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<<Ginevra non adesso!>>

Ha il fiato corto, percependo il suo nervosismo ai massimi livelli da quando lo conosco.

<<Edo che cavolo è successo lì dentro? Devi scusarti!>> Sara sbuca alle nostre spalle preoccupata.

<< Che se ne vada e non torni più!>> Edo cerca di trattenersi sfogando tutto sui suoi capelli.

<< Non puoi pensarlo sul serio. Edoardo sai che Angelica non la pensa così!>> Continua coraggiosa mentre io assisto a questo teatrino.

Edo si volta di scatto rabbioso << Sara forse non hai ben capito. Non me ne fotte un cazzo di quello che pensa Angelica! Miscia non dovrà più mettere piede qui dentro. Quindi adesso o lo dirai tu o sarò costretto a dirglielo io... a modo mio.>> sputa velenosamente queste parole.

Sara mi guarda preoccupata sperando che io riesca a farlo ragionare, per poi allontanarsi silenziosamente e rientrare.

Passa appena un attimo prima che Edo emetta un urlo spaventandomi e inizi a sfogarsi sull'insegna del Lusting.

Così può solo farsi male.

Mi avvicino, appoggiando appena la mano sulla sua spalla sperando che quel gesto plachi i suoi sentimenti, ma ottengo solo cattiveria gratuita visto che nega spudoratamente il mio appoggio.

<< Spiegami come Miscia sia a conoscenza delle tue cicatrici. Ti sei fatta scopare da quel bastardo?>> Sentenzia.

Mi è davvero difficile trattenere le lacrime, insultarlo e andare via definitivamente da questo luogo.

Come osa dirmi queste cose.

Come osa minimamente pensarle.

Faccio un respiro profondo cercando di controllarmi, anche se quelle accuse mi risuonano nella testa.

I suoi occhi restano su di me, continuando ad accusarmi col suo sdegno, anche se in silenzio. Non so chi sia Miscia, né tanto meno come faccia a sapere cose così intime su di me, ma non doveva permettersi di fare queste accuse.

<<Sai cos'è... non sei degno di una risposta>> sorrido sarcastica e faccio per andarmene dentro.

Voglio recuperare le mie cose e andarmene. Adesso.

Mi odio perché sono innamorata di lui e tutte le volte trovo una scusa per perdonarlo e tornare sempre da lui. Ma questa volta è diverso, come può pensare minimamente che io possa andare a letto con quel viscido.

Non mi accorgo di essere cosi spedita, e a quanto pare anche i suoi passi sono altrettanto veloci perché mi avvinghia, abbracciandomi da dietro, impedendomi di continuare a camminare.

Resto immobile e delusa da quelle parole.

Ma anche lui per un attimo non da cenno, restando immobile.

<<Ti prego perdonami. Ho perso la testa quando mi ha detto quelle cose>> fa una pausa e intanto percepisco i suoi battiti accelerati per quanto è forte il suo abbraccio << Ormai è stato chiaro su cosa vuole e non si fermerà facilmente. Io... perdo la testa quando si tratta di te. Puoi perdonarmi?>> conclude a fatica, voltandomi per guardarmi adesso dritto negli occhi.

Dovrei essere abituata ai suoi sbalzi d'umore, eppure mi sorprendo sempre del contrario.

Sono consapevole che non riuscirò mai a capire pienamente tutto ciò che c'è dietro quegli specchi e non so come aiutarlo a risolvere questo problema. Tutti pretendono qualcosa da lui e di conseguenza non sa come accontentare tutti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 03, 2022 ⏰

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