[COMPLETA]
Tutti conosciamo le vicende dei fratelli Winchester, ma se ci fosse un'altra persona pronta ad aiutarli nel loro viaggio?
Annabeth figlia di cacciatori e cacciatrice lei stessa, non sa nulla della sua vera natura, un sigillo blocca i su...
Mi stavo riprendendo alla grande e solo Castiel e Crowley sapevano del mio "ritorno in vita". Avevo lasciato Dean a una tavola calda, sperando che non facesse l'idiota con la cameriera tutte tette e niente cervello: << Allora dal mio informatore ho scoperto che Lucifero non si è mosso per tre anni dall'inferno >> dissi a Dean nel mentre mi mettevo a sedere: << Quindi non ha organizzato nessun esercito >> << Lo farà, ma prima deve finirmi di piangere. In poche parole deve finire il lutto >> << Quindi siamo in vantaggio? >> << Per ora si >> mi voltai per fissare la cameriera tutte tette e niente cervello e stava sbando dietro al mio uomo, mi rivoltai verso Dean: << Ci ha provato?! Non ci credo >> Dean mi sorrise e alzò un sopracciglio
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
<< Quel sopracciglio alzato lo conosco fin troppo bene... dimmi Michele >> << Ho occhi solo per te e lo sai... e comunque io non mi preoccuperei di quella ragazza, ma di quel ragazzo >> e voltò il viso verso il ragazzo, così anch'io potessi vederlo: << Siamo gelosi eh?! L'arcangelo più forte è geloso >> << In paradiso tutti sapevano che eri mia. Ma qui, qui è tutto nuovo e provare tale sentimento mi rende... >> << Umano... Lo siamo... Minerva è una specie di dea, mentre Annabeth? È umana e per te vale lo stesso >> << Per te Annabeth sono un libro aperto, sai quando sono l'uno e quando sono l'altro >> << Dean ascoltami, tu per me sei sempre lo stesso ragazzo del Kansas, ma solo più forte di prima >> << E tu Annabeth Colt sei sempre la stessa ragazza, arrogante e piena di se >> mi prese la mano e me la baciò: << Ma ora andiamo. Sei rimasta troppo fuori dal bunker e se un demone ti vedesse andrebbe subito da Lucifero >> << Agli ordini capo >>. Erano giorni che ero alla ricerca della mia spada, ma non riuscivo a trovarla ed era l'unica cosa che ci avrebbe fatto vincere stavolta: << Annabeth è pronta la cena >> mi urlò Sam dalla cucina: << Voi iniziate io arrivo >> "Ma dov'è? Eppure deve essere qui dentro al bunker" << Ann? Non hai sentito Sam? È pronta la cena >> sulla soglia della mia camera e appoggiato allo stipite della porta c'era Dean: << Arrivo... un secondo Dean >> << Ma si può sapere cosa stai cercando? >> mi alzai da terra e mi pulii le ginocchia: << La mia spada, senza quella non possiamo vincere >> << A proposito della tua spada >> << Cosa le avete fatto? >> << L'ho distrutta Annabeth >> << Hai fatto cosa? Ma sei impazzito? Quell'arma con un solo fendete poteva eliminare più di una guarnigione >> << Annabeth tu eri morta e tenere in libertà una spada del genere era pericoloso. Così l'ho distrutta >> << Maledizione Dean... ora siamo davvero spacciati. Non vinceremo mai >> << No stavolta vinceremo e possiamo usare la mia spada per uccidere Lucifero >> << Ti ricordo che con quella spada mi hai ucciso >> << Non è colpa mia, te ti sei messa in mezzo al combattimento >> << Oh si certo... Ora la colpa è mia?! >> << Annabeth sono stanco... stanco di litigare ogni volta >> << Ed io sono stanca. Stanca che tu faccia sempre di testa tua >> << Faccio di testa mia, perché tu fai di testa tua. Non so mai cosa ti frulla in quella testa e soprattutto non so se starai per fare una pazzia >> << Se faccio qualche pazzia è perché sto cercando di proteggerti... cosa credi mi passi per la testa in quei momenti?! Dannazione Dean, quando fai così mi fai arrabbiare sul serio >> e un tuono fece andar via la luce: << N-non sei stata tu vero? >> << No Dean >> sulla porta arrivò un Sam tutto sudato: << Non so come è successo, ma dovete venir subito >> lo seguimmo fino in libreria e sul tavolo stava galleggiando una spada, era la mia spada: << Ma non l'avevi distrutta? >> << Si. Ma a quanto pare qualcuno l'ha riforgiata >> la presi in mano e sentii tutto il suo potere: << Ora possiamo contrattaccare Lucifero >> << Chiamo i rinforzi >> disse Sam prima di sparire: << Scusami Annabeth >> << Scuse accettate. Ma ora vieni con me >> lo presi per mano e lo portai nella nostra camera: << Annabeth? >> non dissi niente, lo spinsi sul letto e chiusi la porta della camera. I testimoni di quello che accadde dentro a quella stanza quella sera, furono solo le quattro mura che circondavano la camera.