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Eloise Black - nata Potter, madre ventiquattrenne di due bambini con un marito a Azkaban per un crimine che non aveva commesso; nonché un fratello che stava affrontando il lutto per la morte della moglie; un migliore amico in lutto per la sua ragazza che si era sacrificata; e un ex migliore amico che faceva finta di essere stato ucciso dal marito di Eloise - stava avendo il suo crollo mentale programmato sul divano.

Era il terzo anniversario del 31 Ottobre 1981... il giorno in cui tutto era andato a puttane. Eloise era acciambellata sui morbidi cuscini con addosso una grande felpa grigia che in qualche modo ancora odorava di pelle e menta. Stava cercando di camuffare il suo pianto per una serie di motivi: il primo era che non voleva svegliare il figlio di sei anni, la figlia di tre anni e il nipote di quattro anni. Il secondo era che sapeva che se James Potter l'avesse sentita piangere, sarebbe sceso dalla sua stanza per confortarla. Non che Eloise non volesse vedere il fratello, in effetti non voleva fare altro che piangere sul suo petto; ma lui era a letto, come ogni Halloween, stringendo al petto Harry e singhiozzando silenziosamente per la defunta moglie e voleva stare solo con il figlio.

Ogni volta che l'anniversario di quell'orribile giorno passava, Eloise non riusciva a credere a quanto velocemente stava passando il tempo. Erano tre anni che non vedeva il marito o la sua migliore amica. Anche se c'era un diverso sentimento di dolore che provava, per ognuna delle persone che aveva perso. Era in qualche modo peggiore quando pensava al padre dei suoi figli perché lui non era morto. Sicuramente, si potrebbe pensare che perdere un amico d'infanzia a causa della morte avrebbe ferito di più ma, mentre ancora lasciava un vuoto nel cuore di Eloise che non sarebbe mai stato colmato, c'era un senso di chiusura. Sapeva per certo che non avrebbe mai più visto Lily Evans e anche se questo aveva colpito Eloise con un tale dolore che quasi non riusciva a portare avanti la sua normale vita, non era stata risucchiata dallo spregevole ciclone di speranza. Ma quando pensava a Sirius Black sentiva speranza. Speranza di poter convincere il Ministro della Magia ad avere un processo in modo che lei e suo fratello potessero provare la sua innocenza. Ma, dopo un anno di pressione e lotta e implorazione, la mancanza di risultati stava iniziando a spezzare la 'speranza' di Eloise.

Aveva detto ai suoi figli che 'Papà tornerà presto.' Tuttavia Alfie Black era un bambino curioso e spesso chiedeva alla mamma dov'era 'Papino'. Ogni volta spezzava il cuore di Eloise vedere il suo piccolo bambino che la guardava con un tale innocenza e ingenuità. Aveva fatto capire ai suoi figli che il padre non era colpevole e si era assicurata di coprirgli la strada ad ogni insulto da parte dei membri della comunità magica. Com'era prevedibile, molte streghe e maghi non sorridevano e salutavano la moglie e i figli del presunto assassino che si trovava ad Azkaban ma Eloise, essendo la testarda Grifondoro che era, si rifiutava di cambiare il suo cognome e non voleva che i suoi figli cambiassero identità così giovani.

Alfie e Mia Black avevano avuto un'infanzia normale come le altre, nonostante le tragiche circostanze. Mia, avendo solo quattro mesi quando era successo, non aveva quasi nessun ricordo del padre, Zia Lily o Zio Coda e non aveva mostrato nessun segno di trauma, cosa che sollevò molto Eloise. Tuttavia Alfie aveva tre anni e mostrava leggermente più riscontri. Alfie amava sua Zia e arrotolava sempre i suoi lunghi capelli rossi tra le dita cicciotte quindi, quando aveva iniziato a non vederla più tutti i giorni, aveva iniziato ad essere confuso. In qualche modo sapeva che non doveva chiedere a James di Lily e Eloise sapeva che il fratello era grato che Alfie non parlasse di lei attorno a lui, ma al piccolo bambino era stato detto cosa era successo dalla mamma. Dopo aver capito che il cuginetto Harry non aveva la mamma, si assicurava di prendersi lui stesso cura di lui. Essendo due anni più grande, Alfie prendeva la coperta di Harry quando si agitava e gli diceva sempre di mangiare a ora di cena. Eloise non poteva evitare il sorriso che nasceva sul suo volto quando vedeva i ricci colorati di Alfie rimbalzare su e giù mentre rimproverava Harry per aver lasciato i piselli. Eloise aveva scoperto che Alfie aveva ereditato le sue abilità da metamorfomagus quando aveva cinque anni. Il bambino stava rincorrendo una farfalla in giardino quando si era posata sul suo naso e lui aveva ridacchiato mentre i ricci castani erano diventati dorati come quelli di Eloise quando era divertita. Quella era stata la prima volta che Eloise aveva dimenticato che Sirius era ad Azkaban e che Lily era morta ed era accorsa, prendendo tra le braccia il bambino e facendolo volteggiare, spargendo baci sulle sue guance lentigginose. Eloise voleva correre da Sirius e dirgli della novità ma fu allora che la colpì di nuovo, non poteva. Una cosa simile era successa quando Mia aveva messo il broncio per la prima volta. Eloise aveva iniziato a ridere mentre il suo piccolo labbro inferiore sporgeva e lei si accigliava, era così incredibilmente uguale al padre in una delle tanti occasioni in cui metteva il broncio infastidito.

In effetti, Alfie e Mia ricordavano a Eloise di Sirius più di quanto le importasse. Entrambi i bambini avevano ereditato la bellezza dei Black, con zigomi perfettamente scolpiti e folti capelli scuri. Alfie era andato un po' oltre con i ricci che spesso gli cadevano sul volto e un sorriso affascinante che Eloise sapeva lo avrebbe tirato fuori da qualsiasi guaio che avrebbe senza dubbio causato. Mia aveva lo stesso sorriso di Eloise ma spesso mostrava di avere lo stesso umorismo sfacciato di Sirius Black e passava ore a ridacchiare delle sue stesse battutine.

Eloise non era l'unica a cogliere i dolorosi ricordi che i bambini senza saperlo portavano a galla. James spesso doveva giustificarsi se vedeva Alfie passarsi la mano tra i capelli o Mia fargli un sorriso sfacciato e anche Remus Lupin doveva trattenersi con un respiro profondo ogni volta che li intravedeva. Fortunatamente Remus era rimasto in contatto con Eloise e James anche se ci era voluto quasi un anno. Dopo lo shock per la perdita di Robyn, Marlene, Lily, Sirius e la madre Hope, a causa del cancro, Remus ci aveva messo un po' a superare il dolore. Eloise si assicurava sempre di tenerlo aggiornato attraverso lettere, anche quando lui non rispondeva, e quando finalmente era comparso sulla soglia di casa con uno sguardo trasandato in volto e gli abiti stropicciati, Eloise non aveva potuto fare a meno di crollare su di lui.

Remus, James e Eloise potevano contare gli uni sul gli altri, avendo perso l'amore delle loro vite. E anche se Remus non aveva un bambino che lo occupava, Alfie, Mia e Harry erano una grande distrazione e di certo si prendeva abbastanza cura di loro. Eloise aveva mantenuto la promessa di fare di lui il padrino di Mia e sentiva il cuore riempirsi di gioia quando Remus faceva un raro sorriso ogni volta che stringeva Mia fra le braccia. In effetti, quei piccoli bambini erano la ragione di tutti i sorrisi, anche se non comuni, sui volti degli adulti. Senza quei piccoli esseri che contavano su loro, ora, genitori single, Eloise, Remus e James non sarebbero riusciti a superare quel fatale giorno.

Ma ahimè, ecco Eloise Black. Tre anni dopo. Raggomitolata sul divano con le lacrime che le scorrevano sul volto mentre fissava il fuoco, questa volta senza neanche i suoi genitori a confortarla. Anche se c'era un membro della famiglia che poteva. Arrancò giù per le scale così silenziosamente che Eloise non se ne accorse finché non si buttò accanto a lei sul divano. Lei si girò per vedere le sue guance bagnate e gli occhi rossi. Soffocò un singhiozzo e appoggiò la testa sulla sua spalla mentre il braccio di lui si spostava per poggiarsi sulle sue spalle,

"Buon Halloween, Belle."

"Buon Halloween del cazzo, Bestia."

E sono tornataaaaa!!
Quanto è cuccioloso Alfie che si prende cura di Harry!? 😍
Come potete vedere questa storia non comincia dal primo anno ad Hogwarts di Harry quindi solo leggendo scoprirete cosa succede prima.

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