«Ahh, libertà» dissi sollevato strappandomi quella fastidiosissima cravatta dal collo e lanciandola sul letto assieme alla borsa di lavoro e gli occhiali.«Perchè hai scelto quel lavoro se ti fa tanto schifo la divisa?»
Saltai sul posto e mi girai di colpo sapendo già chi mi sarei trovato davanti.«Mamma, potresti evitare di sorprendermi in quel modo ogni volta?»
Lei rise e andò in cucina.
«Devo cambiare il nascondiglio della chiave» mormorai mentre la seguii per guardare cosa volesse combinare.«Sono tua mamma, posso entrare in casa tua quando voglio» disse lei aprendo il piccolo armadio accanto al frigo.
«Mamma, non è quello che dovresti fare» protestai piagnucolando.«E sei di nuovo a corto di cibo figlio mio. Così non va bene» mi rimproverò chiudendo l'armadio e girandosi per guardarmi.
«Volevo... fare la spesa oggi» mentii mostrando un'espressione seria.La mamma mi guardò per un momento con le sopracciglia inarcate, poi si chinò per prendere un sacchetto della spesa accanto al tavolo.
«Vado io dai, tanto non ho niente da fare»
I miei occhi si illuminarono.
«Sul serio? Grazie!»
Feci per saltarle al collo ma mi fermò.«In cambio non offenderti più quando mi ritrovi qui»
Alzai gli occhi al cielo.«Lo sai che ti amo tantissimo mami, ma mi ricordo alcune figure di merda quando dopo una festa ho portato qualcuno con me e tu mi hai sorpreso»
Lei sospirò e tornò in corridoio per prepararsi per uscire.
«Sei tu che hai deciso di vivere accanto a me caro, ora ti subisci le conseguenze»«Mammaaaaaa» mi lamentai ad alta voce appoggiandomi contro il muro mentre la osservai mettersi le scarpe che prima non avevo notato.
«La cattiveria delle mamme, lo so. Ti prendo i tuoi biscotti preferiti?»
Annuii sorridendo come un bambino felice.
«Sì volentieri»«Bene. A dopo allora»
«A dopo»
Mi girai per tornare in camera.
«Oh, ciao Felix, tutto bene?»Mi bloccai appena sentii quel nome e girai sui talloni solo per vedere il ragazzo che conversava con mia mamma.
«Bene grazie. Da dove sa il mio nome?» chiese educatamente mentre guardò mia mamma (letteralmente) dall'alto.
«Oh, Binnie mi parlato molto di te dopo che sei stato qui» spiegò lei ridacchiando facendomi rabbrividire.
«Okay mamma, va bene così, grazie» dissi affrettandomi e raggiungerla e a spingerla fuori dal mio appartamento.
«Non dovevi fare la spesa? Esatto, quindi vai. A dopo, ciao»Presi Felix per il polso e lo tirai dentro chiudendo poi subito la porta. Lui mi guardò confuso e divertito allo stesso tempo.
«Le hai parlato di me?» chiese con un sorriso curioso facendomi riscaldare il viso dall'imbarazzo.
«Beh... voleva sapere come ci siamo conosciuti. Sai come sono le mamme»Mi grattai il retro della testa imbarazzandomi ancora di più.
«Già» ammise lui ridacchiando.
«Beh... che ti ha portato qui?» chiesi per cambiare il discorso.Solo ora mi resi conto che era tornato di sua spontanea volontà due giorni dopo che era già venuto a farmi visita. E da quanto ne sapevo non aveva dimenticato niente che sarebbe dovuto tornare a prendere.
Quindi... era venuto per rivedermi? Se sì lo apprezzavo moltissimo, dopotutto era quello in cui avevo sperato e Jeongjin creduto. Questa volta però non aveva fiori con sé.
«Io...» iniziò Felix, chiaramente imbarazzato anche lui e si guardò le scarpe. E potei giurare anche di aver visto le sue guance un po' più rosa per un piccolo momento.
«Volevo tornare... Cioé, l'altra volta non ci siamo scambiati i numeri e... insomma, mi è piaciuta la tua compagnia e pensavo che...»
Gli sorrisi comprendendo appieno quanto potesse essere difficile dire ad alta voce di voler fare amicizia. Sembrava volesse seppellirsi all'istante.
«Sei il benvenuto» gli dissi allegramente e lo presi a braccetto per condurlo in salotto.

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ᴮᴬᴮʸ ʸᴼᵁ ᶜᴬᴺ ᴰᴿᴵᵛᴱ ᴹʸ ᶜᴬᴿ 𖥠 ᶜᴴᴬᴺᴳᴸᴵˣ
Fiksi Penggemar"Schiacciai il pedale del freno immediatamente, questa volta quello giusto e guardai avanti scioccato e trattenendo il fiato. Avevo appena investito un ragazzo." Felix sta imparando a guidare e investe per sbaglio Changbin. =) _ Fluff Livello di cri...