Capitolo 25

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Dean e Sam erano partiti presto per quel lavoro in Pennsylvania e sinceramente non sapevo che cosa scegliere delle due opzioni. Mi avevano lasciato il loro diario da cacciatori, così lo iniziai a sfogliarlo e notai diverse foto, foto dove ritraevano noi: sorridenti e scherzosi: << Quanto vorrei ricordare. Maledizione!! >>
<< Allora è vero che sei viva >> a quella voce mi voltai, un signore basso e un po' grassotello era davanti a me: << Quando il testone e Dean me l'hanno detto non ci volevo credere >>
<< Ehm... tu chi sei e come hai fatto entrare in casa mia? >>
<< Ah già.. Dean mi aveva avvertito. Non hai più la memoria. Io sono Crowley. Re dell'inferno >>
<< Quindi sei un demone >>
<< Esatto tesoro >>
<< E cosa ci fai a casa mia? >>
<< Volevo vedere se quei due non stavano delirando. Ma a quanto vedo sei viva e in carne e ossa >>
<< Quindi tu mi conosci >>
<< Certo che ti conosco. Tu sei Annabeth Colt... nipote di Samuel Colt >>
<< Cosa mi è successo? Sam e Dean non mi hanno detto niente. Neanche una parola >>
<< Tu che cosa ricordi Annabeth? >>
<< Ricordo che nel luogo dove stavo c'era caldo, molto caldo, il fumo era ovunque e due occhi rossi mi stavano fissando e mi parlavano. La sua voce era calma e riflessiva. Poi il nulla >>
<< Hai salvato questo mondo dall'apocalisse. Ti sei sacrificata per tutti gli umani presenti sul nostro pianeta e hai salvato noi demoni e gli angeli. Ma quello che hai fatto è stata una pazzia >>
<< Che cosa ho fatto? >>
<< Ti sei pugnalata per salvare quei due imbecilli e facendolo sei caduta nella gabbia di Lucifero portandoti dietro Michele >> a quelle parole del demone mi toccai il punto dove tempo fa avevo la cicatrice: << Cosa devo fare? >>
<< Se vai con loro morirai ancora e ancora Annabeth. Ma se resterai qui, in questo squallido appartamento e come lavoro preferisci servire bistecche a una tavola calda per famiglie, vivrai e saranno quei due imbecilli a morire, sul mondo cadrà nuovamente l'apocalisse e milioni di vite umane moriranno a te la scelta >> abbassai lo sguardo e quando lo rialzai il demone di nome Crowley era scomparso, ma in compenso aveva lasciato una pistola sul divano, la presi e la guardai, quando la toccai mi apparvero dei flashback legati alla pistola: << La Colt >> il mio corpo si mosse da solo, presi la giacca in pelle e mi misi alla guida verso la Pennsylvania.
Era notte quando arrivai e cercai subito un impala nera e quando la trovai, le parcheggiai di fianco. Aprii il baule e presi con me qualsiasi altra arma che poteva servirmi, Dean e Sam avrebbero capito.
Cercai da per tutto i due fratelli finché non li vidi in lontananza. Di fronte a loro c'erano molti vampiri "Annabeth stai calma... è quello che facevi nella tua vita precedente prima che perdessi la memoria" il mio subconscio mi stava parlando "E se dovessi sbagliare mira? Insomma non ho mai sparato da quando ho perso la memoria"
"Non sbaglierai, sei la nipote di Samuel Colt e sei una cacciatrice" due vampiri presero Dean e Sam su per la gola non potevo aspettare, così caricai la Colt e sparai due colpi ed entrambe so andarono a conficcare dentro alla testa dei vampiri, mentre mi avvicinavo agli altri vampiri sfoderai l'accetta e iniziai a tagliar la testa ad ognuno di loro.
Finita la caccia, aiutai i due fratelli ad alzarsi: << Dove hai preso la Colt? È un anno che la cerchiamo >> mi disse Sam sorpreso di vederla nelle mie mani: << Me l'ha data un vostro vecchio "amico". Si è presentato a me come il re dell'inferno >>
<< Crowley >> sussurrò Dean tra i denti: << Tu stai bene? Sei ferita >> continuò a domandarmi e controllare che stessi bene: << Sto bene Dean e ancora non riesco a capacitarmi di ciò che ho fatto. Quando ho preso in mano la Colt molto frammenti di memoria riguardanti ad essa mi sono ritornati >>
<< Cosa ti ricordi? >> mi domandarono insieme: << Dell'uccisione di Azazel, di quando vi ho dato la pistola e quando sparai a Lucifero >> Dean non disse niente, rimase fermo e muto a fissarmi: << Dean è già qualcosa. Vedrai che pian piano si ricorderà tutto >>
<< No Sam. La sua memoria è persa, chissà in quale parte della gabbia. Così come i suoi poteri. E penso già chi potrebbe aver riportato Annabeth indietro >> "Dean sapeva chi mi aveva riportato indietro dalla gabbia? Ma allora perché non è riuscito a prendere anche la mia memoria?"
<< CASTIEL... CASTIEL SO CHE MI SENTI >> all'improvviso una folata di vento si alzò e davanti a noi comparve un uomo: << Dean ti sento. Non c'è bisogno di urlare >> il ragazzo si scagliò sull'uomo come una furia: << Sei stato tu non è vero? Sei stato tu a portare Annabeth indietro. Dimmelo e vedi di non mentire >>
<< Si Dean! Sono stato io! >> Dean mollò la presa su l'uomo che si chiamava Castiel, Sam si passò le mani sui suoi capelli lunghi: << Perché Castiel? Dicci perché? >> gli domandò quest'ultimo: << Ordini dall'alto. Quando fui riportato in vita da Dio, si raccomandò di portarla indietro sana e salva e così ho fatto >>
<< Oh certo... peccato che non ha più la memoria e nemmeno i suoi poteri Castiel >> gli urlò nuovamente Dean: << Purtroppo quelli li conserva Lucifero. Non possiamo fare niente se non aspettare che Annabeth si ricordi da sola >>
<< Aspetta un secondo... se i miei ricordi li ha Lucifero, perché ho avuto dei frammenti di memoria non appena ho toccato la Colt? >> domandai a Castiel: << È come fare un tiro alla fune Annabeth. Quando hai toccato la Colt, la pistola ti ha dato la forza di tirar quei ricordi. Più toccherai cose con un significato per te e più avrai frammenti della tua memoria. Alla fine della fune ci sono i tuoi poteri >>
<< P-poteri? >>
<< Si Annabeth tu avevi poteri... poteri straordinari >> mi disse Castiel: << Si ma ora basta... Annabeth è esausta non è ancora abituata a questo stile di vita e soprattutto deve riposare. Ma prima... >> Dean si girò verso di me e mi fissò: << Cosa scegli di fare? Tornare alla tua vita oppure continuare la tua vecchia vita da cacciatrice? >>
"Se vai con loro morirai ancora e ancora Annabeth. Ma se resterai qui, in questo squallido appartamento e come lavoro preferisci servire bistecche a una tavola calda per famiglie, vivrai e saranno quei due imbecilli a morire, sul mondo cadrà nuovamente l'apocalisse e milioni di vite umane moriranno... a te la scelta" le parole di Crowley mi rimbombavano nella testa "Non voglio sulla coscienza miliardi di vite umane. Non posso averle. Questo è il mio destino. Questa è la mia vita lo è sempre stata" << Torniamo a casa Dean Winchester >> e allungai una mano, lui la prese e nuovamente altri frammenti di memoria: << Ma quale delle due case? >> mi domandò Sam: << Torniamo a casa... da Bobby naturalmente >>.

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