IV

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"A Sirius Black è stata concessa un'udienza."

Con queste parole, il patronus a forma di fenice sparì subito e il salotto principale di Villa Potter venne di nuovo avvolto dal silenzio, oltre lo scoppiettio del fuoco e i respiri profondi di Eloise Black. Gli occhi di Eloise rimasero incollati sul punto nel quale la voce di Dumbledore era risuonata. Le era caduta la mascella e si era congelata dallo shock. Dopo tre lunghi anni, a suo marito era stato finalmente concesso il processo che giustamente meritava. Dopo 36 mesi, 156 settimane e 1095 giorni con Sirius Black a marcire in una cella, mentre la felicità gli veniva risucchiata da ogni atomo- all'uomo innocente ora era stata data un possibilità di provare la sua... beh... innocenza. Il respiro di Eloise divenne superficiale mentre si permetteva di immaginare finalmente di vedere di nuovo Sirius: essere di nuovo capace di sentire la sua pelle sotto il suo tocco; essere capace di far passare i suoi capelli tra le sue dita; essere capace di addormentarsi con il suono del suo respiro ritmico e, dopo troppo tempo, la sua riserva di speranza si stava di nuovo riempiendo.

La sua mano era stretta forte dal fratello seduto accanto a lei. James stava fissando Eloise, guardava come i suoi occhi si spalancavano e li sbatteva rapidamente mentre cercava di elaborare l'informazione. Dopo un momento per lasciarle elaborate il tutto, James tirò la mano di Eloise in modo che venisse tirata piuttosto forte sul suo petto,

"Belle... p-possiamo farlo uscire." la voce di James si incrinò leggermente e Eloise fece un risata,

"Possiamo farlo uscire." ripeté lei in un sussurro, alzando lo sguardo su James per vedere il suo volto con uno dei sorrisi più grandi che avesse mai visto,

"Possiamo farlo uscire!" gridò lui e si alzò, trascinando con se anche Eloise e alzandola tra le sue braccia, saltando su e giù,

"Possiamo farlo uscire! Possiamo farlo uscire! Possiamo farlo-"

"Mammina, state facendo molto rumore."

James smise di saltare al suono della vocina e Eloise girò la testa verso le scale, ancora tra le braccia di James. Eloise e James ridacchiarono quando videro Alfie nel suo pigiama con gli ippogrifi, le braccia incrociate e i capelli molto disordinati che cadevano sul suo volto serio e imbronciato. Eloise diede un colpetto sulla spalla a James per farsi mettere giù e andò verso le scale, un grande sorriso in volto. Prese il figlio tra le braccia e riempì il suo volto di baci, l'espressione seria di Alfie scomparì mentre ridacchiava e colpiva Eloise,

"Indovina!" sussurrò lei e Alfie smise di contorcersi per guardare la madre, decisamente incuriosito,

"Cosa?" chiese lui e il sorriso di Eloise si ampliò,

"È stato concesso un processo a Papino!" disse lei, facendo saltellare il bambino su e giù tra le sue braccia.

"Si! Vai Papino!" Alfie batté le mani ma subito dopo si accigliò, "Ma cosa è un processo?" Eloise e James risero e lo zio del bambino si avvicinò, passando un mano nei capelli di Alfie e cercando di far sembrare che non avesse preso la scossa,

"Significa che i grandi e cattivi giudici ascolteranno quello che io e Jamie abbiamo da dire e che potrebbero far tornare a vivere Papino con noi." spiegò Eloise e il volto di Alfie si illuminò,

"VERAMENTE?!"

"Shh, Harry e Mia stanno ancora dormendo." Eloise gli punzecchiò la pancia e Alfie si coprì la bocca con le mani,

"Scusa... veramente?" ripeté con un tono decisamente più basso e Eloise annuì, "E potrò vedere di nuovo Papino e mi ricorderò di lui e sarà come se non fosse mai andato via?" chiese lui con un grande sorriso e gli occhi di Eloise si addolcirono mentre sentiva il cuore spezzarsi leggermente,

Back to Black | Golden Trio EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora