EDOARDO FONTANA
Ero più che sicuro che l'avrei trovata qui, ma fa ancora più male vederla di nuovo con quello li.
Questo può voler dire solo una cosa, dopo essere scappata da me è corsa da lui.
<< Edoardo tu cosa ne pensi?>> Emilia interrompe i miei pensieri anche se non ho sentito una parola di ciò che mi ha detto.
<< Ecco io...>> nel tentativo di cercare una risposta con la coda dell'occhio mi accorgo di un movimento nella tavolata di fronte.
Mi volto e vedo Gin che si alza fingendo di andare in bagno, in realtà sono sicuro stia scappando e cercando solo un posto dove rifugiarsi per piangere e sfogare i suoi sentimenti.
I due idioti si limitano ad alzarsi a mo' di galanteria per poi tornare seduti ai loro posti.
<< Scusami Emilia. Torno subito>> dico scusandomi, anche se in realtà non mi dispiace il fatto che non mi importa un cazzo di quello che stava dicendo.
Mi alzo ricomponendomi e, dopo aver lanciato sguardi assassini a quei due approfittatori, vado a cercarla. Perché è la pura verità, quei due come gli avvoltoi, stanno solo approfittando del fatto che tra noi due è finita, altrimenti non avrebbero avuto la minima opportunità con la mia Gin.
<<Scusi. Il bagno?>> Chiedo ad una delle ragazze del catering.
Sono sicuro di trovarla lì.
<< In fondo a destra.>> Risponde cordialmente.
Tento una parvenza di sicurezza ma in realtà dentro di me ho un fuoco incessante.
Dal primo momento che l'ho vista questa sera l'avrei presa e portata via con me per darmi modo di spiegarle, chiarirci e scoparla.
Non esattamente tutto in questo ordine.
Varco la porta che immette in un corridoio che separa il bagno delle donne da quello degli uomini, spalanco appena la porta di quello delle donne per assicurarmi di non essere cacciato ma per fortuna lo trovo vuoto con tutte le porte spalancate tranne una chiusa.
Nel silenzio dell'ambiente percepisco appena dei gemiti sommessi.
Come immaginavo si è rifugiata a piangere.
Entro e mi appoggio al lavabo per darle il tempo che le serve.
Passano minuti e decido che ne ho abbastanza di sentirla in quello stato così busso alla sua porta.
Per un attimo tace nel tentativo di riuscire a parlare << Occupato>> dice.
<< Ginevra>> mi schiarisco la voce.
Silenzio.
<< Vattene via>> finalmente la riconosco la testarda che io amo.
<< Non me ne andrò di qua finché non ti vedrò uscire e sarò sicuro che stai bene>> la sfido restando.
La sento bofonchiare dietro la porta che ci separa.
Il rumore del passetto mi fa capire che sto per vederla, faccia a faccia.
La porta si spalanca, lasciando spazio, ai miei occhi, di fissare ogni punto del suo volto, del suo corpo. Mi è mancata così tanto e adesso averla così vicina a me è quasi un colpo al cuore, o forse sta riprendendo solo ora a funzionare, a battere.
<< Sei contento? Adesso puoi tornare dalla tua accompagnatrice io sto bene>> mi oltrepassa per lavarsi le mani e sistemarsi il volto appena macchiato dal mascara che le cola.
![](https://img.wattpad.com/cover/263138957-288-k376864.jpg)
STAI LEGGENDO
Heartbeats "Battiti"
ChickLitEsattamente c'è un momento tra uno sguardo e un bacio in cui il mondo si ferma. Quel momento è così intenso che quando finisce, solo allora capisci che è solo l'inizio. Entrambi segnati dai loro passati, scopriranno col tempo che una volta svelat...