Capitolo 19

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Appena atterrata a Londra, una schiera di paparazzi mi stava aspettando.
Ero sola. Non avevo una mia guardia del corpo, non l'avevo ritenuto necessario. Almeno fino a quel momento.
-Kate! È vero che Harry ha picchiato un ragazzo??-
-Kate ! Kate ! Tu ed Harry state ancora insieme??- due ragazzi continuavano a seguirmi facendomi domande all'infinito , mentre altre persone scattavano foto all impazzata.
Ero sommersa dal panico più totale. Cercai di allontanarmi il più veloce possibile, cercando un taxi nel frattempo. Senza neanche aprire il portabagagli dell'auto gialla , mi tuffai dentro con tutti i borsoni.
-Signorina! Tutto bene? - mi chiese l'autista
-Si! Si allontani il più velocemente possibile!- dissi io senza fiato.

I miei occhi si muovevano veloci, mentre guardavo la strada dal finestrino. Volevo essere sicura che nessuno mi stava seguendo.
Dopo una ventina di minuti, ero a casa.
Non appena aprii la porta, mi prese una fitta allo stomaco. Mi sentivo così sola, che quasi non riuscivo a sopportare il pensiero di essere lontana da Harry.
Lo chiamai , per avvertirlo del mio arrivo a casa
"Hai avuto paura all'aeroporto?" mi chiese lui preoccupato
"Un po'!" gli confessai io, anche se lo avrei fatto preoccupare ancora di più
"Da domani non sarà più così. Ogni volta che viaggerai sarà con qualcuno. Mi occuperò io di questo , stai tranquilla." .
Harry era super protettivo con me, ma non sempre era in grado di dimostrarlo.

Il giorno seguente vidi Jack, che mi spiegò meglio come doveva essere il viaggio di lavoro in Spagna.
-Partiamo domani stesso. Kate, devi esserci anche te!
-Ci sarà anche Kim, vero?- gli chiesi io, avendo paura che anche Dylan potesse essere presente
-Si ! Ma non per questo devi ripensarci...
-Va bene , verrò.
Non ero molto convinta, ma infondo era quello che Harry voleva.
Io stavo cercando di prendere sul serio quel mio nuovo lavoro, anche se fare la modella non era proprio la mia aspirazione.

Mentre ritornavo a casa, mi arrivò un messaggio.
"Hai pensato a quello che ci siamo detti?" il messaggio era di Dylan.
Dopo il nostro incontro, non c'era stato altro modo di parlare. Anche se lo avevo contattato per chiedergli del terribile fatto che aveva coinvolto Harry.
Indubbiamente avevo voglia di parlargli, anche se avevo promesso ad Harry che non sarebbe più successo.
Perché non riuscivo a mantenere quella promessa? Per qualche ragione sentivo Dylan come parte della mia vita, che non avrei mai potuto dimenticare.

Lo chiamai, non volevo che il discorso rimanesse in aria.
-Ehi Kate...- rispose lui per primo
-Ciao. Come stai?- gli chiesi per spezzare l'imbarazzo
-Non molto bene a dir la verità. In questo momento mi trovo in ospedale. Ho avuto un incidente con la moto, ma niente di grave.
-Ah, mi dispiace!- quello non era il momento adatto
-Tranquilla , per il dispiacere di Harry sopravviverò!- rise sotto voce alla sua battuta, ma riuscii comunque a sentirlo.
-Con tutto quello che è successo in questo periodo, devo essere sincera. Non ho pensato molto a quello che ci siamo detti.
-Mmmm, non riesco a crederti molto sai? Kate, se vuoi venirmi a trovare fallo! Sono in un ospedale qui in Inghilterra. So che sei tornata, ho visto le foto.
Sapeva esattamente tutto quello che facevo. A volte avevo come l'impressione che mi tenesse sotto controllo.
Ci pensai un po prima di rispondergli. Infondo, se avessi accettato di vederlo Harry non lo avrebbe mai saputo.
-D'accordo, mandami l'indirizzo.

Fino all'ospedale non ero stata vista da nessuno. Mi ero coperta per bene, nessuno poteva capire chi fossi.
Dylan era seduto su una poltrona nella sua stanza. Aveva la gamba ingessata, e qualche taglio sul viso.
-Ciao... Da quanto tempo!- sorrise, era tanto che non glielo vedevo fare.
-Beh non stai messo molto bene...
-Eh no! Siediti, ho proprio voglia di parlare con te.

Parlammo di quello che ci era accaduto negli ultimi mesi, senza nessun imbarazzo.
Da quando lo avevo conosciuto, non c'era mai stato un momento in cui mi ero sentita fuori luogo con lui.
-Poi, sono stata male...- il discorso aveva preso una piega che non sapevo se proseguire o meno
-Male come? Spiegami.
-Ho perso un bambino. Non sapevo di essere incinta...
I suoi occhi diventarono grandi, e mi osservava con l'espressione più dispiaciuta al mondo.
-Ora come stai? Kate, mi dispiace così tanto.
-Sto meglio. Non è facile superare questa cosa, anche per Harry non lo è... Da allora è cambiato tutto. Non è più lo stesso il nostro rapporto...
Avevo toccato un tasto complicato, sopratutto perché quasi nessuno lo sapeva.
-Da queste quattro mura non uscirà nulla. Potrei rischiare la vita con il tuo fidanzato! Sono più che dispiaciuto, anzi , questa notizia mi ha distrutto.

Mi abbracciò, e dimenticai tutti i miei pensieri per un momento.

Anchor ⚓️ 2 // with Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora