𝑸𝒖𝒊𝒏𝒅𝒊𝒄𝒊

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THIS GIRL

Mi tampono il naso con la maglia cercando di far smettere la fuori uscita del sangue,

non capisco che cazzo gli sia preso, io gli ho tirato solo un piccolo pugnetto sul braccio e in cambio mi ha sganciato un destro ben assestato sul naso,

ammetto di essermi spaventato quando lei si è girata rapidamente per poi gustarsi la visone del sangue e del dolore con quell'espressione di puro piacere sul volto,

però in quel momento ho montato che c'è stato un solo secondo in cui i suoi occhi sono tornati normal e il suo sorriso scomparso,

ed è proprio in quel momento che si è alzata scappando via.

Esco dalla camera e mi siedo con il kit medico recuperato da sotto il sedile,

Michael in tutto questo dorme beato ignorando tutto ciò che gli accade intorno

disinfetto il piccolo taglietto che mi si è formato sul naso e metto un cerotto , chiudo il kit e lo rimetto al suo posto,

emetto un sospiro passandomi le mani tra i capelli in un gesto di frustrazione

non riesco davvero a capirla quella ragazza è così fredda e indecifrabile da farmi uscire di testa,

sto per chiudere gli occhi quando improvvisamente delle urla mi fanno saltare in aria, mi guardo in torno e sento che il casino proviene dal bagno....Evelyn

corro in quella direzione e abbasso la maniglia ma la trovo chiusa

«Evelyn!! Cazzo apri!» batto i pugni sulla porta nella speranza che venga aperta

nel frattempo le urla non cessano,

«Basta, basta cazzo!» sento dire d'altro lato della porta

«Che succede?» arriva alle mie spalle Michael preoccupato e assonnato

«Non lo so porca puttana! Stai indietro!» gli dico per poi cominciare a tirare delle spallate sulla porta

ripeto il gesto per un paio di volte e nello stesso momento le urla smettono

la porta cade a terra, entro e trovo il copro di Evelyn rannicchiato per terra e un barattolo arancione di pillole rovesciato per terra

«O mio dio ma che hai fatto?!» mi raggiunge Michael prendendola tra le sue braccia

io rimango immobile sull'uscita dell' bagno senza muovermi, la vedo e un senso di angoscia si fa spazio dentro di me

E se fosse morta? Quante pillole ha preso? Perché urlava? Cosa la tormenta?

queste sono le domande che mi faccio mentre osservo il ragazzo posarla sui sedili abbassati facendola sdraiare

«Respira» dice dopo aver posato due dita sul suo collo per sentirle il battito cardiaco

tiro un sopriro di sollievo e mi avvicino

«Cos'è successo Stephen?» mi guarda alla ricerca di risposte

«Non ne ho la più pallida idea»scuoto la testa scompigliandomi i capelli

«Siamo atterrati» ci annuncia il pilota parlando attraverso gli auto parlanti

«Finalmente» si alza Michael

prendo in braccio Evelyn a modi sposa e scendo le scalette del jet

quando scendo trovo le sue guardie sparse per tutta la pista d'atterraggio e due macchine con i vetri oscurati che ci aspettano

salgo in macchina e la tengo tra le mie braccia, il suo respiro si infrange sul mio collo e io sento la mia erezione cominciare a crescere sempre di più

Dio non mi è mai capitata una cosa del genere, di solito le donne per farmi eccitare devono rimanere completamente nude, invece con lei mi basta il suo fottuto respiro per farmelo venire duro.

Dopo pochi minuti arriviamo a casa, apro la porta e davanti mi trovo tutto il suo staff rigorosamente vestito e composto in una fila ordinata

li guardo confuso non capendo quello che accade, ma per fortuna una signora di circa settant'anni bassa e con i capelli ormai bianchi mi si avvicina

«Oh Dios mío, pero ¿qué pasó?» si porta le mani sulla bocca mentre i suoi occhi diventano lucidi

«Signora non la capisco» rispondo scocciato

l'unica cosa che vorrei fare e mettere a letto Evelyn e farmi una doccia rilassante

un ragazzo leggermente più basso di me con la pelle olivastra il fisico scolpito , gli occhi azzurri e i capelli mori si avvicina a noi

«Mamá no te preocupes yo me encargaré» gli fa una carezza sulla guancia

lei annuisce per poi tornare al lavoro come tutti gli altri

«Scusala ma mia madre tiene molto ad Evelyn, comunque io sono Adam piacere» mi tende la mano

«Non so se te ne sei accorto ma....» gli indico la ragazza che ho tra le mani

«Oh sì giusto scusa, sono un po' sbadato, ma comunque vieni che ti porto in camera» si aggiusta gli occhiali sul naso

si gira e si incammina su per le scale scortandomi nella mega camera di Evelyn, la poso sul letto gli tolgo le scarpe e gli rimbocco le coperte,

esco dalla camera e mi chiudo la porta alle spalle

«Allora cosa è successo?» scende le scale insieme a me

«Non sono cazzi tuoi»gli dò contro entrando in cucina per bere un bicchiere di acqua

non si chi diavolo sia ma di una cosa sono sicuro, lui deve stare lontano da Evelyn

«Ehi stai calmo ho solo fatto una domanda» risponde poggiandosi alla porta con la spalle

«Si bhe e io ti ho risposto quattr'occhi» bevo per poi uscire dalla cucina

«Coglione» sussurra piano ma non da non arrivare alle mie orecchie

faccio retro marcia e mi scaglio contro di lui, lo prendo per il bavero della giacca e gli  sbatto la testa contro il muro

«Ripetilo se hai i coglioni» dico rabbioso stringendo sempre di più la giacca attorno al suo collo

«N-non -r-espiro» mi tocca le mani cercando di scansarmi

«Senti io non sono tuo amico e tanto meno sono qui per cercare degli amici, quindi vedi di starmi lontano almeno che tu non voglia morire» gli tiro una ginocchiata nello stomaco facendolo cadere a terra

mi giro e lo lascio dolorante per terra

entro in camera e mi spoglio, apro l'acqua della doccia e mi metto sotto facendo scivolare essa su tutto il mio corpo

l'acqua brucia ma non mi importa io ho bisogno di questo, ho bisogno di sentire dolore per sentirmi vivo

rimango sotto la doccia fino a quando la mia pelle non diventa rossa, poi esco dalla doccia avvolgo un asciugamano attorno hai fianchi scuoto i capelli per asciugarli ed esco dal bagno

prendo dei boxer dal cassetto e li indosso, butto l'asciugamano per terra e poi mi lancio sul letto come faccio sempre,

chiudo gli occhi e cerco di prendere sonno, peccato che per un paio di volte cerco con la mano il corpo di Evelyn affianco al mio,

quando questa mattina ho aperto gli occhi e ho trovato il viso di Ev a pochi centimetri dal mio mi sono sentito in pace e per la prima volta in vita mia non ho sentito quella voglia urgente di scappare da tutto e tutti,

non so cosa mi sta facendo quella ragazza ma una cosa la so per certo,

Non voglio perderla

Ciao a tutte spero che il capitolo vi sia piaciuto, se così fosse lasciate una stellina o un commento.

Come avete potuto vedere questo capitolo è stato scritto dal punto di vista di Stephen,
fatemi sapere cosa ne pensate e noi ci vediamo alla prossima.

🦋 Butterfly 🦋






𝐁𝐎𝐒𝐒 𝐖𝐎𝐌𝐄𝐍  {𝑺𝒕𝒆𝒑𝒉𝒆𝒏 𝑱𝒂𝒎𝒆𝒔}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora