Capitolo 37

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Raggiungemmo gli altri nell'enorme biblioteca, erano seduti tutti al tavolo: Sam era di fronte a Crowley, mentre Castiel era in piedi: << Scusate il ritardo >> dissi sedendomi al mio posto: << Avete finito di giocare ai giochi bollenti voi due?! >> ci stuzzicò il demone: << Per colpa tua si... e se sei entrato nella nostre stanze così, senza preavviso dev'essere successo qualcosa di grave... sputa il rospo Crowley >> gli ruggì contro Dean: << Lucifero è a piede libero Astaroth è arrivato alla gabbia e come da nostri piani è riuscito a far uscire Lucifero >>
<< Era quello che volevamo >> dissi incrociando le braccia e appoggiandomi con la schiena allo schienale della sedia: << Si ma non sapevamo che avrebbe liberato i Leviatani e molti angeli sono passati dalla parte di Lucifero, siamo in minoranza Annabeth >> m'informò Castiel: << Maledizione questa non ci voleva. Annabeth il tuo piano ci si è rivoltato contro >> mi urlò in faccia Dean: << Cerchiamo di mantenere la calma >> Sam era l'unico che cercava di mantenerci calmi: << Dei leviatani e di alcuni angeli me ne occuperò io. Così come di Lucifero. Crowley, Sam e Dean a voi lascerò i demoni. Castiel tu sarai la mia spalla e quella di Sam e Dean. Si sa quando inizierà questa guerra? >>
Castiel si avvicinò a me: << Tra due giorni. Annabeth sono onorato a servirti nuovamente, ma siamo numericamente inferiori. Ci servono dei rinforzi, se no siamo persi Annabeth >> guardai in basso, altri rinforzi non c'erano e la maggior parte dei cacciatori erano morti, rimanevamo noi e solamente noi e avremmo dovuto farcela con le nostre mani, fino a quando non mi ricordai di un angelo: << C'è un angelo che potrebbe aiutarci >> dissi e a quel punto alzai lo sguardo e guardai Dean: << Michele >> disse Dean per poi continuare: << No Annabeth ne abbiamo già parlato e la mia risposta è no >>
<< Dean, ascoltami Michele potrebbe aiutarci, è l'arcangelo più forte che abbiamo dalla nostra parte >>
<< Ho detto di no Annabeth e la questione la chiudiamo qui >> mi alzai offesa e mi diressi verso la mia camera, lasciando indietro gli altri. Entrai in camera mia e sbattei la porta, ignorando chi mi avesse seguita: << Annabeth >>
<< Dean. Perché Dean? >>
<< Ho paura Annabeth >>
<< Tutti abbiamo paura ed è una cosa normale >>
<< Non ho paura che un angelo entri in me... ho paura per te e che l'incantesimo possa ferirti Annabeth. Non voglio perderti e non voglio perdere Sam >>
<< Non ci perderai Dean se solo mi ascoltassi. Michele è l'unica cosa che avremo a nostro vantaggio >>
<< Ho detto di no Annabeth >>
<< Allora moriremo tutti Dean e il mondo sarà perduto >> uscii dalla mia camera e lasciai Dean indietro.
Erano ore che camminavo per strada da sola, in cerca di qualche idea, finché non passi davanti a una chiesa ed entrai "Non so quanto possa funzionare" m'inginocchiai e iniziai a pregare "Perderemo, ne sono più che convinta, la terra sarà distrutta dal male e dal peccato. Non riuscirò a proteggerla. Se mi stai ascoltando ti prego aiutami, aiutaci" mi alzai: << Sapevo che non avrebbe funzionato >>
<< E perché non dovrebbe funzionare? >> mi voltai e seduto su una panca c'era Dio: << Annabeth tu sei l'unica che può evocarmi e sei l'unica che riuscirà a mettere fine a questa guerra >>
<< Sai bene che non ci riuscirò >>
<< Ci riuscirai eccome. La tua spada può uccidere con un solo fendete più di esercito >>
<< Ma una spada non fa un esercito >>
<< Anche questo è vero. Ma tu ce la farai così come ce l'hai sempre fatta. Ed ora che tu riceva qualcosa di tuo >> Dio schioccò le dita e dopo quel suono, sentii bruciare sulle mie spalle, mi accasciai a terra e urlai dal dolore, fino a quando il bruciore e il dolore non si placarono: << C-che cosa mi hai fatto? >>
<< Ti ho restituito le tue ali >> disse dio prima di scomparire nel nulla.

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