𝑽𝒆𝒏𝒕𝒊𝒔𝒆𝒊

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LAS VEGAS

Calcio.

Pugno.

Schiaffo.

E di nuovo Pugno.

Schiaffo.

Calcio.

Tutto si ripete come un loop infinito, il mio corpo non reagisce non so ribella. La mia bocca non si apre per dare voce ai miei pensieri che in questo momento urlano

Basta

Fermati

Mi fai male

Ti prego

Basta

Uccidimi piuttosto che farmi questo

Non lo merito

Nessuno lo merita.

I mie occhi rimangono aperti e fissi nei suoi neri come la pece che brillano di eccitazione, mentre i miei sono vuoti, spenti.

Lui ride io piango, lui gode io mi spezzo, io dico basta e lui dice ancora.

Mentre il tutto si volge mi chiedo dove sia Stephen. Sa che sono qui? L'ha pianificato lui? Connor invece? Sta venendo da me? Michael è vivo? Qualcuno sa dov'è? Erik? Mi sta rintracciando? Qualcuno sa quello che sta accadendo?

Aiutatemi.

1 mese prima

«Io dormo attaccato al muro» si lancia a capofitto sul letto delle nuova casa Connor

«Amore lo sai che ti amo e tutto però levati dal cazzo perché la parte del muro è mia» gli si avvicina Michael con l'intento di tirarlo su

«No, spostati immediatamente dal mio corpo perché giuro che ti trucido come la carne trita Michael» si lamenta Connor mentre prende a pugni la grossa possente schiena dell'altro

«Oh santo cielo, siamo arrivati qui da manche 10 minuti e già voi state facendo storie inutili per un fottuto posto sul letto. Michael alzati immediatamente e lascia respirare Connor, invece tu non rompere il cazzo e lasciagli il muro. Settimana prossima invece fate cambiamo. Ma fino ad allora non voglio sentire lamentele chiaro?» Punto il dito contro i due ragazzi che stanno a testa bassa

Annuiscono e io continuo per il corridoio con gli altri due dietro

«Erik questa è la tua invece» apro la porta e lo lascio ammirare la camera

Continuo e arrivo alle ultime due porte che si trovano una di fronte all'altra

«Quella con la porta grigia è tua» e senza dire altro lo supero e vado verso la mai

Ma prima che io posso anche solo posare la mano sulla maniglia un braccio mi ferma

Mi tira indietro e fa scontare la mie schiena con il suo petto,

«Che cosa cazzo fai?» ringhio a denti stretti tenendo gli occhi puntati sulla porta della mia camera

«Io e te stasera usciamo insieme. E prima che tu mi dica di no sappi che se non sarai pronta alle 8:00 entro nella tua camera e ti porto a cena vestita come sei. Non mi importa se sarai in pigiama o nuda tu uscirai con me e mi affronterai.» Sussurra al mio orecchio

Il mio petto si alza velocemente, mentre le mie mani si stringono con forza sui manici della valige.

Con lentezza si stacca da me e mi lascia libera, appena sono fuori dalla sua presa entro come una furia in camera e sbatto la porta alle mie spalle

𝐁𝐎𝐒𝐒 𝐖𝐎𝐌𝐄𝐍  {𝑺𝒕𝒆𝒑𝒉𝒆𝒏 𝑱𝒂𝒎𝒆𝒔}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora