Capitolo 7

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Harper's POV.

«Smettila, Hayden», lo avverto con un sorriso sulle labbra a causa della meravigliosa alba che c'è di fronte a noi.
«Non dirmi che non ti è piaciuto. Mi spezzeresti il cuore», dichiara accendendosi una sigaretta.

Lo guardo allibita. «Lo sai come la penso.» Porto le ginocchia al petto e ci incrocio sopra le braccia, come supporto per il mio mento.
Annuisce. «Non ci vuoi proprio provare?»

Inclino la testa verso di lui. «Hayden. Non voglio deluderti, perché ti voglio bene... ma non voglio nessun altro. Per me c'è solo lui.» Sospiro e guardo il sole infuocato. «Nonostante tutto.»

«Posso almeno offrirti questa?»
Una sigaretta compare davanti a me, sostituendosi a una parte della linea d'orizzonte.
Sorrido. «Va bene.» Ripenso alla prima volta che l'ho accettata, e alla lite che ne è seguita con Scott. Ma ora non me ne importa niente. Se lui ha avuto il coraggio di tirare fuori quelle parole, io avrò quello di fare questo.

La prendo tra le labbra e mi volto verso Hayden, che ovviamente, è già a due centimetri da me per aiutarmi ad accenderla con la sua.

Quando ha finito, aspiro, non riuscendo ad evitare qualche colpo di tosse.
Non è poi così male.

«Dobbiamo vederci più spesso», dico rompendo il silenzio. «Come amici.»
«Ovviamente. Come amici», sottolinea lui. «Ora che è estate, potremo vederci anche tutti i giorni.»
«Non esageriamo.» Cerco di nascondere il sorriso che si fa spazio sulle mie labbra.

Ridacchia, e poi sento di nuovo il suo sguardo su di me. «Posso chiederti una cosa?»
«Certo», rispondo facendo un altro tiro. Osservo uno stormo di uccelli farsi spazio tra i colori del cielo. Tutto questo mi aiuta a dimenticare il dolore. Nonostante la causa sia a qualche metro da me.
«E se non accadesse più niente tra voi due?»

Mi si stringe lo stomaco. Non voglio neanche considerarla come opzione. Anche se al momento, è l'unica che ho.

Alzo le spalle e faccio cadere un po' di cenere nel posacenere improvvisato da me ed Hayden. È semplicemente un bicchiere di vodka mezzo pieno.

«Immagino che dovrò andare avanti.» Mi si secca la gola in un attimo. «Ma non con te», scherzo, dandogli una spintarella con la spalla.

Scoppia a ridere, e io lo imito. È sempre bello passare del tempo con lui. Che sia al lago o altrove, mi sento sempre a mio agio. Perfino quando siamo in silenzio. Perfino quando fa l'idiota e ci prova con me.

«La bionda occhi chiari con cui ti videochiamavi?», gli domando guardandolo di sottecchi.
Gli occhi rischiano di uscirgli dalle orbite mentre sbircia alle sue spalle. «Ricorda che hai promesso che non l'avresti detto a Julia.»
«Se non erro, tu in cambio mi avevi promesso che non mi avresti chiesto se stessi ancora insieme a Scott ogni volta che ci vediamo.»

«Tecnicamente l'ho chiesto a Julia. E poi, dovevo farlo. Altrimenti non avrei potuto baciarti», mette in chiaro, gettando la sua sigaretta nel bicchiere.
Io continuo ad aspirare ed espirare il fumo. Mi sembra di essermi già abituata a questa sequenza. «Che gentiluomo.»

«Sempre. Comunque, la bionda non fa per me.»
Mi acciglio. C'è qualcosa che non quadra, perché sta diventando rosso come un pomodoro.
«Hayden, cosa mi nascondi?»
«È ora di dormire, sarai sicuramente stanca.» Cerca di alzarsi ma lo blocco per un braccio.

«No, adesso mi dici cosa è successo con la ragazza.» Mi viene già da ridere, ma cerco di trattenermi per farlo parlare.
Sbuffa, e so che sta per cedere.
«Ecco lei... lei è troppo grande per me.»

Mi si spalancano gli occhi. «Quanti anni ha?»
«Non me lo ricordo», mente prendendo il bicchiere e muovendolo in circolo, mentre osserva i vortici che si creano.
«Ti prego, non dirmi che è una cinquantenne.»
Diventa ancora più rosso. «Oh Dio, no! Trenta.»

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