15

18 2 0
                                    


<<Gin è ora della torta. Ti stanno cercando tutti.>> Sam è guardingo nei confronti di Edo. Chissà quali messaggi in codice si staranno dicendo. << E' meglio che passi da dietro... sai per non far parlare se vi vedessero tornare insieme...>> dice in imbarazzo, grattandosi la nuca.

<<Ma certo. Grazie Sam.>> Mi avvio lentamente sul retro della villa per dare un minimo di anticipo a loro.

<<Ma che ti è venuto in mente? Potevano scoprirvi... e se fosse stata Sara o Ricky? Che scusa ti saresti inventato? Edo stai giocando col fuoco! Gin non è quel tipo di ragazza. O parli chiaramente con lei o lasciala andare.>> Pensavo di essermi allontanata abbastanza da loro e invece riconosco perfettamente la voce di Sam e le sue parole.

Sta parlando di me. Non posso andarmene adesso.

Voglio sapere!

Mi nascondo dietro i cespugli e continuo ad origliare.

Restano in silenzio, ma sento dei passi fare avanti e indietro in maniera nervosa prima di sentire la risposta di Edo << Ti prometto che ci penserò. Ma non posso promettertelo.>> Il tono della sua voce trapela nervosismo e ciò conferma che fosse lui a camminare ripetendo quei passi.

Si allontanano.

Resto rannicchiata sul prato e rifletto sul significato di quelle parole.

Cosa può continuare a nascondermi Edo? Pensavo che dopo tutto quello che c'è dietro al Lusting niente potesse più sorprendermi da costringerlo a nascondermi le cose.

Cosa c'è dietro a questa specie di relazione?

Ritorno in me, ricordandomi che tante persone sono qui per me, per festeggiare il mio compleanno.

<<Eccoti! Finalmente!>> Sara mi scopre assorta nei miei pensieri, mentre cercavo di raggiungere il punto dei festeggiamenti.

<< Si... scusami. Mi sono allontanata per una telefonata.>> Le scuse che invento ultimamente sembrano funzionare. Sara mi afferra per il braccio e mi trascina in mezzo alla gente.

<< Andiamo è quasi mezzanotte. Sta per uscire la torta.>> Sorride in maniera eccessiva, come se la torta fosse per lei.

<<Eccola!>> riconosco la voce di Leo, in mezzo a tante quando raggiungiamo gli altri. e un attimo dopo le luci si fanno soffuse prima che tutti iniziano a intonare la canzone di auguri che accompagna l'ingresso della torta.

Non è stato facile nascondere agli occhi di tutti il mio stato d'animo e a quanto pare qualcuno se n'è accorto.

<< Non è il momento di parlarne, ma qualcosa ti ha fatto cambiare umore Piccolina. Non negarlo!>> Cesare si avvicina per parlare senza darmi via di scampo << Ne parleremo meglio domani al telefono. Farai la notte giusto?>> chiede.

Annuisco restando ammutolita finchè lui non riprende << Bene allora adesso io vado. Se torno troppo tardi la mamma si preoccuperà.>>

Ci abbracciamo e mi ricordo quanto quelle braccia, nel corso della mia vita, per me siano diventate un porto sicuro.

<<Fai attenzione!>> Mi raccomando prima di vederlo salire in auto.

Piano piano sono andati via tutti, incluso il mio migliore amico col suo fidanzato che hanno appena lasciato il vialetto di casa.

Siamo rimasti solo noi sei, gli abitanti di questa villa.

Raggiungo i ragazzi seduti in giardino sul divano in vimini, ma vengo interrotta dal mio telefono che inizia a squillare, lo esco dalla tasca e leggo il nome sul display.

Heartbeats &quot;Battiti&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora