XXVI

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Alfie Sirius Black era un idiota. Qualcosa che Mathilde Dubois aveva capito il 18 Aprile quando i Tassorosso avevano deciso di fare una festa. Tutti gli studenti degli ultimi due anni di Hogwarts erano invitati insieme a quelli di Beauxbatons e Durmstrang che volevano partecipare. Era a quella festa, quando Cedric Diggory aveva finalmente persuaso Alfie ad ascoltare cosa aveva da dire, che Alfie aveva mostrato la sua tendenza a perdonare tipica dei Tassorosso.

"Non sono mai stato più dispiaciuto di qualcosa, Alf. Ho fatto coming out con i miei genitori quando abbiamo litigato e non posso andare avanti senza te-"

"Hai fatto coming out con i tuoi genitori?" ripeté Alfie e Cedric annuì mentre si passava una mano nei capelli,

"Si. Mia mamma è scioccata e mio padre è esploso, ha detto che sono un abominio."

"Ced, mi dispiace così tanto." Alfie mise una mano sul braccio del ragazzo. Non poteva immaginare cosa stava passando. La famiglia di Alfie aveva sempre supportato la sua sessualità quindi non aveva mai dovuto sopportare nessuna discriminazione da parte dei suoi genitori.

"No, sono felice di averlo fatto. Ne valevi la pena." Cedric mise una mano sulla guancia di Alfie e il ragazzo lo guardò, "Ho bisogno di riaverti, Alf." Alfie non rispose a parole, semplicemente si avvicinò e poggiò le labbra su quelle di Cedric, sentendo la familiare sensazione delle braccia di Diggory attorno alla sua vita. Quindi, il 18 Aprila 1995, la Coppia d'Oro di Hogwarts tornò insieme... molto per il disgusto di una certa biondina francese e della sorellina di una metà della coppia.

———

Alfie si sentiva uno schifo, cosa più che giusta seconda Mia, e iniziò a cercare Mathilde. Non ci mise molto a trovare l'albero a cui la ragazza si era affezionata particolarmente e il ragazzo fece un respiro profondo prima di avvicinarsi. Alfie si mise a sedere accanto a Tillie sulla riva erbosa del Lago Nero e si appoggiò all'indietro sulle sue mani. O Mathilde non aveva notato il suo arrivo - cosa impossibile perché lui era un Black e quindi chiaramente rumoroso - oppure aveva scelto di ignorarlo. Era l'ultima.

"Ciao."

"Buon pomeriggio." disse lei duramente e Alfie sospirò,

"Tillie-"

"È Mathilde."

"Mathilde," si corresse Alfie con un piccolo cipiglio, "So di essere un idiota per quello che ti ho detto e ho fatto. Mi sento uno schifo e vorrei non fossimo finiti in questo casino. Solo io- mi dispiace veramente." Alfie abbassò gli occhi e il cuore di Tillie si spezzò leggermente. Era arrabbiata con il ragazzo, certo, ma lo amava troppo (anche come amico) per perderlo.

"Per cosa? Era solo un appuntamento, non un matrimonio." lo sguardo duro di Tillie, che era puntato sulle increspature dell'acqua del lago, si addolcì e i suoi occhi blu ghiaccio anche. Stava mettendo su una facciata coraggiosa e, anche se Alfie ci vedeva attraverso, lui glielo lasciò fare.

"Quindi siamo ancora amici?"

"Certo che lo siamo." Tillie finalmente spostò lo sguardo sul ragazzo al suo fianco. Aveva deciso di far finta che non facesse male. Fare finta di non volere che lui dicesse che era tutta una bugia e che in realtà voleva stare con lei. Tillie era gentile in modo innaturale quindi aveva deciso di poter essere arrabbiata con Alfie... anche se lo voleva davvero molto.

"Beh, ne sono felice." Alfie le sorrise raggiante e lei ricambiò - non poteva farci niente, Alfie aveva uno di quei sorrisi contagiosi. "Non avrei mai voluto perderti come amica, Tillie." il ragazzo tornò sincero e mise una mano sul braccio di Tillie. La ragazza imprecò dentro di se. Perché lui doveva piacere così dannatamente dolce? Sarebbe stato molto più facile se fosse stato uno stronzo.

Back to Black | Golden Trio EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora