a terra morto, così corsi anch'io da Sam: << Ho rovinato tutto... ho fatto un casino >>
<< Annabeth è andato in paranoia >>
<< Sam guardami. Non è colpa tua ok? È colpa di tutti. Non temere fermeremo anche questo >> la stanza s'illuminò di una luce abbagliante, il pavimento sotto ai nostri piedi incominciò a tremare e rompersi, non so il perché, ma il mio corpo iniziò a muoversi da solo verso la luce, non riuscivo a controllarlo: << Ann?! Annabeth >> le urla di Dean erano inesistenti, fino a quando non mi toccò il polso e mi spinse contro di se: << Dean... non riesco a controllarlo >>
<< Ann... guardami >>
<< Ce la farai... me lo sento >> abbracciò me e poi Sam, ma all'improvviso fummo catapultati su un aereo, che sembrava che stesse per precipitare, dall'alto potemmo vedere quel bagliore, quel bagliore che attirava sempre di più il mio corpo e la mia mente verso di lui... verso Lucifero.

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