Changbin 𖥠 Patente

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Stavo guardando il soffitto.
«Mi piace o non mi piace?»
Ormai mi ponevo questa domanda da giorni. Il pensiero di Felix non mi dava pace, non mi faceva dormire e mi faceva deconcentrare a lavoro.

«Se sto con lui sto benissimo. Mi diverto molto di più che con gli altri amici che ho. Mi piace stuzzicarlo e baciargli la guancia. E poi è così carino quando arrossisce»

Sorrisi vedendo il suo viso arrossito davanti a me. Le sue guanciotte bollenti dall'imbarazzo e il suo sorriso solare. Era davvero un ragazzo stupendo.

Intrecciai le dita sulla pancia mentre con gli occhi percorsi tutta la superficie del soffitto.
«Ho perso un battito quando mi ha detto che gli piaccio» mi ricordai.

«Ma forse era davvero troppo ubriaco per capire cosa usciva dalla sua bocca. Dalla sua stupenda, seducente e bella-»

Mi interruppi a causa del citofono che iniziò a suonare così velocemente e forte che sembrava stesse per esplodere da un momento all'altro.

Ci misi pochi secondi per riprendermi dallo spavento. Poi mi alzai dal pavimento dove mi ero sdraiato e andai in corridoio.

«Dio santo, ma che succed- Felix?!»
Quando si parla del diavolo...
«Binnie!» mi urlò in faccia e mi saltò al collo stringendomi in un abbraccio spaccaossa.

«Ho passato! Ho la patente!» continuò a gridare fuori di sé dalla felicità facendomi diventare sordo.

Ricambiai l'abbraccio tanto per fare qualcosa.
«L-la patente? Da quanto hai ripreso a guidare?» chiesi mentre lui si allontanò e mi guardò con un ampio sorriso.

«Da un mesetto circa. Sono andato a lezione quasi tutti i giorni e adesso ho la patente!»
Si mise a saltellare mentre io lo guardai ancora confuso.

«Guarda qui!» urlò così vicino al mio orecchio che feci un salto indietro. L'attimo dopo mi ritrovai una macchia scura davanti agli occhi.

Ci misi molto a capire che si trattava del documento ufficiale visto che Felix continuava a saltare e la sua mano tremava.

«Guarda qui! Lo vedi? È scritto nero su bianco che ora posso guidare!»
«Va bene Felix, sono contento, ma per favore calmati!» gli gridai in risposta, ma non mi ascoltò.

In quel momento presi una decisione. Forse era stupida, forse avrebbe rovinato tutto, forse sarebbe esploso il pianeta, ma Felix mi stava assordando talmente tanto che decisi di rischiare.

Gli presi la testa con le mani e lo tirai verso di me premendo la mia bocca sulla sua. Le sue grida di gioia morirono all'istante bloccandolo sul posto.

Percepii il sorriso sparirgli dal viso, probabilmente dallo shock. Forse avrei dovuto staccarmi subito, per scusarmi o dire chissà cosa, ma non volevo.

Toccare le sue labbra con le mie era una sensazione stupenda e non volevo già interromperla.
Dopo una decina di secondi lo mollai creando un forte schiocco e lo guardai.

Gli sorrisi mentre lui sembrava non comprendere più un tubo.
«Ora la smetti di gridare Lixie?»

ᴮᴬᴮʸ ʸᴼᵁ ᶜᴬᴺ ᴰᴿᴵᵛᴱ ᴹʸ ᶜᴬᴿ 𖥠 ᶜᴴᴬᴺᴳᴸᴵˣDove le storie prendono vita. Scoprilo ora