II

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"E prometti di fare il bravo con Molly?"

"Si, Mammina."

"E prometti due volte che non dirai ad uno gnomo di inseguire la tua sorellina di nuovo?"

"Si, Mammina."

"Okay Alfie... ti amo."

"Ti amo Mammina. Divertiti!"

Eloise sorrise tra se mentre suo figlio di sei anni le metteva le mani sulle guance e le sorrideva raggiante, senza far caso al ricciolo blu che era caduto sulla sua fronte, "Ti conservo una rana." sussurrò lui e fece segno alla ciotola di Rospi alla Menta che Molly Weasley aveva tirato fuori. Eloise ridacchiò e passò una mano sui capelli di Alfie,

"Grazie, dolcezza." gli diede un bacetto sul naso e Alfie ricambiò il bacio prima di girarsi e scappare verso Fred e George che stavano inseguendo il piccolo Ronald con papà gamba lunga. Eloise sentì uno scalpiccio e si girò per vedere Mia che camminava verso lei con un grande sorriso sulle labbra rosa. Eloise si abbassò correttamente e prese la figlia tra le braccia, spostando alcuni ricci castani dagli occhioni blu ghiaccio. "So che tu farai la brava, vero Mimi?"

"Si." Mia annuì alla madre mentre la rassicurava usando il migliore linguaggio per essere una bambina.

"Bene. Almeno ho te che tieni d'occhio i maschietti."

"Cattivi maschi!" Mia si girò e indicò Alfie che aveva fatto diventare i suoi capelli arancioni per somigliare ai Weasley e Harry che ridacchiava mentre Ron si nascondeva dietro la gamba della madre.

"So che sarà difficile ma finché questa volta nessuno se ne va senza il naso, è un successo." diede un bacio sulla fronte a Mia e la mise giù, sorridendo tra se e se mentre si avviava, anche se a passo lento, verso Ginny Weasley che era seduta a gambe incrociate sul tappeto; stava guardando i suoi fratelli, Alfie e Harry piuttosto disgustata. Percy era seduto su una sedia accanto alla sorellina con un cipiglio mentre il suo topo trasandato si stava dimenando freneticamente nelle sue mani, come se volesse scappare via da Eloise. La donna scrutò il roditore con aria interrogativa per un momento prima di scuotere la testa e sorridere a Percy che alzò leggermente le labbra prima di andare via per punire l'animale.

Eloise sospirò e andò ad abbracciare Molly che aveva appena finito di dire a Fred e George di smettere di tormentare Ron, "Grazie per tenerli, Mol. Non so quando Dumbledore sarà di nuovo libero."

"Oh non è niente, cara." Molly sorrise calorosamente e diede una carezza a Eloise sul braccio, "Salutami i ragazzi se li vedi. Bill sarà felice di vederti ma Charlie è ancora un po' spaventato siccome è lì solo da pochi mesi."

"Non preoccuparti. Farò in modo da imbarazzarlo con un saluto esagerato." con ciò Eloise fece l'occhiolino e baciò Harry sulla testa mentre le passava accanto ed entrò nel camino, "Ufficio del Preside, Hogwarts." gridò mente le fiamme verde giada la inghiottivano, dandole un'ultima vista dei suoi bambini e del nipote che giocavano felici prima di prepararsi ad un'inevitabile sfuriata... tuttavia da una parte poteva essere. Aveva a malapena parlato con il suo ex preside da quella notte ma il suo nome era stato costantemente nella sua bocca ogni volta che lei e James facevano la loro seduta di pettegolezzi su di lui. Era infuriata perché lui non aveva fatto niente per cercare di far uscire Sirius di prigione quando c'erano due testimoni oculari che potevano testimoniare contro la sua sentenza. Eloise aveva sempre avuto grande rispetto per Albus Dumbledore ma dopo che lui l'aveva deliberatamente lasciata a piangere la perdita della cognata mente suo marito era chiuso in una cella ad Azkaban, era giusto dire che la sua alta considerazione per lui era significativamente diminuita.

———

"Ahh, Signorina Potter, sono contento che sia riuscita a venire."

"Lo sono anche io, Signore." Eloise sorrise brevemente e ignorò il fatto che Dumbledore si era rivolto a lei con il suo nome da nubile mentre si sedeva sulla sedia difronte al Preside, sperimentando la familiare sensazione di essere radiografati mentre i suoi occhi blu elettrico erano fissi nei suoi, "Suppongo lei sappia perché ho richiesto questo incontro."

"Ho i miei sospetti" replicò Dumbledore inclinando leggermente la testa ma non disse niente di più e Eloise inarcò un sopracciglio,

"E?"

"Non c'è niente che posso fare."

"Tipico." Eloise girò la testa in modo che il suo sguardo di pietra fosse puntato sulla finestra e incrociò le braccia,

"Signorina Potter, mi scuso profondamente ma io non ho autorità-"

"Beh questa è solo una stronzata." Eloise si girò di nuovo verso Dumbledore, "Sei nel Wizengamot."

"Questo è vero, tuttavia Barty Crouch ha preso la decisone di non tenere un processo-"

"Ne richieda uno!" Eloise iniziò ad agitare le braccia mentre si arrabbiava sempre di più, i capelli che diventavano un castano più caldo mentre si avvicinavano al pericoloso color cremisi, "Mio marito sta marcendo a Azkaban per un crimine che lei sa che non ha e non avrebbe mai commesso."

"L'evidenza suggerisce-"

"Fanculo l'evidenza!" Eloise sbatté le mani sulla scrivania ma Dumbledore non si mosse, "Io c'ero! E se pensa che Sirius Black, il primo Black a non essere un Serpeverde, avrebbe tradito i suoi migliori amici e il suo figlioccio allora, non devi essere stato presente durante i nostri anni a Hogwarts."

"Sono consapevole del fatto che il Signor Black abbaia mostrato grande lealtà verso i suoi amici, Signorina Potter."

"Si. L'ha fatto." Eloise assottigliò gli occhi verso il grande mago seduto difronte a lei in modo che non potesse vederli riempirsi di lacrime, "Voleva bene a Lily." si strozzò lei, "Hanno avuto un inizio difficile ma dal sesto anno erano vicini come tutti noi. Lily era l'unica da cui Sirius andava quando voleva fare qualcosa per me. Lily gli ha dato l'idea per la proposta. Ogni volta che Lily era arrabbiata  Sirius  era lì per abbracciarla e farle una tazza di tè. Lily è colei che ha aiutato Sirius a ripassare per tutti gli esami e Sirius non avrebbe esistito a proteggerla se qualcuno avesse detto qualcosa sul suo stato di sangue. James può essere stato il suo migliore amico e io posso essere stata sua moglie ma lei era sua sorella... lui. Amava. Lily."

"Non lo metto in dubbio, Signorina Potter."

"Allora faccia qualcosa! Il vero traditore è qui fuori e non deve affrontare nessuna conseguenza per tutto quello che ha fatto mentre Sirius si sta facendo risucchiare tutta la felicità dai dissennatori nella fottuta Azkaban!" Eloise lasciò cadere una lacrima e sprofondò ancora di più nella sedia, prendendosi la testa tra le mani e senza preoccuparsi del fatto che le sue spalle stessero tremando davanti a Dumbledore mentre singhiozzava.

"Signorina Potter-"

"È Black ora." lei alzò la testa e guardò il suo volto rugoso. Gli occhi arrossati di lei si assottigliarono anche se ancora annegati nel dolore,

"Mi scuso. Signora Black, cosa vuole che faccia?" Dumbledore unì le mani sulla scrivania davanti a lui e guardò Eloise con comprensione, sentendosi ovviamente colpevole per non aver fatto niente per il marito.

"Voglio che si faccia il culo per tirare Sirius Black fuori da quel buco infernale."

"E se non potessi farlo?"

"Una volta mi è stato detto, quando ero una ragazzina, che lei era il più grande mago dei nostri tempi e che non c'era niente che lei non potesse fare." lei si alzò dalla sedia e si asciugò gli occhi, lisciandosi la giacca e guardando Dumbledore negli occhi, "Vorrei che i miei figli crescessero pensando la stessa cosa."

Back to Black | Golden Trio EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora