𝑻𝒓𝒆𝒏𝒕𝒂𝒒𝒖𝒂𝒕𝒕𝒓𝒐

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PS: Scusate gli errori ma non ho avuto il tempo per revisionarlo

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FIRST STAGE

Stephen Pov's

Lo stato confusionale è una condizione in cui non si riesce a ragionare in modo chiaro e rapido:

Un termine più che adatto al mio stato mentale in questo momento, confuso. Credo che nella mia vita sono stato poche volte confuso o preso alla sprovvista e oggi è uno di questi.

L'ultimo ricordo che ho è stato quello di quando quel giorno caldo e afoso ho abbandonato la casa di Evelyn con il cuore spezzato, ma con una promessa ben salda e chiara.

«Io sarò sempre qui» mi rassicura

«Sempre?» mormoro accarezzandole la schiena

«Sempre» promette alzandosi sulle punte e lasciandomi un bacio casto sulle sue labbra

Lei ci sarebbe sempre stata per me e io avrei fatto altrettanto per Evelyn perché in quel momento, nel momento esatto in cui il portone di casa sua si è chiusa ho capito che lei sarebbe stata la donna della mia vita e perché no anche la madre dei miei figli

So che non abbiamo avuto molti attimi romantici o solo per noi, ma quei pochi secondi che abbiamo passato insieme mi hanno fatto capire la persona stupenda che avevo tra le braccia

Un cuore spezzato che io avrei aggiustato, pur di rompere il mio.

Il suo viso sfuma nella mia mente e solo in quel momento mi rendo conto di non essere ancora davanti a casa sua con la fronte appoggiata alla porta con la speranza che venga aperta.

Sbatto gli occhi e metto a fuoco la stanza attorno a me, un lieve pizzicore al braccio mi fa abbassare gli occhi

Un ago è infilato nel mio braccio, mentre un piccolo tubicino e collegato ad una flebo con un liquido giallastro all'interno

Dalla testa mi parte una fitta dolorosa che mi fa portare una mano su di essa, facendomi notare una fascia che l'avvolge in un caldo abbraccio

Sono ancora seduta quando delle urla mi fatto scattare in piedi

«Smettila mi fai male!» Supplica questa voce così tanto familiare ma tremendamente confusa

«Bambolina non fare così vedrai che andrà tutto bene» dice una seconda voce gemendo subito dopo

Dove cazzo sono finito?

Con il corpo debole mi trascino verso la parete opposta dove trovo un piccolo foro che dà sulla cella affianco

Mi accovacciò e guardo all'interno, e quello che vedo non mi piace, un uomo che ovviamente mi dà la schiena si trova a cavalcioni sul corpo di una ragazza che da qui non riesco a vedere,

I pantaloni di lui sono calati giù per le gambe, il suo corpo si muove in modo feroce su quello di lei facendomi intuire che la sta violentando

«Ti prego basta» singhiozza la ragazza facendo ridere l'uomo

«Non dire così sappiamo tutti che ti piace» con una mano gli agguanta la testa e solo dopo avergli tirato un pugno vedo i suoi capelli

Biondi, ma non un biondo qualsiasi no è il suo

Evelyn..la mia Evelyn.

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Calcio.

Pugno.

𝐁𝐎𝐒𝐒 𝐖𝐎𝐌𝐄𝐍  {𝑺𝒕𝒆𝒑𝒉𝒆𝒏 𝑱𝒂𝒎𝒆𝒔}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora