FEAR SU YOUR WEAKNESS
È finalmente dopo un viaggio stancante fatto da litigi tra uomini Alpha, i pianti isterici di Erik a causa dell'altezza e le svariate frecciatine a sfondo sessuale di Stephen atterriamo nella città fredda del Minnesota
appena scendiamo dall net delle guardie ci scortano con delle auto sgangherate in una piccola casetta affittata durante il viaggio, niente di lussuoso o grande anzi tutto il contrario le pareti della casa sono scrostate in alcuni punti e con macchie di muffa in ogni angolo, l'appartamento si trova in uno dei quartieri più malfamato giusto per non dare nell'occhio a Finn e i suoi uomini
«Ci sono gli scarafaggi qui?» piagnucola come sempre Erik cercando di scappare da quelle piccole creature indifese
«Erik giuro che se non la smetti di fare la femminuccia ti legò nudo a un cazzo di letto con gli scarafaggi che camminano facendo una scampagnata sul tuo corpo chiaro?» dico ormai al limite dell'esasperazione
lui si ammutolisce mentre gli altri trogloditi se la ridono sotto i baffi, un pensiero sadico si fa spazio nella mia mente e con un sorriso sadico lo metto in pratica
«Michael ti fa ridere la cosa?» mi giro verso di lui con la testa inclinata leggermente
«Ovviamente» risponde continuando a sghignazzare
«Sai...a me farebbe molto ridere vederti legato al letto con uno squarcio profondo sul ventre mentre dei piccoli e innocenti topi mangiano le tue interiora come se fosse Nutella che ne dici? Ti va?» gli camino intorno sussurrando queste parole
una delle tecniche più importanti che mi ha insegnato mio padre è quello di usare le proprie paure sul nemico in modo da indebolirlo e poi annientarlo
il suo corpo trema e vedo stringe le mani convulsivamente portandosene una sul ventre come se stesse immaginando la scena, sorrido soddisfatta per poi passare al prossimo
«Mio caro e dolce Connor tu vuoi che ti faccia legare due macigni hai piedi per poi gettarti in un lago sperduto, mentre io rimango a guardare inerme il tuo corpo scendere sempre più a a fondo facendoti mancare il respiro poco a poco?» gli lecco la guancia facendolo sussultare, le sue mani si avvicinano alla gola e la stringe alla ricerca di aria
Io invece tremo dall'eccitazione, adoro tutto questo amo avete il controllo sugli altri e vedere come reagiscono alle mie parole, mi piace assaporare le loro emozioni negative per poi mangiarle e rendermi felice e soddisfatta
con passo lento mi avvicino a Stephen che mi guarda con una apparente freddezza, ma io vedo da come la sua schiena rimanga rigida così come tutti i suoi muscoli e da come continui a leccarsi le labbra per mancanza di saliva che dentro di lui ha paura.....una paura fottuta
«Stephen immagina come sarebbe essere legato ad un albero intriso di benzina e morire bruciato vivo facendoti urlare a squarciagola per minuti interminabili sotto il mio sguardo divertito?» gli domando mentre faccio scorrere le dita sul suo petto teso e muscoloso
lentamente mi allontano da loro e mi godo la paura nei loro visi, ma nel tempo stesso mi rendo conto che non riuscirei mai a fargli una cosa del genere perché in poco tempo sono diventati la mia famiglia scavando nel mio cuore di ghiaccio insediatosi all'interno per poi accedere una piccola fiammella che in poco tempo ha sciolto il gelo da cui era protetto
«Ora se avete finito di ridere come dei decerebrati cominciate a vestirsi con gli abiti che vi ho portato e caricate le armi, io mi assenterò solo per alcuni minuti poi ritornerò» mi sto per avviare alla porta quando una mano agguanta il mio polso e mi trascina in un angolo isolato della casa
«Tu avresti davvero le palle di bruciarmi vivo? Lo faresti?» mi chide agitato guardandomi negli occhi cercando di scavare dietro essi tornando la verità
gli prendo il viso tra le mani e sorrido
«No Stephen» scuoto le testa sbuffando una risata «Non farei niente di quello che ho detto, ma io sono il capo e devo farvi capire chi comanda e che siamo in una situazione delicata e che di conseguenza non c'é spazio per divertirsi, quindi se devo usare le coste pari per farvelo capire lo farò ancora» sospiro «Ora lasciami il braccio che devo andare...»
cerco di strattonare il braccio per fargli allentare la presa, ma al contrario la sera ancora più forte
«Dove devi andare» chiede innarcando un sopracciglio assumendo un espressione confusa
«A trovare un amico» dico rimanendo sul vago
«E chi è questo amico?» dice con irritazione assottigliando gli occhi
vedendo questa sua reazione la parte di me sadica si mette in moto e decide di prenderlo in giro portandolo al limite.
Con il braccio libero mi attorciglio una ciocca di capelli al dito avvicinando il mio viso al suo orecchio
«Sai..quegli amici speciali che si danno piacere senza sentimenti, come si chiamano? Ah si scopamici» sussurro
sento che trattiene il respiro per la vicinanza dei nostri corpi ma appena iniziò a parlare emette un ringhio tutt'altro che umano
senza che me ne accorga ribalta la situazione e mi sbatte la schiena contro il muro, posando poi una mano sul mio collo stringendolo leggermente, sorrido guardando nei suoi occhi un fuoco che arde dalla rabbia e dalla gelosia
«Tu non andrai da quella faccia di merda» scandisce bene tutte le parole con voce dura e rabbiosa
«Ma se non sai neanche com'è fatto!!» dico allibita «Però se vuoi saperlo lui è bellissimo con due occhi verdi e delle labbr-> mi interrompe
«Non me ne frega un cazzo di come è fatto capito?! Tu non puoi andare perché-perché» alza la voce per poi iniziare a balbettare
vedendo che esita nel parlare decido di dargli il colpo di grazia
«Perché cosa? Perché non vuoi che lui mi baci? O che le sue labbra possano esplorare il mio corpo mentre tu no? O forse perché non vuoi che lui affondi dentro di me facendomi gridare dal piacere?» sorrido vedendo i suoi occhi diventare di un blu scuro,
stringe ancora di più la mano avvolta al mio collo facendomi uscire un gemito strozzato
«Perché tu sei mia! Solo io posso baciarti, solo le mie labbra si possono posare sul tuo corpo assaggiandolo e leccandolo fino a farti urlare il mio nome....e solo io posso affondare dentro di te fino a farti rimanere senza forze!» si lecca le labbra come se stesse immaginando il tutto
ogni parola che dice mi fa eccitare sempre di più facendomi rimanere senza fiato, lo guardo e vedo che lui vuole quello che voglio io,
così senza pensarci due volte lo bacio dando vita a un bacio selvaggio e famelico.
Bonasera a tutte spero che il capitolo vi sia piaciuto, se così fosse lasciate una stellina o un commento.
🦋Butterfly🦋
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𝐁𝐎𝐒𝐒 𝐖𝐎𝐌𝐄𝐍 {𝑺𝒕𝒆𝒑𝒉𝒆𝒏 𝑱𝒂𝒎𝒆𝒔}
Action𝑷𝒓𝒊𝒎𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒆𝒓𝒊𝒆 𝑺𝒊𝒍𝒆𝒏𝒕𝒊 ••Attenzione la storia contiene linguaggio forte e scene di violenza esplicite. Se siete sensibili siete pregati di non leggere•• Le donne nella società vengono sempre derise e messe al secondo posto. ...