XXXII

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I numeri undici e tredici delle alte case in Claremont Square si stavano separando per rivelare l'inferno... o almeno era così la chiamava Sirius Black. Era più comunemente conosciuta come 12 Grimmauld Place. Sirius aveva messo il broncio. Questa non era una cosa rara. Eloise aveva un piccolo sorriso sul volto alla vista del marito trentacinquenne con le braccia incrociate e un broncio sulle labbra mentre fissava la sua vecchia casa. I suoi occhi grigi si assottigliarono mentre le finestre sporche e  gli scuri mattoni entravano in vista e lui non si mosse per entrare, semplicemente era lì in piedi a fissarla come se potesse crollare sotto il suo sguardo. Fu silenzioso finché Sirius non fece un verso tra una beffa e uno sbuffo infastidito mentre avanzava verso la porta a grandi passi. Eloise colse il suo sguardo assassino e gli mise una mano sul braccio,

"Sirius, amore-"

"Puzza." commentò lui mentre la porta si apriva e Eloise vide per la prima Grimmauld Place in quasi venti anni e Mia e Alfie videro dove il padre era cresciuto. "In qualche modo riesce a puzzare più di quando vivevo qui." continuò Sirius mentre entrava ed emetteva un infantile 'eww' alla vista del portaombrelli a forma di gamba di troll. Poi si girò e fece gli occhioni da cucciolo a Eloise, "Non mi piace." si lamentò lui e le prese una mano tra le sue, "Ora possiamo andare a casa?"

Eloise lasciò il sorriso adornarle di nuovo le labbra mentre accarezzava la guancia di Sirius.

"No." sussurrò lei e iniziò a salire le scale. Sirius grugnì rumorosamente e batté il piede. Questo rumore fece correre qualcuno fuori dalla cucina, zittendolo freneticamente ma era troppo tardi. Un rumoroso strillare arrivò dalle scale,

"SPORCHI TRADITORI DEL SANGUE-"

"CRISTO SANTO!" seguì subito dopo il grido di Eloise e la sua famiglia guardò su per vederla strofinarsi l'occhio e mandare un'occhiataccia al quadro. "La dannata tenda mi ha colpito in un occhio!"

"SEI TU! LA TRADITRICE DI SANGUE CHE HA PORTATO VIA QUELLO CHE ERA MIO FIGLIO! LO HAI SEDOTTO CON CON IL TUO LURIDO FACCINO BABBANO-"

"Incantevole."

"-E CI HAI FATTO RINNEGARE!"

"Non è esattamente quello che è successo."

"È SCAPPATO DALLA NOBILE CASA DEI BLACK! DEVI ESSERE STATA TU PERCHÉ NESSUNO CON LA TESTA APPOSTO SAREBBE SCAPPATO DALLA NOBILE-"

"La nobile casa dei Black, si si l'ho capito. Ora puoi stare zitta?" Eloise si mise le mani sui fianchi e un sussulto offeso si sentì. Il broncio di Sirius venne rimpiazzato da un ghigno mentre saliva le scale e si fermava accanto a Eloise,

"TU!"

"Ciao mammina."

"TU NON SEI MIO FIGLIO, TU LURIDO TRADITORE DEL SANGUE-"

"È come un giradischi rotto." Sirius si girò verso Eloise e fece segno al ritratto con il pollice,

"Ha bisogno di nuovi insulti." Eloise annuì e il ritratto di Walburga Black iniziò a schiamazzare furiosamente.

"Bene, ne ho avuto abbastanza." disse Sirius deciso e si avvicinò a chiudere le tende a ogni lato del ritratto. Poi si girò verso i suoi figli che lo stavano guardando a bocca aperta per lo shock, "Chi vuole vedere la stanza di Papino?"

"No!" Eloise puntò un dito contro il marito, "Non porterai i nostri bambini nelle vicinanze di quell'abominio di ormoni adolescenziali, Sirius Black."

"Oh si, mi ero dimenticato dei poster." si strofinò la nuca e Alfie rise leggermente,

"Poster?" chiese lui e Sirius rispose con un'alzata di spalle mentre Eloise scuoteva la testa e saliva la seconda rampa di scale,

"Dannati ragazzi." mormorò lei mentre faticava con la sua valigia,

"Lascia che ti aiuti con quella, tesoro." Sirius prese la valigia e fece l'occhiolino a Alfie mentre saliva al piano di sopra.

———

James non era con i Black mentre si traferivano a Grimmauld Place perché era stato mandato a fare delle cose da Dumbledore (Eloise non lo sapeva perché era stata distratta dalla vista di Sirius che faceva le flessioni e quindi non aveva ascoltato quello che stava dicendo il suo vecchio preside). James doveva arrivare più tardi quella sera in modo che Eloise, Sirius e i ragazzi si potessero sistemare. Sirius e Eloise avrebbero dormito nella vecchia stanza dei genitori di Sirius; Alfie era in quella di Sirius (per il disgusto di Eloise ) e Mia in quella di Regulus. Sirius aveva messo il broncio mentre disfaceva le valigie e metteva i panni nell'armadio e Eloise ghignava mentre ascoltava i suoi borbottii mentre spolverava.

"Puzza ancora dannatamente come quella orribile donna. Volevo stare nella mia vecchia stanza ma nooo Eloise non voleva vedere i poster quindi dobbiamo dormire qui... dove sono stato concepito... tranne se Walburga non era come un pesce e aveva deposto centinaia di uova che sono morte tranne me perché lei era così inutile-"

"Sirius?" chiese Eloise innocentemente, facendo finta di non aver sentito cosa stava dicendo il marito mentre lei si spostava per stendersi sul letto- aveva cambiato le lenzuola con alcune delle loro perché Sirius si rifiutava di toccare qualsiasi cosa toccata dai suoi genitori.

"Si, amore?" Sirius si girò e mise giù la maglia che aveva in mano,

"Lo so che non ti piace stare qui." disse lei piano e guardò in basso il copriletto mentre le sue dita tracciavano il motivo, "e ho pensato che forse, il fatto che noi siamo qui avrebbe aiutato ma se non è così non mi darebbe fastidio se tu tornassi a casa mentre noi restiamo-"

"Non essere sciocca." la interruppe Sirius e lei alzò lo sguardo per vederlo sorriderle, "Non mi da fastidio stare qui veramente. E hai ragione, il fatto che sei con me aiuta." annuì lui e si andò a stendere accanto a lei sul letto, "Non torno a casa senza te." sussurrò lui e Eloise sospirò e mise leggermente il broncio,

"Non lo stai dicendo solo perché ti ho fatto sentire in colpa per aver fatto la faccia triste?" chiese lei, muovendo i capelli di lui dal suo volto e Sirius sorrise,

"No. Inoltre la tua faccia triste è molto carina."

"Lo è? Mi sono esercitata." ghignò Eloise e Sirius rise e la tirò al suo fianco mentre lei appoggiava la testa sul suo petto.

"Ti amo Eloise Black." disse lui piano e Eloise sorrise mentre passava le dita sul suo busto,

"Ti amo anche io." lei alzò lo sguardo su di lui e si avvicinò per unire le loro labbra. Sirius ricambiò il bacio e si mosse in modo da sovrastarla sul letto.

"Belle? Sei- PER LE MUTANDE DI MERLINO!" James si precipitò nella stanza e la coppia si separò per vederlo coprirsi gli occhi, "SONO PASSATI VENTI ANNI E STATE. ANCORA. DANNATAMENTE. POMICIANDO."

Back to Black | Golden Trio EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora