XXIII

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"E sai sicuramente qual è la seconda prova?"

"Si, Mia! Ora devo capire come portarla a termine." Harry si poggiò la mano sulla fronte mentre continuava a sfogliare i libri sul tavolo. Era seduto con Mia, Ron e Hermione in biblioteca la sera prima della Seconda Prova.

"Harry, si sta facendo tardi. Perché non ti porti questi libri nel letto?" suggerì Hermione mentre Ron sbadigliava rumorosamente.

"Si... certo." Harry annuì distratto e si alzò, prendendo in mani quanti più libri possibile mentre continuava a leggere la pagina del libro di Incantesimi. Mia e Hermione si scambiarono uno sguardo esasperato mentre Harry inciampicava in una gamba della sedia e faceva cadere a terra i libri. Mia alzò gli occhi e prese una pila di libri dalle mani di Harry, spingendoli immediatamente contro il petto di Ron, mentre Hermione prendeva quelli a terra. Harry era del tutto ignaro di ciò che lo circondava mentre continuava a uscire dalla biblioteca, gli occhi ancora puntati sulla pagina in una frenetica ricerca per qualcosa che potesse aiutarlo nella gara. Mia lo guardò preoccupata e Hermione le mise una mano sulla spalla,

"Starà bene, Mi."

"Vorrei solo che fosse più intelligente."

———

Harry si svegliò prima dell'alba il giorno della Seconda Prova e decise che voleva parlare con la sua famiglia. Ron e Hermione erano sicuramente di aiuto ma con le battute opportune ( la maggior parte delle volte) del padre che gli sollevavano l'umore; le parole sagge di sua zia che gli facevano vedere la parte logica delle cose; la positività di suo zio che era fastidiosamente contagiosa; l'abilità inquietante di Alfie di far sentire a tutti che lui li capiva; e il rilassante tocco di Mia che poteva calmare la persona più arrabbiata... perché Harry non avrebbe voluto parlare con loro?

Decise di cercare Mia per prima, essendo più vicina a lei rispetto gli altri, e - dopo aver aspettato un poco per un orario consono per essere svegli - camminò silenziosamente verso la Torre di Corvonero. Sapeva che si sarebbe scervellato con l'indovinello ma rimase comunque fermo davanti al ritratto. Tuttavia, Harry non ebbe mai l'opportunità di mettersi in imbarazzo perché non era capace di entrare, siccome la porta si aprì e saltò fuori Cho Chang. Le guance di Harry si arrossarono mentre lei lo notava e gli faceva un sorriso,

"Ciao Harry."

"Ciao Cho." Harry alzò la mano in un imbarazzante saluto, "Hai visto Mia?"
"Veramente no, non è tornata in sala comune ieri sera."

La testa di Harry scattò in alto di fronte alla ragazza e tutto il nervosismo sparì alla possibilità che Mia fosse scomparsa,

"Che significa che non è tornata? È andata dritta a letto dopo che abbiamo lasciato la biblioteca alle 9."

"Beh io sono stata sveglia oltre le nove e non è tornata." il cipiglio di Cho crebbe e Harry si passò una mano nei capelli.

"Sei sicura?" ripeté Harry e Cho annuì,

"Stavo finendo i miei compiti di Astronomia vicino alla finestra fino alle undici passate."

"Beh allora dov'è?!" Harry iniziò ad andare in panico e la persona che gli stava correndo incontro di certo non aiutava.

"Harry! Harry!" Tikki e Lia si fermarono accanto a lui senza fiato con gli stessi sguardi preoccupati, "Hai visto Alfie? Non è tornato dalla punizione l'altra notte e non era nel suo dormitorio stamattina!" disse Tikki velocemente e il panico di Harry crebbe,

"Alfie e Mia sono scomparsi?" chiese Cho a bassa voce e Harry iniziò a fare avanti e indietro,

"Anche Mia è scomparsa?" chiese Tikki con gli occhi spalancati e Cho annuì,

Back to Black | Golden Trio EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora