Capitolo 38

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Quella parte della giornata che ormai stava per terminare, finì in pochissimo tempo.
Eravamo sdraiati sul suo letto, mentre dalla finestra il sole stava tramontando.
-Devi davvero tornare a Los Angeles?- mi chiese lui mentre mi teneva la mano con la sua, e le osservava una stretta all'altra.
-Purtroppo si. Mi hanno offerto un'opportunità notevole, sarebbe da pazzi rinunciare-Sbuffò- e poi, più non vedo tutto questo e meglio sto.
Si tirò su dal letto con i gomiti -Questa mattina presto sono andato a parlargli. Joseph, intendo...
-Il risultato quale è stato?
-Non cambierà molto. Mi ha dato la possibilità di vederti di più, visto che con Taylor è importante che ogni tanto ci vedano insieme.
-Quindi ora siamo insieme solo perché te lo ha permesso lui?- gli chiesi io quasi arrabbiata. Avrei voluto tanto tenere per me quel pensiero, ma non riuscii a farlo.
Lui sgranò gli occhi- A volte spero che le tue parole siano solo dettate dalla rabbia! Pensi davvero questo?
-Scusa. Sai che sono troppo impulsiva a volte...
-Ah, ti capisco! Al posto tuo avrei già ucciso qualcuno!
-Non manca molto...- dissi io ridendo.
Era più che ovvio che non c'era un modo per risolvere la cosa pacificamente.
Si alzò dal letto e si mise di fronte a me, che ero ancora seduta. Mi baciò delicatamente la fronte e mi accarezzò la guancia.
-Io devo andare. Mi stanno aspettando allo studio, stiamo incidendo il nuovo album. - me lo confessò in maniere svogliata
-L'ho sentito su MTV! Ormai solo così possiamo rimanere aggiornati! - mi baciò per chiudere il discorso. Come sempre, avevo ragione.
-Stanotte verrò a trovarti. Non c'è bisogno che mi aspetti sveglia... Ti amo.

Quando Harry se ne andò, insieme a lui andarono via anche i fotografi.
Sulla strada di casa, incontrai Emma.
Era la nuova "ragazza" di Louis, che avevo conosciuto la sera prima a casa di Steph e Liam.
-Ciao Kate!- mi disse lei da lontano
-Ciao, come mai da queste parti? Ti serve un passaggio?
-Abito più avanti, tranquilla.
-Dai insisto. Ti accompagno io!
Non era un viso nuovo. L'avevo osservata abbastanza anche a cena, tanto che se ne era accorta. Non riuscivo minimamente a ricordare dove potevo averla conosciuta.
-Non sapevo fossimo vicine di casa!- gli dissi quando la lasciai di fronte a casa sua
-Che bello! Qualche volta possiamo vederci per prendere un the, che ne pensi?
-Certo.-gli dissi io.
La sua relazione non mi convinceva molto. Dovevo chiederlo ad Harry.
Era molto carina, ma Louis non mi era mai sembrato molto preso dalle ragazze.
Mi concentrai per un attimo su dove potevo averla conosciuta, ma niente.

Dylan mi chiamò verso ora di cena
'Insomma, quando tornerai a farmi un po di compagnia?'
'Tra qualche settimana...'
'Ti sento strana. Come procede?' la sua vicinanza era importante per me, finalmente avevo capito che tra noi poteva esserci solo una bella amicizia.
'È molto complicato. Quando torno in America ti racconto tutto!'
'Anche io ho qualcosa da dirti! Io ed Allison stiamo uscendo insieme...'
Strano, molto strano.
Lei come al solito era sparita, ma niente mi sembrava ormai nuovo.
'Ah, mi racconterai tutto presto. Un bacio.'

Quella sera aspettai Harry per ore. Mi aveva detto che sarebbe venuto durante la notte, in modo tale che nessuno avrebbe potuto vederlo.
Quando furono le tre del mattino lo chiamai, ma non mi rispose.
Dopo qualche minuto mi arrivò un messaggio
'Sono bloccato a casa di Taylor. Fuori ci sono i fotografi che mi hanno seguito, stanno aspettando che io esca. Mi dispiace.'
Quale giustificazione avrei potuto dare a questo?
Perché era a casa sua?
Sbattei il telefono per terra, che si ruppe in mille pezzi.
Dovevo risolvere questa brutta vicenda, una volta per tutte.
Non ci pensai due volte, salii in macchina e guidai verso casa di quella sgualdrina.

Anchor ⚓️ 2 // with Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora