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Il breve tempo che era rimasto agli studenti a Hogwarts passò in modo confuso per Alfie Black. La maggior parte delle voci intorno a lui erano ovattate e il più grande segno di coscienza che fece fu quando alzò il suo calice per il brindisi a Cedric dopo il discorso di Dumbledore. I suoi occhi nocciola erano sempre pieni di lacrime e le persone vicine a lui si erano abituate ai segni di lacrime sulle sue guance e ai suoi capelli blu scuro. Solo il giorno in cui gli studenti sarebbero tornati a casa, si rese conto che doveva dire addio a Tillie. Alfie e Mathilde erano andati immediatamente d'accordo e, nonostante conoscesse la ragazza da meno di un anno, Alfie poteva dire che lei era una dei suoi migliori amici. Il prospetto di doverla salutare mentre la bionda tornava all scuola in Francia, era la ciliegina sulla depressa torta di Alfie.

"Non ci credo che devi andare." disse lui piano mentre strizzava gli occhi verso la ragazza difronte a lui. I suoi capelli gli cadevano sugli occhi stanchi e le sue mani era sprofondate nelle tasche mentre calciava il terreno. Tillie sospirò e fece un passo avanti per avvolgere il ragazzo in un abbraccio.

"Non preoccuparti Fifi." la ragazza aveva adottato il nomignolo di Tikki e stava sorridendo sulla spalla di Alfie mentre immaginava la sua reazione alle sue novità, "Tutto andrà bene."

"Mi mancherai, Til." disse Alfie fittamente e le sue braccia si avvolsero attorno alla vita di lei mentre nascondeva la testa nel suo collo. Tillie gli passò una mano nei capelli,

"Devo andare." sussurrò lei e Alfie annuì mentre si allontanava. I suoi occhi erano tristi e il labbro inferiore sporgeva leggermente, cosa che fece sorridere Tillie, "Ti vedrò presto, mon cherie." disse Tillie amorevolmente mentre usciva dalle porte di Hogwarts. Tuttavia, non andò alla carrozza con cui era arrivata. Tillie fece qualche passo verso il punto in cui i gemelli Weasley stavano aspettando di mettere il suo baule insieme agli altri di Hogwarts. Alfie sospirò e riuscì a sorridere quando vide Tikki farsi strada in modo da poter andare insieme alle carrozze trainate da thestral. Tikki immediatamente gli mise un braccio attorno alla vita mentre lui metteva il suo attorno alle spalle di lei e camminavano verso le carrozze, un silenzio piacevole che li circondava. Tikki tirò Alfie in una carrozza e gli diede un minuto per realizzare con chi erano seduti. Lo sguardo di Alfie era andato direttamente al finestrino e non aveva notato la bionda seduta davanti a lui. Tillie si schiarì la gola e la testa di Alfie scattò verso lei,

"Cosa ci fai qui?" chiese lui con un cipiglio, "Perderai la carrozza per tornare a Beauxbatons."

"Non torno a Beauxbatons." disse Tillie con un ampio sorriso e il cipiglio di Alfie crebbe,

"Cosa intendi?"

"Ovviamente ho parlato prima con Dumbledore e Madame Maxime, ma ho scritto ai miei genitori per chiedere se potevo frequentare Hogwarts. Loro hanno acconsentito e ci trasferiremo in una casa a Bristol prima di Settembre." Tillie sorrise raggiante e Alfie si prese un momento per metabolizzare cosa stava dicendo,

"Quindi intendi-"

"Verrò ad Hogwarts per il mio Sesto Anno."

Fu a quel punto che Alfie fece il suo primo vero sorriso dalla morte di Cedric Diggory. Alla fine non doveva dire addio a Tillie e dopo settimane a sentirsi vuoto, Alfie assaporò lo svolazzare di farfalle che sentiva nello stomaco.

———

"Cosa diamine significa che non verrà a casa!?"

"Signor Potter, se si può calmare-"

"Non mi posso calmare, Dumbledore! Mi hai appena detto che mi stai portando via mio figlio per farlo stare con gli orribili parenti della mia defunta moglie e ti aspetti che io lo lasci accadere?" James sbatté una mano sulla scrivania di Dumbledore ma l'uomo non si mosse.

"È per la sua sicurezza, Signor Potter."

"Possiamo dannatamente proteggerlo! Eloise è uno schifoso auror!"

"James," Eloise si fece avanti dal suo posto per mettere una mano sul braccio del fratello, "calmati e lascia spiegare l'uomo."

"No! Questo non continuerà, Eloise! È mio figlio."

"Ed è mio nipote e credimi anche io voglio che stia con noi, ma non va bene staccare la testa a Dumbledore prima che ci dica il perché." implorò Eloise e la rabbia di James si affievolì leggermente. Si buttò sulla sua sedia e incrociò le braccia, fisando Dumbledore e aspettando che parlasse.

"Grazie Eloise. Siccome Lily ha usato un'antica magia per salvare Harry, sarebbe l'ideale se vivesse in casa con coloro che hanno lo stesso sangue. Ovviamente, lui era un bambino e poteva prenderlo da te, suo padre, ma, dal ritorno di Voldemort, è essenziale che stia con i Dursley che hanno il sangue di Lily Evans che gli scorre nelle vene."

"Non accetteranno mai." Sirius finalmente parlò e i suoi occhi grigi si puntarono su Dumbledore mentre gli lanciava un'occhiata, "Non lo prenderanno mai in casa loro. Li ho incontrati e sono stronzi malvagi. Non volevano avere niente a che fare con Lily quando era viva e non sono neanche venuti al funerale."

"Ho parlato con i Dursley e hanno accettato."
Disse Dumbledore in risposta e James iniziò a scuotere la testa, mormorando furiosamente sul fegato di Dumbledore.

"Potremo vederlo, Signore?" chiese Eloise ma Dumbledore non ebbe l'opportunità di rispondere prima che James parlasse,

"Certo che si!" alzò le mani all'aria, "Che io sia dannato se dovrò stare più di quindici giorni senza vedere mio figlio."

"Ovviamente potrete visitare Harry quanto volete." sorrise Dumbledore a Eloise che sorrise e prese la mano di Sirius. "E ora l'altra ragione per cui vi ho chiamato qui." disse Dumbledore e brandì la sua bacchetta e appellò dei fogli, "Il nuovo Ordine della Fenice è stato finalizzato e il primo incontro sarà tra due settimane."

Back to Black | Golden Trio EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora