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Il turno è stato così faticoso che al mio rientro in casa sono andata direttamente a letto senza sistemare nulla.

Sento bussare ma lo ignoro e continuo a dormire.

<<Gin>> è Sara che entra e la sento chiudersi la porta alle spalle mentre cammina con i suoi tacchi fastidiosissimi.

La camera da letto si riempie di sole, dopo che ha aperto le tende, ma io ho troppo sonno per aprire gli occhi, per questo motivo mi tiro le coperte sopra la testa nel tentativo di convincerla a lasciarmi stare.

<< Dobbiamo parlare.>> si siede sul letto accanto a me e sono più che sicura che mi stia fissando in attesa che io le dia attenzione.

<< Qualsiasi cosa sia non può aspettare un orario più decente? Questa notte è stata terribile a lavoro>> piagnucolo sotto le lenzuola.

<< Sono le tre del pomeriggio, quindi no. Non può aspettare!>> reclama.

Sbuffo scocciata. Apro gli occhi e mi metto a sedere.

<< Edo e te? Da quanto va avanti?>> va dritta al sodo.

<<Non c'è proprio niente.>>

Piega appena la testa con un'espressione offesa sul viso << mi prendi in giro? Sabato mattina sei scappata uscendo dal suo ufficio e lui, poco dopo, ti rincorreva mezzo nudo.>>

<< Cosa ci facevi al club a quell'ora?>> sono curiosa.

<< Non rigirare la domanda io lì ci lavoro e capita di prolungarmi oltre la chiusura. Ma tu?>> i suoi occhioni aspettano una mia risposta che confermi quello che già si è immaginata.

<< Niente di particolare. Avevo bevuto un po' troppo e mi sono addormentata.>> spero ci creda.

<< Gin! Non puoi credere sul serio che io prenda in considerazione questa tua bugia. Conosco Edo e l'effetto che fa alle donne quindi sono sicura sul fatto che in quell'ufficio voi due abbiate fatto faville.>> sorride.

Resto in silenzio. Sicuramente smentire o confermare andrebbe comunque in mio svantaggio.

<< Bene...>> si solleva e va verso la porta << Chi tace acconsente!>> dice a voce alta prima di sgattaiolare fuori dalla stanza.

Ora che ci penso non ho ancora deciso se andare o meno questa sera.

Vorrei non andare a questo appuntamento, ma sono davvero curiosa di sentire cosa ha da dirmi e poi in casa non credo che potrei evitarlo, nemmeno se volessi.

Le ore sono passate troppo in fretta, nonostante guardassi sempre le lancette dell'orologio, e mi ritrovo ancora indecisa su cosa fare a mezz'ora dall'orario massimo del nostro appuntamento.

Edo ha detto che il locale era chiuso, ma Sara è uscita di casa qualche ora fa, dicendomi che andava a lavorare. In casa siamo rimasti solo io e Sam mentre guardiamo un film su Netflix.

Tra una scena e l'altra commentiamo il film, ma il telefono di Sam ci impedisce di proseguire. Lo metto in pausa prima che lui si alzi dal divano << Continua a vederlo, possiamo commentarlo comunque... visto che lo conosco.>> dice, tenendo il suo cellulare all'orecchio prima di allontanarsi dalla stanza.

Qualche minuto dopo la sua chiamata è terminata e quando ritorna sul divano il suo sguardo e guardingo nei miei confronti.

<< Era Edo al telefono>> credo che sperasse in una mia reazione << mi chiedeva se fossi già uscita, visto che ti aspettava al club.>> è diretto.

Heartbeats &quot;Battiti&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora