Capitolo 8

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"Ehi Evàn, ma che ore sono?" Domandò Bonnie con aria decisamente assonnata. "Non ho l'orologio."

"Le 08.15!"

"Che cosa?!" Urlò a quel punto la ragazza rossa con un'aria decisamente sconvolta. "Merlino è tardissimo!"

Evanna la guardò con un sorriso dolce. "Lo so bene, almeno ci siamo divertite al concerto di ieri sera, no? Anche se poi inevitabilmente abbiamo fatto tardissimo e non ci siamo rese conto del tempo che passava."

"Sì." Rispose allora la rossa facendo una risatina lieve. "Se non fosse stato per te non avrei mai visto i Nightwish. Lo sai quanto li amo e ieri mattina quando mi hai mostrato i biglietti mi hai fatto un regalo enorme, estremamente bellissimo, ma soprattutto decisamente inaspettato!"

Evanna rise. "Lo so, appunto per questo amore mio. Desideravo stupirti e credo proprio di esserci riuscita."

A quel punto Bonnie le accarezzò dolcemente il viso con un sentimento unico ed altrettanto speciale. "Adesso però come facciamo con la scuola? Dobbiamo avere una giustificazione più che plausibile, altrimenti il preside non ci farà entrare."

Dopo quella domanda Evanna ci pensò su per un attimo, arrivando ad una soluzione pratica e veloce.

Ma di che cosa stiamo parlando?

Nel mentre le due ragazze si stavano alzando dal letto per lavarsi, vestirsi e fare colazione, Emma e Scarlett e tutti gli altri amici stavano prendendo appunti per la nuova spiegazione della professoressa di inglese che come ogni giorno si era messa a scrivere i concetti base alla lavagna per fare in modo che i suoi alunni potessero scriverli sui loro quaderni.

"Ehi, Dan."

Il moro si voltò verso Tom inarcando un sopracciglio. "Che cosa c'è piccolo?" Rispose a bassa voce per non farsi sentire dalla professoressa che in quel frangente non si era accorta di nulla e continuava a spiegare.

"Mi passeresti i tuoi appunti? Ho perso dei passaggi."

"Ok." Rispose allora il giovane uomo con un bel sorriso per poi osservare la professoressa che in quel momento si era messa a sfogliare il suo libro di testo e parlava con Scarlett circa la pagina su cui spiegava il Past Simple.

"Bene ragazzi." Iniziò la donna poco dopo mettendosi a sedere sulla seggiola posizionata difronte alla sua cattedra. "Adesso che vi ho spiegato come si svolge il passato semplice, vorrei farvi scrivere delle frasi."

"Nooo!"

La maggioranza della classe tranne i protagonisti e i loro amici iniziarono a lamentarsi e la professoressa Marshall a quel punto si arrabbiò non poco sbattendo poi entrambe le mani sopra la scrivania.

"Silenzio! Qui decido io, chiaro ragazzi?!" Dopo aver guardato tutta la classe che a quel punto rimase in silenzio, la donna riprese a parlare: "Allora, prendete subito carta e penna e scrivete."

Dopo circa un'ora di dettato, finalmente suonò la campanella e tutti i ragazzi uscirono in giardino per potere iniziare la ricreazione.

A quel punto Emma mandò un sms all'amica Bonnie per chiederle se andava tutto bene, dato che fino al giorno prima non era accaduto nulla di strano.

<<"Ehi, come stai? Che fine avete fatto tu ed Evanna? Perché non siete venute a scuola?>>

In quel momento Emma sospirò per un lungo attimo, fino a che in un minuto non arrivò la sua risposta.

Ma quale poteva essere?

Feltcliffe ~ Un amore inaspettato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora