FREEDOM IS THE MOST PRECIOUS THING
Arrivo nella sala comune trovando già tutti seduti lì, tranne ovviamente Stephen,
«Ragazzi» dico con voce autoritaria
loro smettono subito di parlare facendo così calare il silenzio in tutta la stanza
«Siccome a molti di voi non mi sono presentata lo farò ora, Io sono Evelyn la Regina del Regno di Sangue e sono qui per chiedervi di entrare a far parte della mia squadra per una missione.» rimango con la schiena dritta le gambe leggermente divaricare la testa alta e le braccia incrociate al petto
quando ero piccola mio padre diceva sempre che la postura è una cosa importante, perché una persona solo guardandoti riesce a capire a che posto deve stare e come comportarsi con chi ha davanti,
«Piccola di che missione si tratta?» mi chiede Michael con quel suo sorrisino irritante
«Uno dei miei alleati ha fatto una cosa che non doveva fare» sento il sangue ribollire nelle vene, sono incazzata come non mai
mentre spiego tutta la dinamica hai ragazzi che si trovano di fronte a me, come un tornado a ciel sereno la mia mente ritorna al passato, a tutte quelle violenze fisiche e mentali a cui mi sottoponevano per farmi diventare cattiva, e a tutte quelle notti perse a piangere nella mia piccola stanza in fondo a qual corridoio così lungo e buio cercando di capire se quella sbagliata fossi io o loro.
A distogliermi dai miei pensieri e la porta che si apre, dalla quale entra Stephen vestito di tutto punto come tutti gli altri jeans nero con gli strappi sulle ginocchia maglia bianca attillata e anfibi neri, ma guardandolo bene nonostante sia vestito uguali a gli altri lui sembra più sexy ed eccitante
«Che cazzo ci fa lui qui?!» dice con tono furioso Connor indicando il ragazzo
«È qui per il vostro stesso motivo» dico senza alcuna traccia di dolcezza
«Se c'è lui io me ne vado» scuote la testa cercando di farmi cambiare idea
Ma io non lo faccio MAI
«Perfetto se questa è la tua decisione sei pregato di andare via e salutare la libertà da qua dentro» la mia voce esce come una piccola lama che anche solo sfiorandoti potrebbe farti uscire un fiotto di sangue
lui mi guarda spaventato, chiudendo immediatamente la bocca
sapevo che avrei fatto centro, la libertà per un uomo qui dentro è la cosa più preziosa e che sogna ogni notte
«Ti ha zittito, bravo cucciolo» ride tanto da tenersi la pancia Michael mentre lo prende per il culo parlando con la voce da bambino
Connor si alza immediatamente avvicinandosi a lui
«Come mi ha chiamato bastardo?!» urla
Anche l'atro si alza e gli si avvicina tanto da trovarsi a pochi centimetri l'uno dall'altro
io li guardo e con tutta la tranquillità del modo tiro fuori il coltello che tenevo legato alla caviglia e lo lancio con una precisione disarmate in mezzo hai loro visi, facendolo poi infilzare nel muro come una freccetta
«Seduti!! Ora teste di cazzo se qualcuno altro osa interrompermi ancora una volta si beccherà un bellissimo foro in fronte chiaro?!» urlo riversando su di loro tutta la rabbia e la tensione che si è accumulata in questi giorni
come se avessero visto un mostro a tre teste si risiedono senza mai darmi le spalle, per poi guardarmi con gli occhia aperti e la bocca altrettanto
«Bene...» faccio un respiro «Signor James la prego di sedersi lì con gli altri» gli dico dato che è rimasto tutto il tempo sulla soglia della porta in silenzio
e con molta calma prende la sedia trascinandola sul pavimento causando un rumore fastidioso tanto quanto quello delle unghie sulla lavagna, e la posa lontana da tutti gli altri
una volta che si è seduto riprendo a parlare
«Come dicevo prima di essere interrotta» rivolgo un'occhiataccia a quei due stupidi
«Posso essere la persona più spietata e crudele al mondo ma per quando mi riguarda i bambini non si toccano, ma sapete qual' é la cosa che mi fa più incazzare? È che è stata una persona che io consideravo di famiglia e in cui riponevo tutta la mia fiducia..... ma con questo gesto tutto si è sgretolato come la sabbia dichiarando guerra me...peccato che abbia scelto la persona peggiore per farlo» cammino per la stanza mente parlo guardandoli negli occhi uno a uno
«Ora che sapete le motivazioni vi parlerò dei dettagli, prima di agire vi sottoporrò a un allenamento duro è stancante tanto da farvi venire voglia di strapparvi i muscoli di dosso, abiterete tutti sotto il mio tetto quindi casa mia regole mie e se qualcuno si permetterà anche solo una volta a non portanti rispetto gli farò passare le pene dell'inferno e mi pregherete di uccidervi e porre fine alle vostre sofferenze chiaro?!» certe volte mi stupisco di me stessa e mi chiedo se sono umana o un fottuto robot fatto di acciaio e fili elettrici
loro annuiscono
«L'allenamento durerà solo qualche mese, tra i cui voi darete voi stessi pensando che tutto ciò che fate lo fate per una buona ragione e per delle piccole vite innocenti che hanno ancora tutta la vita davanti, se arriverete a un punto in cui non vorrete più andare avanti ditemelo, non voglio gente debole voglio degli uomini forti pronti a mettere la propria vita davanti per proteggere quella loro» parlo fino a quando Erik non alza la mano
«Dimmi Erik» fermo la mia camminata per ascoltarlo
«Tu in tutto questo cosa farai?» mi chiede con sguardo confuso
senza rispondere mi avvicino alla sua sedia poggiando le mani sui manici vicino hai suoi fianchi, chino la testa fino ad essere alla sua altezza mettendo il viso a pochi centimetri dal suo
lo sento trattenere il respiro e io sorrido
«Gli allenamenti che voi farete li farò anch'io, certo per me sarà più facile dato che li faccio da quando avevo cinque anni, ma nello stesso tempo cercherò informazioni sulla posizione della casa o magazzino che sia, studierò la quantità di uomini presenti studiando anche le proprie famiglie diventano il loro peggiore incubo e mi farò dare da loro più informazioni possibili e li ucciderò se necessario....ti basta come risposta?» ho parlato per tutto il tempo con un tono basso ma duro, alzando un sopracciglio solo alla fine
«Si..» dice in un sussurro
«Non ho sentito bene» avvicino l'orecchio
«Si» risponde con un tono di voce più alto
«Non.ho.sentito.bene» scandisco le parole urlando
«Si è chiaro cazzo!!» urla a squarciagola
sorrido e ritorno alla mia posizione iniziale
«Perfetto, ora che abbiamo chiarito vi dichiaro liberi e innocenti ma sotto il mio controllo, vi avverto ancora una volta io saprò sempre tutto di voi e anche cosa vorrete fare ancora prima che voi possiate anche solo pensarlo quindi niente cazzate» batto le mani facendogli segno di alzarsi
«Andiamo» mi sistemo i capelli e insieme entriamo nella macchina che ho chiamato in precedenza pronti per iniziare questa mia folle decisone
Buon pomeriggio a tutte bellezze, spero che il capitolo vi sia piaciuto lasciate una stellina o un commento con i vostri pensieri.
So che in questo capitolo ha parlato praticamente solo Evelyn ma dovevo farlo senó non avreste capito la situazione, ma dall prossimo prometto che ci saranno più dialoghi
Alla prossima
🦋Butterfly🦋
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𝐁𝐎𝐒𝐒 𝐖𝐎𝐌𝐄𝐍 {𝑺𝒕𝒆𝒑𝒉𝒆𝒏 𝑱𝒂𝒎𝒆𝒔}
Action𝑷𝒓𝒊𝒎𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒆𝒓𝒊𝒆 𝑺𝒊𝒍𝒆𝒏𝒕𝒊 ••Attenzione la storia contiene linguaggio forte e scene di violenza esplicite. Se siete sensibili siete pregati di non leggere•• Le donne nella società vengono sempre derise e messe al secondo posto. ...