Louis che voleva parlarmi, non era un buon segno.
Si sedette sulla poltrona nel salone, quella preferita da mio padre.
-Hai una birra Kate?- mi chiese distratto
-Si... Non tenermi sulle spine, inizia a parlare!- lo invitai io.
Prese in mano la birra ghiacciata, prima di iniziare a parlare.
-Sai che per me Harry, è come un fratello minore. Credo ciecamente a quello che mi ha detto su di voi...-lo fissai accigliata, non capendo bene a cosa si stesse riferendo- mi ha raccontato come sono andate le cose, Kate. Lui si fida di me, e dopo tutto quello che è uscito fuori...
-Ora che sai la verità, potresti aiutarmi?- gli chiesi io
-Io voglio aiutare entrambi. Ascoltami, se sono qui è perché devi sapere. Poco fa, Harry è andato da Dylan.
-Dici sul serio? Come fai a saperlo?- gli chiesi incredula
-Me lo ha detto. Voleva sapere perché ci tiene tanto a te, perché vi siete rivisti in ospedale...
-Non mi ha detto niente! Non vuole ascoltarmi, non vuole vedermi... Perché mi sei venuto a dire questo?
-Perché lo ha quasi ucciso per le botte!
La mia vista si appannò, e la testa cominciò a girare di brutto.
-Tutto questo è folle! Sta diventando tutto complicato e assurdo!- mi alzai per prendere il cellulare, dovevo chiamare Harry e farlo venire immediatamente a casa
-Dylan fortunatamente non ha chiamato la polizia, ma lo ha comunque denunciato. Le cose si stanno mettendo davvero male per Harry, sono preoccupato.
-Cavolo! Non mi risponde!- strattonai il telefono sul divano e cominciai ad innervosirmi.
-Forse dovrà scontare qualche giorno di prigione... Almeno così mi ha detto!
-Cosa?! Devo vederlo, subito!Louis riuscì a convincere Harry, che arrivò dopo un'ora, quando il suo amico se ne era andato.
Andai ad aprirgli, e la faccia che mi ritrovai davanti fu quella di un ragazzo distrutto.
-Come hai potuto fare una cosa simile? Harry, sei impazzito? Io non ho parole, santo cielo!
-Lo so... Mi ha detto che sei andata in ospedale solo per vedere come stava, dopo l'incidente. E che gli hai confidato quello che ci è capitato...-gli feci cenno di entrare dentro, non era il caso di discuterne all'aperto.
-Io non riesco a capire che rapporto avete voi due. Lui ci tiene a te, anzi, credo che ti ami davvero.
-E tu sai benissimo che per me non è lo stesso-aggiunsi io in tempo- ma ti rendi conto di quello che stai per rischiare?
-L'ho sempre saputo, fin da quando ho chiamato Dylan per avvertirlo del mio arrivo. Quando mi ha detto che ti ama, non ci ho visto più. Mi sono fermato solo dopo avergli rotto il naso...- la sua voce era piena di odio- devo andare in prigione, così mi hanno detto. Ma ho già pagato una cauzione, cioè Niall l'ha fatto per me... Non so cosa mi è preso.
Si avvicinò a me, ma senza rendermene conto mi ritrassi subito
-No, non voglio Harry. Quello che hai fatto è imperdonabile... Non è da te. Non so più chi sei diventato...
-Pensi che per me sia facile? Hanno persino insinuato che tu non fossi incinta di me! -le vene sul collo iniziarono a gonfiarsi- me ne vado! Non ce la faccio a sentirti dire queste cose.Se ne andò. Rimasi incredula, di fronte alla sua sagoma che scompariva in fretta.
Era indubbio che qualcosa di grave sarebbe successo a breve, Harry non poteva passarla liscia.
In tutto quel trambusto il mio pensiero andò su Dylan, che era stato pestato a sangue da quello che pensavo fosse l'amore della mia vita.Mentre mi preparavo la cena, Jenna chiamò.
Harry doveva essere messo agli arresti domiciliari, e per questo non avrebbe neanche partecipato alle prossime tappe del tour.
La madre era senza voce, disperata per quel figlio che stava impazzendo all'improvviso. Era diventato violento, e pericoloso.
Iniziai a pensare a come si era comportato in passato. Violento, alcolizzato...
La perdita del bambino aveva scatenato tutto. Forse era destino ciò che mi stava capitando, avevo ottenuto troppo conoscendo Harry.
E pian piano tutto si stava sgretolando dalle mie stesse mani.
Forse Harry era quella persona lì, e nonostante fosse passato tanto tempo dalla sua ultima ricaduta, non era cambiato molto.
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Anchor ⚓️ 2 // with Harry Styles
FanficLa mia vita era cambiata drasticamente. Nel giro di due anni, tutto quello che ero ma sopratutto tutto quello che avevo non era più lo stesso. Avevo cambiato paese, ero diventata un'attrice ma la cosa più importante era che avevo perso la mia famigl...