Un mese.
Uno stramaledetto mese dal giorno del mio compleanno. Il giorno in cui è finito tutto. Il giorno in cui Edoardo Fontana mi ha costretta a scegliere di chiudere tutto.
Ancora non riesco a credere come mi abbia potuto chiedere una cosa così assurda.
Sperava che io accettassi che nella nostra pseudo relazione, contemporaneamente, lui si incontrasse con altre donne mentre stavamo insieme.
Per proteggermi ha detto.
Proteggermi da cosa!
Sto uno schifo da un mese ma sicuramente non avrei potuto permettere una cosa del genere a me stessa.
Da allora non ci siamo più visti né sentiti.
Non so come sia stato possibile vivendo nella stessa casa, ma fatto sta che ci siamo riusciti. Ho accumulato straordinari e nel tempo libero sono andata spesso dalla nonna e Cesare.
Probabilmente anche lui avrà lavorato molto.
Scaccio subito quel pensiero perché altrimenti mi tornerebbe l'immagine di lui intento a far godere altre donne e io tornerei a vomitare per il disgusto.
<< Tesoro non puoi continuare così!>> Leo mi è stato molto vicino.
Continua a ripetermi sempre la stessa cosa. Certo cosa potrebbe dire! Non ho potuto raccontare la verità a nessuno. Persino Cesare stenta a credere che non ci sia niente tra di noi.
Subito dopo quel maledetto giorno sono corsa nella mia vera casa e senza che io dicessi niente, lui mi ha riempita di domande. Durante la festa si è accorto degli sguardi di Edo fissi sempre su di me, non mi ha mai persa d'occhio, diceva. Certo sentire tutto questo non mi ha fatto bene ma per fortuna sono andata avanti. La mattina mi alzavo, andavo a correre, alternavo qualche pasto al letto e viceversa, finchè non arrivava di nuovo il momento di andare a dormire e incontrarlo qualche volta nei miei sogni.
<< Mi stai sentendo Gin?>> continua.
<<Si scusami. Ero sovrappensiero.>> Come sempre.
<<Se quello non ti piace, puoi provarne un po' del mio?>> Mi porge il suo panino mentre io continuo a tenere il mio in mano senza averne assaggiato nemmeno un boccone.
Tutte le volte che ho potuto, sono passata per la pausa pranzo in ufficio da Leo. Questo mi ha permesso di evitare anche gli sguardi indiscreti a casa all'ora di pranzo che di solito sono tutti dentro.
<<No. Ti ringrazio non mi va. Tu credi che gli stia mancando?>> ho lo sguardo perso nel vuoto.
<<Ascoltami. Non puoi andare avanti così. Se hai intenzione di restare in quella casa devi tornare a viverci serenamente. Altrimenti cambia casa! Ce ne sono un'infinità che aspettano solo di essere occupate. Di certo non ti manca la possibilità Gin!>>
Ha ragione.
Sam e Sara mi hanno cercata spesso e io sono stata evasiva tutte le volte.
<< Quella casa va bene. E' solo che ho avuto poco tempo a disposizione. Ho lavorato molto.>> Continuo a giustificarmi e forse credo solo io a queste parole.
<< Prendiamo per vera l'ipotesi che ti sia innamorata di quella persona>> lo blocco subito.
<<Non mi sono innamorata Leo! Non è possibile. Sapevo che sarebbe finita. E' solo che ci stavo bene e adesso mi manca. Tutto qui.>> Sarà vero? Non lo so nemmeno io.
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Heartbeats "Battiti"
Romanzi rosa / ChickLitEsattamente c'è un momento tra uno sguardo e un bacio in cui il mondo si ferma. Quel momento è così intenso che quando finisce, solo allora capisci che è solo l'inizio. Entrambi segnati dai loro passati, scopriranno col tempo che una volta svelat...