XXXVI

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"Oggi posso andare a Diagon Alley per incontrare Tikki?" chiese Alfie ai suoi genitori mentre erano seduti nella cucina di Grimmauld Place in una soleggiata mattina di inizio Agosto.

"Certo dolcezza." sorrise Eloise da sopra la sua tazza di caffè, "Però torna a casa prima di cena perché abbiamo ospiti stasera."

"Tikki è la benvenuta ad unirsi a noi se glielo vuoi chiedere." aggiunse Sirius da dove stava lavando i piatti e Alfie sorrise,

"Si, in verità lo farò." rivolse ai suoi genitori un ultimo sorriso e lasciò la stanza per andare a prepararsi.

"Sta meglio vero?" Sirius prese posto accanto a Eloise al tavolo. Eloise annuì e sospirò, guardando nella sua tazza e facendo roteare il liquido con gli occhi tristi. Alfie aveva appena passato un giorno intero senza cadere in una spirale di dolore per Cedric. Realisticamente, era passati meno di due messi dalla morte del ragazzo ma i genitori di Alfie era scioccati da quanto l'avesse presa male. Anche se, non avrebbe dovuto perché erano innamorati. La loro relazione era non convenzionale e Alfie non poteva dimenticare lo strano sentimento quando era con Tillie, ma si amavano.

"Sono così orgogliosa di lui per provarci." commentò Eloise, "Sono così orgogliosa che non ha fatto quello che ho fatto io quando Lily, Robyn, Marls e i miei genitori sono morti." disse lei piano, intristita dal solo ricordo di coloro che non erano più con loro,

"L'hai gestita come avrebbe fatto chiunque in quelle circostanze, amore." disse Sirius rassicurante. Eloise guardò a terra e scrollò le spalle. Sirius le prese le mani tra le sue facendole alzare gli occhi, "Hai perso così tante persone in così poco tempo. Alcune persone ti erano più vicine. L'hai gestita magnificamente... soprattutto siccome eri da sola." Sirius aggiunse l'ultima parte sottovoce ma Eloise la sentì comunque. Lei sapeva che lui non poteva fare niente per il senso di colpa che lo soffocava quando pensava che lei aveva dovuto affrontare tutto senza lui, ma nonostante ciò non lo incolpava.

"Penso che dobbiamo lavorare su piccoli discorsi più positivi." disse lei con un piccolo sorriso e Sirius rise dolcemente,

"Non sei una fan dei miei discorsi seri?" chiese lui e mosse giocosamente le sopracciglia. Eloise sorrise mentre si avvicinava e posava un bacio sulle sue labbra. Anche dopo venti anni insieme, ancora faceva sentire loro le farfalle.

———

Alfie stava sorridendo più di quanto non avesse fatto per tutta l'estate quando vide i capelli selvaggi della sua migliore amica. Tikki ancora non lo aveva visto ed era seduta su una panchina di legno con le gambe che dondolavano. Aveva un piccolo fiore giallo tra l'indice e il medio e ne aveva altri tra i capelli. Il colore del fiore era lo stesso del suo vestito e il cuore Alfie si scaldò alla vista di lei - la luminosità del suo outfit si abbinava perfettamente alla sua personalità. Alfie si avviò verso la panchina e gli occhi di Tikki non si alzarono dal fiore mentre lui si sedeva accanto a lei. Il ragazzo la guardò per un momento mentre Tikki toccava i petali color canarino del fiore con uno sguardo concentrato.

"C'è qualcosa scritto su quel fiore o sei solo pazza?" la stuzzicò lui e la testa di Tikki scattò in alto,

"Alfie!" gridò lei e buttò le braccia attorno al suo collo prima di tirarsi indietro e solleticargli il naso con il fiore, "E per rispondere alla tua domanda, avevi ragione alle prima."

"Ahh, quindi cosa dice?" ghignò Alfie e poggiò il mento sulla mano mentre metteva su un finto sguardo interessato,

"Che un tizio strano dai crolli azzurri mi stava perseguitando." Tikki mantenne lo sguardo sul fiore ma Alfie poteva vedere il suo sorriso divertito,

"Eppure ti ho fatto saltare in aria." sottolineò lui e Tikki alzò lo sguardo su di lui,

"I fiori tendono a ignorare i dettagli." disse lei con un sorriso e le labbra di Alfie si alzarono per seguire il suo esempio. Erano passati due mesi e i dei riuscivano semplicemente a riprendere dove si erano lasciati. Alfie e Tikki avevano deciso di girare i negozi per qualche vestito invernale ed avevano preso un gelato da Florean dopo aver ripulito una porzione piuttosto abbondante nelle camere blindate dei loro genitori.

Alfie stava ridendo fragorosamente mentre Tikki gli raccontava della volta in cui una delle sue mamme era convita che loro stessero insieme. Il suo gelato a fragola e burro d'arachidi si mosse pericolosamente vicino al suo volto mentre buttava la testa indietro e la gelateria veniva invasa dalla sua melodica risata.

"Ho quasi vomitato quando mi ha chiesto se eravamo attenti!" Tikki non si preoccupò di calmare la sua risata e un paio di adulti guardarono dolcemente la coppia che si divertiva.

"Oh, povera innocente Sylvia." Alfie scosse la testa mentre finiva il suo gelato e si asciugava le lacrime dagli occhi, "Non poteva sapere che ci abbiamo provato al terzo anno e non è andata bene." ghignò lui e Tikki lo colpì con un sorriso divertito. Anche se era vero. Alfie e Tikki avevano confuso il sentimento di una profonda amicizia per una cotta e avevano avuto qualche appuntamento, solo per concludersi con loro che si avvicinavano per un bacio e facevano testa e testa - di conseguenze per la prima volta uscì il sangue dal naso a Tikki. Dopo quella volta, avevano deciso di rimanere amici ed era stato così per i seguenti tre anni.

"In qualunque caso ti piaceva Ced." il sorriso di Tikki era diventato di reminiscenza e Alfie vide i suoi occhi iniziare a luccicare.

"Mi è piaciuto dal secondo anno." disse Alfie piano e si guardò le mani, le dita che giocavano sul suo grembo. Ci fu silenzio tra i due finché Tikki non tirò su col naso e Alfie alzò lo sguardo per vederla piangere. Subito si avvicinò e la avvolse tra le sue braccia. Il pianto di Tikki venne ovattato dalla maglia di lui e la fronte di Alfie si aggrottò dal dolore alla vista sella sua migliore amica così sconvolta.

"È stato così diverso senza le sue lettere." sussurrò lei tra i singhiozzi e Alfie annuì, "Mi sono trovata a chiedermi quando il suo bellissimo gufo marrone si sarebbe presentato alla mia finestra con una pergamena piena della sua perfetta scrittura mentre mi raccontava delle sue nuove abilità nel Quidditch e mi ricordava che sarei venuta da te tra due settimane." Tikki alzò la testa accarezzando con i suoi capelli ricci le guance di Alfie che erano arrossate per il pianto, "Ma poi mi sono resa conto che non riceverò più una di quelle lettere perché ci è stato portato via." Tikki scoppiò a piangere di nuovo e le sue parole venne spazzate via dai singhiozzi. Alfie si morse il labbro e rafforzò la stretta sulla sua amica.

"Lo so." disse lui, "Ho fatto lo stesso." ammise lui e Tikki si pulì il naso mentre lui si passava una mano nei capelli, "Ogni volta che Mia dice che Dean sta arrivando, la mia mente va a Cedric e lo voglio invitare perché mi manca. È come se- come se fosse solo a casa con i suoi genitori e io avessi bisogno di ricordarmi che quando Settembre arriverà non lo vedrò sul treno e non sentirò le sue incessanti lamentele sulla stagione di Quidditch." Alfie scosse la testa e chiuse gli occhi, due lacrime che scorrevano sulle sue guance. Alfie non aveva parlato della morte di Cedric con nessuno tranne i suoi genitori e Mia che erano d'aiuto e facevano il loro meglio per confortarlo - e lui lo apprezzava; Tikki sapeva cosa stava passando perché faceva parte del loro trio. Alfie ci aveva messo messi a capire ma quando sarebbero tornati a Hogwarts non sarebbero stati Alfie, Tikki e Cedric. Sarebbero stati Alfie, Tikki e... Tillie.

Back to Black | Golden Trio EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora