<< Cavolo Gin! Ti lascio sola una sera e tu dai libero sfogo ai tuoi freni inibitori!>> Leo urla al telefono.
La mia testa rischia di scoppiare. Già basto io per colpevolizzarmi, non mi servono anche le sue parole.
<< Eh brava la mia amica. Hai iniziato ad ascoltare i miei consigli dunque>> dice.
Cosa? Mi stava rimproverando e adesso si complimenta?
Chiudo gli occhi per smettere di vedere il soffitto muoversi e ottengo solo visioni di ieri sera, io avvinghiata a lui, la sua lingua che si insinua, i gemiti.
Preferisco riaprirli e accettare il movimento del soffitto sopra il mio letto.
<<Leo. E' stato un errore. Avevo bevuto diversi shot e probabilmente anche lui. Anzi. Sicuramente!>> ribadisco al telefono << da quando ci siamo incontrati non abbiamo fatto altro che beccarci quindi è stato solo un errore.>> ho la testa che mi scoppia.
<< Tesoro questo è il preludio. Da quello che mi hai raccontato c'è attrazione, solo che entrambi l'avete male interpretata e adesso c'è tensione, ostilità e diffidenza reciproca. Ecco spiegati i vostri battibecchi e scatti emotivi>> fa una pausa << questa elettricità è come una fase provocatoria che precede l'innamoramento!>>
Innamoramento?
<< Io sapevo che tu avessi studiato giurisprudenza Leo. Da dove esce questo studio di psicoanalisi?>> lo sento ridere alla mia esasperazione. <<Ti assicuro che ti stai sbagliando>> sbotto.
Dopo ripetute allusioni da parte del mio amico decido di staccare questa telefonata.
Un bel bagno è quel che serve dopo una pastiglia di antidolorifico.
Ho dormito tutta la mattina e adesso mi resta solo il pomeriggio prima di iniziare un duro turno di dodici ore, quindi decido di prendermela comoda.
Adesso mi sento quasi totalmente rigenerata.
Resto nella mia comoda tenuta di una felpa e un leggings, avvolgendo i capelli umidi in una asciugamani.
Vado in cucina, per mia fortuna trovo in frigo la spremuta di arancia e decido di assaporarla in giardino vista la magnifica giornata.
Inspiro lentamente aria pulita, trattengo il fiato e conto fino a dieci prima di buttare fuori l'aria con i cattivi pensieri che mi tengo dentro.
Assaporo la mia aranciata e trovo il coraggio di fare la chiamata che ho rimandato fino ad oggi.
Solo due squilli e la mia attesa termina.
<< Gin!>> sembrava ansioso di rispondere.
<< Ciao.>> faccio una pausa << Ho bisogno di recuperare le mie cose.>>
Sento un groppo in gola e il dispiacere che aumenta.
<< Gin. >> Sospira << ho provato a chiamarti diverse volte. Non dovremmo parlarne prima?>>
Di quale argomento dovremmo parlare? Del perché si è scopato una sua collega? Del perché ha scelto casa nostra, il nostro letto?
Lascio queste domande per me e scelgo l'indifferenza << Sandro non c'è nulla di cui parlare. Tu hai fatto la tua scelta e di conseguenza io la mia.>> esito un attimo <<ho chiamato solo per avvisarti. Ho bisogno di recuperare tutta la mia roba. Che ne dici se passo domani pomeriggio?>> taglio corto senza altri giri di parole.
<< Domani pomeriggio andrà benissimo Gin.>> è un susseguirsi di sospiri e rassegnazione.
Stacco la mia chiamata e faccio per rientrare dentro.
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Heartbeats "Battiti"
ChickLitEsattamente c'è un momento tra uno sguardo e un bacio in cui il mondo si ferma. Quel momento è così intenso che quando finisce, solo allora capisci che è solo l'inizio. Entrambi segnati dai loro passati, scopriranno col tempo che una volta svelat...