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Apro gli occhi a fatica e il suo profumo mi inonda le narici. E' inconfondibile, sandalo e lavanda. E' davanti a me, poggiato sui gomiti sul bordo del letto, con i suoi occhi fissi su di me. Ha i capelli bagnati e capisco che ha già fatto la doccia, questo mi provoca un pizzico di delusione visto che avrei sperato di farla di nuovo insieme.

<<Buongiorno.>> mi sorride, rilassandosi.

<<Buongiorno a te.>> dico a disagio <<Merda! Che ore sono?>> mi alzo di scatto ricordando il mio appuntamento con gli altri.

<<Tranquilla. E' ancora presto>> mi assicura e io mi rilasso di nuovo sul letto. Si solleva dalla sua posizione e si mostra a petto nudo e un'asciugamani dell'hotel sistemata sui fianchi, mostrando in pieno la forma a V dei suoi bassi addominali <<posso?>> dice, indicando lo spazio libero al mio fianco sul letto. Il timbro profondo della sua voce scuote il mio corpo e non posso fare altro che nasconderlo, cercando di tenere a bada quella scintilla.

<< Allora che programmi hai per oggi?>> mi chiede, avvicinandosi.

<<Ho la seconda giornata del congresso>> faccio spallucce, dando per scontato che lo sapesse.

<< E' necessario che ti presenti?>> sollevo gli occhi al cielo, sorridendo alla sua domanda.

<<Penso tu sappia già la mia risposta>> giro la testa verso di lui e me lo ritrovo faccia a faccia. Mi attira a sé e mi bacia nel punto in cui il collo incontra la schiena, facendomi sussultare << e credo che non riuscirò a ricevere un no in nessuna maniera...>> continua, torturandomi. Per scherzo mi sale di sopra schiacciandomi contro il materasso.

<<E' davvero improbabile...>> scherzo punzecchiandolo.

<< Allora ti propongo un'altra opzione>> lo ascolto << dovrai concedermi una dose di te che mi basti per tutta la giornata e non appena vedrai il tizio nella hall dovrai dirgli che i tuoi piani sono cambiati e tornerai a Roma con me.>> replica dicendo le sue parole da maschio dominante che hanno l'aria di sembrare così possessive.

Come posso negarmi? Lui è così attraente... e poi mi sembra un giusto compromesso visto che desideravo fare la doccia con lui ma io dormivo ancora.

<< Beh... penso di non avere molta scelta... Signor zero complicazioni>> sorrido e vedo subito la sua espressione compiaciuta.

<< No. Decisamente no, Piccola>> sento la sua pelle calda scendere lungo il mio corpo, già nudo dalla notte precedente, lasciando una sfilza di baci.

Infilo la mano sul bordo della sua asciugamani e sento la sua erezione già pronta prima che si allontani scendendo lungo il mio corpo, nel frattempo mi penetra con un dito, poi con un altro andando su e giù.

<<Amo il tuo odore Gin, penso che potrei diventarne dipendente>> ispira a fondo, baciando l'interno coscia. Inclino la testa all'indietro godendomi quel contatto con le sue labbra, nel farlo mi sfugge un gemito. Mi posa la mano libera sul ventre e mi dimeno sotto di essa. Ogni movimento è lento e straziante e sento che mi porta sempre più vicina ad esplodere.

Mi guarda soddisfatto. Immagino che non abbia ancora finito di giocare, adesso tocca a lui.

<< Sarà rapidissimo giuro.>> Affanna.

Mi arrendo a lui e lo sento dentro di me. Sollevo i fianchi e incrocio le caviglie dietro la sua schiena, lui spinge di nuovo e più forte. Geme piano e io sento che potrei esplodere in mille pezzi da un momento all'altro.

Heartbeats &quot;Battiti&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora