Capitolo 15

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"Stavo camminando per le strade deserte; era scoppiato il caos, auto distrutte, edifici bruciati e esplosi, foglie e giornali che venivano spostate dal vento, era tutto vuoto, non c'era nessuno, dov'erano finiti tutti? Sam? Dean? Bobby? Non c'era nessuno di loro. In lontana vidi delle persone, corsi subito da loro e mi accorsi che non erano persone, ma mostri, così pian piano indietreggiai finché uno di loro mi attaccò, la paura aveva preso il sopravvento, non riuscivo a muovermi, era come se fossi intrappolata in uno dei miei incubi, ero in trappola, circondata da quegli esseri: << Il re vuole vederti >> mi disse uno di loro: << I-il re? Dove sono tutti? >>
<< Sono tutti morti, l'apocalisse è iniziata quando il nostro re ha iniziato a camminare in mezzo a noi e ora camminerà con te >>
<< Basta parlare Azog. Portiamola da Lucifero, lui saprà cosa farsene di questa umana. Mi raccomando deve arrivare viva e con nessun graffio, non si è raccomandato altro Lucifero >>
<< Ai suoi ordini Astaroth. La porterò subito dal re sana e salva >> l'uomo di nome Azog mi prese per un polso e mi trascinò per le vie deserte di quella cittadina, fino a quando non entrammo in un giardino fiorito e un uomo alto e vestito di bianco era di spalle: << Mio signore, vi ho portato la ragazza >>
<< Puoi andare Azog >> questa voce, la riconoscerei tra mille: << Sam? >> l'uomo si voltò ed era proprio Sam: << Non sono Sam, solo esteriormente, lui era solamente il mio contenitore ed ora questo corpo è mio. Io sono Lucifero ed è ora che tu prenda il tuo posto accanto a me Annabeth o dovrei chiamarti Minerva? >> avevo paura, ero sola, Sam era posseduto e Lucifero stava parlando con il corpo di Sam: << Oh andiamo Annabeth non conosci realmente la tua storia? >> si avvicinò a me e posò una mano sulla mia testa" mi svegliai di soprassalto con le lacrime agli occhi, davanti a me c'era un uomo, un lampo illuminò la mia stanza e fu allora che potei vedere le sue ali: << So cos'hai appena sognato Annabeth >>

 Io sono Lucifero ed è ora che tu prenda il tuo posto accanto a me Annabeth o dovrei chiamarti Minerva? >> avevo paura, ero sola, Sam era posseduto e Lucifero stava parlando con il corpo di Sam: << Oh andiamo Annabeth non conosci realmente la tua ...

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Un angelo... costui era un angelo: << T-tu chi sei? >>
<< Io sono Castiel. Sono un angelo. Sono stato mandato per aiutare Dean e soprattutto per aiutare te >>
<< Aiutare me? Ma perché? >>
<< Perché è stato dio a ordinarmelo. Tu Annabeth sei l'arma segreta di dio e nessun altro può prendere il tuo posto >>
<< So già cosa sono >>
<< Esserne a conoscenza è un conto, ma sapere tutto  di te è un'altra cosa >>
<< So la mia storia >>
<< La sai perché l'hai letta oppure perché te l'ha raccontata qualcun altro >> l'angelo indicò il soffitto, non proprio il soffitto: << L'ho letta >>
<< Come temevo >> in quell'istante nella stanza piombò dentro Dean: << Castiel... che cosa ci fai qua? >>
<< Ciao Dean... volevo parlare con Annabeth e spiegarle cosa succederà in passato se dovesse fare scelte sbagliate >>
<< I-io non farò mai scelte sbagliate, te lo posso giurare >>
<< Vuoi sapere il continuo del tuo sogno? Sei rimasta sola, tutti i tuoi conoscenti sono morti e così senza speranza ti allei a Lucifero >>
<< No... stai mentendo >> le lacrime solcarono le mie guance, così Dean si avvicinò a me e mi abbracciò: << Castiel ora basta. Ann non farebbe mai una cosa del genere. Lei cercherà sempre un modo per salvarci. Ma ora voglio parlare con te in privato. Ann rimettiti pure a dormire >> mi accarezzò la guancia ed uscì con Castiel; non aspettai un attimo, indossai la felpa e li seguii: << Come ti è saltato in mente di parlare di certe cose con Annabeth? Non vedi già quant'è scossa? >>
<< Dean doveva saperlo. I suoi poteri stanno aumentando, ogni giorno diventeranno sempre più forti e se lei non riuscirà a controllarli si perderà e Lucifero ne approfitterà >>
<< Quali poteri si devono ancora risvegliare? >>
<< Dentro di te hai il suo sangue giusto? >>
<< Si. Mi ha salvato una volta >>
<< Quel sangue ora ti fa da scudo, ogni ferita si rimarginerà in poco tempo. E non solo, avrà la forza di dieci angeli, potrà uccidere con un solo sguardo i nemici >>
<< Una vera macchina da guerra divina >>
<< C'è anche un ma... forse è meglio che te lo dica un'altra volta >>
<< No Castiel. Ora! >>
<< Il sangue di Annabeth permetterà l'apertura e la chiusura della gabbia di Lucifero >> Dean scaraventò per terra un tavolo pieno di oggetti da meccanico: << Così tu mi hai riportato in vita per assistere a tutto questo non é vero? >>
<< In parte si, ma ti ho riportato in vita perché me l'ha sempre ordinato dio e vuole che tu la protegga >>
<< Non ci vuole una entità divina che mi dica cosa devo e non devo fare. Annabeth fa parte della mia famiglia e noi Winchester proteggiamo la famiglia a qualunque costo, anche se dovessimo perdere la vita. Annabeth questo lo sa benissimo >> Castiel si voltò verso la porta d'entrata: << Sta succedendo qualcosa lì dentro >> e poi sparì. Mi sedetti e portai le ginocchia al petto e le abbracciai, le cose che ha detto Castiel mi avevano scossa e non poco. Ero una bomba, una bimba pronta ad esplodere e avrei fatto saltare in aria tutte le persone a cui volevi bene e che amavo. Le scelte erano due: andarmene per sempre oppure affrontare tutto questo a fianco di Sam, Bobby e Dean. Se me ne andassi le cose peggiorerebbero e Sam e Dean mi verrebbero a cercare, se invece rimanessi, aiuterei i due imbranati a fermare tutto questo. L'apocalisse poteva anche aver inizio, ma avrei fatto sempre la stessa scelta ed era combattere, combattere al fianco della famiglia. La famiglia non si abbandona. La famiglia si protegge.

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