XXIX

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La tensione riempiva l'aria mentre gli studenti e il corpo docenti di Hogwarts -insieme alle famiglie dei campioni - si sedevano nelle tribune del trasformato campo da Quidditch. La tensione era soffocata da una gioviale musica e da un canto bonario, eppure i Potter, i Black e l'unico Lupin riuscivano ancora a sentirla. Tre paia di occhi nocciola, appartenenti a Alfie, James e Eloise, erano fissi su Harry mentre era in piedi accanto al Professor Moody all'entrata del grande labirinto - anche se uno delle tre paia di occhi avevamo preso a spostarsi sul ragazzo dai capelli dorati accanto a Harry. Gli occhi blu ghiaccio di Mia erano sul padre che cercava di sollevare lo spirito della sua famiglia con frasi rassicuranti e gli occhi cioccolato di Remus guizzavano attorno il labirinto, la mano già sulla bacchetta in caso qualcosa andasse storto. In effetti, tutti e quattro gli adulti avevano una mano sulla o vicina alla bacchetta, del tutto preparati a balzare in piedi e maledire qualsiasi cosa avesse osato avvicinarsi al loro Harry. Il giovane Potter sarebbe entrato per primo, insieme a Cedric, siccome erano al primo posto. Alfie pensò che lo stress per il fidanzato e il fratello, che entravano insieme, lo avrebbe sicuramente ucciso ed era grato di essere un metamorfomagus perché se avesse perso tutti i capelli, almeno sarebbe stato capace di farli ricrescere. Nessuno della famiglia notò che Dumbledore aveva iniziato a parlare finché un cannone sparò in anticipo e insieme trattennero il respiro mentre Harry e Cedric venivano introdotti nel labirinto. Gli occhi di Alfie si spostarono dai margini e si posarono su Tillie che aveva deciso di sedersi con i suoi amici di Beauxbatons. Lei gli fece un sorriso e fece finta di controllare l'orologio sul suo delicato polso e alzare gli occhi. Alfie sentì un ghigno nascere sulle sue labbra e scosse la testa per la sua drammaticità prima di sentirsi addosso gli occhi di qualcuno. Girò la testa e beccò entrambi i suoi genitori a guardare lo scambio con gli stessi sorrisi divertiti. Lui li guardò sospettoso,

"Per cosa state sorridendo?" chiese lui ed entrambi scrollarono le spalle,

"Niente tesoro." Eloise poggiò il mento sul palmo della mano e Sirius le mise un braccio attorno alle spalle facendo l'occhiolino al figlio.

———

Mia, che era appoggiata alla spalla di Remus mentre sbuffava annoiata, sentì dei passi e alzò lo sguardo sul volto sorridente di Dean Thomas.

"Hey Mia." stava dondolando sui talloni mentre le mani erano come al solito nelle tasche. Mia scattò da dove era appoggiata contro il suo padrino e iniziò a gesticolare furiosamente per far andare via Dean. Un lampo di dolore attraversò il volto di Dean finché uno schiarimento di gola gli fece capire perché Mia si stava comportando in quel modo.

"Beh guardate un poco chi abbiamo qui." la voce di Sirius era meno che divertita e Dean si girò lentamente per vedere James e Sirius fissarlo e Alfie seduto accanto alla madre con uno sguardo divertito. Eloise roteò gli occhi e si sporse oltre il marito per sorridere al ragazzo,

"Tu devi essere Dean. Io sono Eloise, la mamma di Mia." il suo sorriso era rassicurante e Mia era grata che almeno uno dei suoi genitori non stesse pianificando di boicottare il suo ragazzo. Anche Remus si era irrigidito accanto a lei e stava guardando ogni mossa di Dean con un notevole disgusto.

"È un piacere conoscerla, Signora Black." Dean fece il suo affascinante sorriso e Mia sentì il padre emettere un ringhio. Dean si girò verso lui e deglutì visibilmente, "Anche lei, signore." fece cenno lui e Sirius assottigliò gli occhi grigi, appoggiandosi al suo posto.

"Signor Thomas" disse lentamente il suo nome e Eloise alzò gli occhi per la sua drammaticità,

"Onestamente, Sirius, questo ti fa solo sembrare strambo."

"Shh." alzò un dito per zittirla ma presto realizzò il suo sbaglio. Gli occhi di Sirius si spalancarono e si girò lentamente sul suo posto per vedere la moglie con un sopracciglio inarcato e una mano sul fianco.

"L'hai fatta grossa adesso, Felpato."

"Stai zitto, Ramoso."

"Mi hai appena zittito, Sirius Black?" chiese Eloise pericolosamente e Sirius si strofinò la nuca e Dean colse l'opportunità per salutare Mia e tornare al suo posto mentre l'uomo era distratto,

"In tutta onestà, amore-"

Nessuno sentì l'inevitabilmente patetica scusa di Sirius per difendersi siccome ci fu un rumoroso pop ed ecco Harry e Cedric, illuminati dalla brillante luce blu della Coppa Tremaghi. La sua famiglia si alzò immediatamente e si aggiunse ai festeggiamenti,

"Ce l'ha fatta!" gridò James e applaudì il figlio, "Harry veramente ce l'ha fatta! È-" James si fermò quando vide il corpo di Harry sobbalzare per i singhiozzi. I suoi occhi andarono immediatamente sulla sorella che l'aveva notato e aveva iniziato a correre giù per le scale verso il nipote, Sirius e James dietro di lei mentre Remus rimaneva con Alfie e Mia. I mormorii di Harry furono incomprensibili finché Eloise non fu abbastanza vicina da sentirlo singhiozzare il nome di Cedric. Il respiro le si bloccò in gola mentre finalmente raggiungeva Harry e si lasciava avvolgere dalle braccia del ragazzo,

"È tornato! Voldemort è tornato e ha u-ucciso Cedric!" il ragazzo pianse sul petto della zia e lei lo consolò come quando era bambino, accarezzandogli i capelli e sussurrandogli nell'orecchio che era al sicuro. Appena James arrivò al loro fianco, Harry si lanciò sul padre lasciando che gli occhi di Eloise si posassero su Cedric. La mano si alzò alla bocca quando vide i suoi occhi vitrei e la pelle pallida. Sirius si inginocchiò accanto a lei e le mise un braccio attorno alle spalle, sussurrando una sola parola:

"Alfie."

Eloise annuì mentre le lacrime minacciavano di uscire e appellò un lenzuolo da adagiare sul ragazzo, non riuscendo a guardalo ancora per molto. Eloise non osava spostare gli occhi dove erano i suoi figli, sapendo quanto il dolore del figlio avrebbe intensificato il suo. Anche se sapeva che doveva confortarlo meglio che poteva. Eloise non voleva che Alfie fosse lì ma quando il ragazzo sentì quello che stava dicendo Harry mentre gli applausi scomparivano, immediatamente corse al centro. La mente di Alfie pullulava di pensieri preoccupati e i suoi capelli stavano diventando bianchi mentre finalmente raggiungeva i suoi genitori,

"È- È- Mamma?" il ragazzo cadde sulle ginocchia e appena la madre lo strinse al petto lui seppe che era vero.

"No." sussurrò e le braccia di Sirius si avvolsero attorno alla moglie e ad Alfie, "No no no!" Alfie iniziò a scuotere la testa freneticamente mentre le lacrime gli riempivano gli occhi. Avevano appena superato gli ostacoli sulla strada per stare insieme, non poteva essere morto. Ma quando Alfie vide una mano mortalmente pallida che usciva dal lenzuolo appellato da sua madre, capì che doveva smettere di fingere. Alfie scoppiò a singhiozzare e le braccia dei suoi genitori si strinsero di più attorno a lui. "No! Sapevo che que-questo sarebbe successo! Lo sapevo! Io glielo avevo detto di non farlo! Io-"

"Shh shh piccolo." Eloise accarezzò i capelli blu scuro di Alfie e gli diede baci sulla testa. Alfie sentiva le vene riempirsi di un fiume di dolore mentre metabolizzava che non avrebbe mai più rivisto Cedric. Non avrebbe più visto meravigliato come il sole si rifletteva sui suoi capelli dorati e non avrebbe mai più sentito il cuore riempirsi di amore quando i suoi occhi grigi si increspavano mentre sorrideva. Alfie aveva appena perso il suo primo amore e aveva difficoltà a respirare. Non si accorse del Professor Moody che scortava via Harry. E non si accorse neanche delle grida di protesta di James, delle grida di dolore di Amos Diggory per Cedric o il suono di Mia che piangeva. Sirius avvolse un braccio attorno alla figlia e la tirò a loro. Lui e Eloise si scambiarono uno sguardo devastato alla vista del figlio e il suo cuore si spezzò ancora di più quando una lacrima cadde dall'occhio della moglie. Sirius diede un bacio sulla fronte di Alfie e strinse di più le braccia attorno alla sua famiglia, sapendo che doveva rimanere forte per loro mentre piangevano, sapendo che doveva essere lui a farli rialzare- qualcosa che era determinato a fare.

Back to Black | Golden Trio EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora