Felix 𖥠 Malumore

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Mi fece accomodare e riempì poi di nuovo il tavolino davanti al divano di ciotole pieni di snack.

Ovviamente il caffé freddo della mamma non poteva mancare.
«Quindi... com'è andata al lavoro?» chiesi quando eravamo entrambi seduti.

Questa volta Changbin non si era messo sulla poltrona ma accanto a me sul divano. Sentii che mi rendeva leggermente agitato.

«Uff, il solito» sbuffò il mio hyung strusciandosi contro i cuscini per mettersi comodo.

«Maggiormente noioso. Sai, a volte mi chiedo perchè ho intrapreso quella strada»
Alzai le sopracciglia e lo guardai storto. Lui colse il mio sguardo e si affrettò a spiegare.

«Eh, hai in mente quando ti candidi per un posto e tu sei tutto felice perchè finalmente guadagni, ma poi dopo un po' ti accorgi che non è il tuo lavoro da sogno»

Changbin sospirò e si infilò un biscotto in bocca.
«Sono il tipo da ufficio, senza dubbio, ma quei miliardi di documenti... non so, mi mandano un po' in crisi a volte»

Sorrisi dolcemente per confortarlo. Avrei dovuto toccarlo? Tipo... mettergli una mano sulla spalla o sul braccio? In senso amichevole ovviamente.

Combattei con me stesso per qualche secondo cercando di decidere. Ci conoscevamo troppo poco. Sarebbe stato strano. Giusto?

Mi ricordavo la pacca che mi aveva dato lui per salutarmi l'altra volta, ma non era la stessa cosa... giusto?

Notai lo sguardo di Changbin, a quanto pare si aspettava la mia opinione a riguardo.

«O-oh, beh... immagino che sia comunque difficile accontentarsi del primo lavoro che si trova» dissi quindi spazzando via le domande sul tocco amichevole.

Changbin sorrise lievemente.
«Quello decisamente. Ma dopotutto siamo ancora giovani. E non credo proprio che praticheremo lo stesso lavoro per tutta la vita. Quindi cerco di non impazzire già adesso»

Cercai di seguire il suo discorso ma mi confuse nettamente.
«Ti ho beccato di malumore oggi» dissi timidamente e nascondendo poi il mio viso dietro al bicchiere gustandomi quel fantastico caffè freddo.

«Non sono di malumore» protestò Changbin con un broncio che mi fece ridere. Era davvero carino quando si imbronciava come un bambino.

«Sì che lo sei»
«Nu, non lo sono»
«Un pochino si però»
Sorrise scuotendo la testa.
«Sei sempre così testardo Felix?»

Feci spallucce riposando il bicchiere.
«Solo quando vale la pena, credo»
Aveva ancora quell'espressione imbronciata che mi stava facendo intenerire ogni secondo di più.

"Sì, decisamente ho una piccola cotta" ammisi a me stesso cercando di nascondere il furbo sorriso che percorreva ora la parte bassa del mio viso.

"Ma solo perchè è carino e io sono bisessuale"

Il tempo passò in un batter d'occhio, ancora una volta e dopo neanche un'ora fu già di ritorno sua madre dalla spesa che Changbin cacciò però fuori appena iniziò a fare domande strane.

«Caspita, già ora di andare...» mormorai deluso guardando lo schermo acceso del mio telefono.
«Scusami, ma domani entrambi lavoriamo»
«Certo»

Changbin si alzò e mi accompagnò in corridoio. Avevo già afferrato la maniglia quando un pensiero mi balenò nella mente e mi rigirai di scatto.

«I numeri!» esclamai beccandomi un'occhiata confusa dal mio hyung.
«Numeri?»
«Numeri» confermai.
«Numeri di telefono. Prima che ce ne dimentichiamo ancora»

«Buona idea!»
Changbin si affrettò a recuperare il suo telefono e 30 secondi dopo la cosa era fatta.

«Allora... ci sentiamo» sorrisi aprendo la porta e lui annuì.
«Ci sentiamo Felix»

Uscii dall'appartamento e appena la porta si chiuse dietro di me feci un paio di salti sul posto accompagnati da alcuni squittii agitati.

"Ho il suo numero" pensai contento.
"Ho il numero del bonazzo che ho investito"

ᴮᴬᴮʸ ʸᴼᵁ ᶜᴬᴺ ᴰᴿᴵᵛᴱ ᴹʸ ᶜᴬᴿ 𖥠 ᶜᴴᴬᴺᴳᴸᴵˣDove le storie prendono vita. Scoprilo ora