𝑻𝒓𝒆𝒏𝒕𝒂𝒅𝒖𝒆

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DESTRUCTION

I giorni passano e il mio corpo si indebolisce sempre di più, senza che io sappia il motivo di tutto ciò.

Una settimana fa mi sono svegliata con un terribile mal di testa e una nausea costante che non mi abbandonava neanche a pagarla

Non capisco cosa mi sta succedendo, pensate che ho provato anche a fare il test di gravidanza talmente ero disperata, ma per fortuna è risultato negativo

In questi giorni sono sempre facilmente irritabile, scontrosa e debole, tratto male tutti soprattutto Erik e Michael che mi sopportano e giustificano ogni mio gesto, il povere Connor invece mi rimane accanto in silenzio, a volte di notte lo sento entrare nella mia stanza e accarezzarmi i capelli mentre mi sussurra parole dolci e confortevoli

Stephen invece è divenuto scostante e freddo, ogni occasione è buona per evitarmi, mi tratta come se gli avessi fatto qualcosa

Una cosa che mi è successa circa tre volte in questi giorni sono stati dei vuoti di memoria, a volte mi sveglio sotto le coperte senza sapere come ci sono arrivata, oppure mi rendo conto di non sapere cosa mi è successo pochi secondi fa

Sto completamente impazzendo in questa casa, ho provato anche varcare la soglia di casa ma ogni volta il mio corpo cede e io cado rovinosamente per terra allo stremo delle forze

Sono ridotta talmente male che per fare la doccia Michael mi deve dare una mano…. Proprio come adesso

«Ev forza siediti, non sforzarti mi abbasso io non preoccuparti» mi dice con tono dolce il biondo, mentre mi aiuta a sedermi nella vasca

Sbuffo «Non ho bisogno di nessuno, tanto meno di te» sibilo tagliente come una lama

Un lampo di tristezza gli passa nei suoi occhi ma subito lo nasconde mostrando un sorriso

«Dai, non fare così so che ti piace essere toccata da me» ammicca con tanto di occhiolino per poi prendere la spugna e riempirla di sapone

Poggio le braccia sulla ceramica e mi rilasso dentro l'acqua calda «Oh sì, infatti in questo momento non faccio altro che pensare al tuo corpo appeso a testa giù per la ringhiera del balcone» radicchio ma mi blocco quando una fitta al collo mi fa mancare il respiro

Michel ferma i suoi movimenti e si mette davanti a me «Fai un respiro piccola, va tutto bene ci sono io» nel dire queste parole i suoi occhi si velano di una patina lucida

Sbatto la mano nell'acqua incazzata «Non dire che va bene! Qui niente va bene cazzo! Sono paralizzata sembro una cazzo di bambola che voi trasportate da una stanza all'altra. Non riesco a dormire per colpa del mal di testa, il cibo non va giù per colpa della nausea, il mio corpo cede dopo neanche un passo, e tutto questo non è normale. Quindi non dire che va tutto bene quando non è così!» Sbraito riversando il mio dolore su di lui che probabilmente allo stremo delle forze si accascia per terra e si prende la testa tra le mani

«Mi fa male vederti così» sussurra addolorato «Odio doverti lavare, imboccare e vestire, perché tu non sei così non sei una donna debole che ha bisogno di aiuto» scuote la testa ridendo tristemente «No, tu sei forte come nessuno su questa terra, sei una donna incredibile e sei anche la donna che io amo come una sorella» si volta verso di me e mi lascia un bacio sulla fronte «Tu sei ciò che rimane della mia famiglia e io ti terrò al sicuro finché sarò in vita Evelyn, te lo prometto» detto questo riprende la spugna e torna fare quello che stava facendo pochi attimi prima

Prendersi cura di me

È ora di cena, perciò mi alzo dal letto e con passo lento cammino fino alla cucina, appena Erik mi vede da sola si precipita da me e mette una mano sul mio fianco per sorreggermi

𝐁𝐎𝐒𝐒 𝐖𝐎𝐌𝐄𝐍  {𝑺𝒕𝒆𝒑𝒉𝒆𝒏 𝑱𝒂𝒎𝒆𝒔}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora