Capitolo 14

3.6K 187 1
                                    

I momenti seguenti quella terribile notizia, furono ancora più devastanti.
Io ero crollata in uno stato di trance, ed Harry non sapeva più cosa fare.
Sdraiato nel letto accanto a me, continuava a dirmi parole di conforto. Pure sapendo che non sarebbero servite a molto.
-Io, non sapevo di essere incinta... Voglio parlare con il dottore! Perché il mio bambino non c'è più!?- iniziai ad innervosirmi, non conoscendo pienamente ciò che era successo.
Harry si alzò, per sistemarsi più vicino a me
-Chiamerò il medico, così verrà qui e ti dirà tutto ciò che vuoi sapere. Guardami, supereremo tutto.
Le sue parole erano così convincenti, eppure sapevo che quell'esperienza non l'avrei mai più superata. Mi aveva segnata, per sempre.

Avevo dimenticato tutto quello che era successo qualche giorno prima. Dylan e il mio nuovo lavoro, erano niente paragonato a tutto ciò.
Anche Harry sembrava non pensarci più, era sconvolto tanto da non sembrare più lui.
Non l'avevo mai visto così preoccupato, non riusciva più a dormire.
Quando il dottore arrivò a casa, lui si era seduto accanto a me, mentre ci veniva spiegato tutto.
-Quello che le è successo, Kate, viene chiamato "aborto spontaneo". È risultato dalle ricerche effettuate , che lei era alla sua terza settimana di gravidanza. A quanto pare è stata soggetta ad un carico di stress, tale da determinare questo esito indesiderato... Mi dispiace molto.
Non riuscivo a capire tutte le spiegazioni che il dottore mi stava dando. Solo una cosa era certa.
-Io, non sapevo di essere...
-Può capitare. Lei è molto magra Kate, e la sua vita irregolare e piena di spostamenti ha reso tutto troppo difficile. Il suo fidanzato mi ha spiegato tutto quello che fate, non sapevo chi foste.
-Quindi, ora cosa accadrà?- gli chiesi io sconfortata
-Deve riposare. Seguirà la cura farmaceutica che le ho prescritto... Le consiglio anche uno psicologo. È importante parlare, in certi casi. Lei Harry, le stia vicino! Sono sicuro che più avanti, andrà tutto secondo i piani.
Era stato gentile e disponibile, ma lo odiavo. Anche se non era colpa sua, odiavo tutto quello che mi aveva detto.

Mi addormentai per l'intero pomeriggio. I farmaci che stavo prendendo, mi rendevano terribilmente stanca.
-Ehi...- Harry si stava facendo strada nella camera
-Hai bisogno di qualcosa? Sta venendo mia madre, voleva vedere come stavi... Io, ho bisogno di uscire un po'. Ti dispiace?- era intimorito da quella richiesta. Sapevo benissimo che aveva bisogno di fare due passi.
-Vai, io starò con Jenna. Stai tranquillo...

******************

Louis, era l'unica persona al mondo di cui mi fidavo davvero.
Guidai dritto verso casa sua, sapendo che anche lui era ritornato a casa da qualche giorno.
Nei momenti più difficili, c'era sempre.
Quello che era successo con Kate, aveva dell'incredibile. In un solo minuto, avevo scoperto di essere padre ma poi...di non poterlo più essere.
Pensieri confusi e assurdi iniziarono a balenarmi nella testa.
-Harry, devi stare calmo! Dannazione!- Louis cercava di farmi mantenere il controllo
-No! No! Sai cosa ha detto il dottore? Che lei si trova in queste condizioni per il troppo stress... Per colpa mia! Se non mi avesse conosciuto, non sarebbe mai successo...
Iniziai a piangere come un bambino.
-Ti ucciderei quando dici queste cazzate! Tu e Kate siete fatti per stare insieme. Nella vita accadono cose belle e brutte... Questo purtroppo, è un terribile momento che si risolverà... Lei ha bisogno di te, del tuo supporto. Non delle tue commiserazioni, cazzo.
Louis era diretto, e sincero. Le sue parole mi svegliarono dal sonno in cui ero sprofondato.
Kate aveva bisogno di me, non potevo mostrarmi così debole. Ero la sua àncora, e lei la mia.

Quella fitta di dolore che provavo nel petto, avrebbe potuto portarmi a cedere. La mia paura più grande, era quella di ricadere in qualche dipendenza.
Mi sarei giocato tutto, perfino la cosa più bella che avevo. Non doveva succedere.
Strinsi i denti, e ripartii verso casa.

Quando tornai, Kate stava dormendo. Mia madre era seduta accanto a lei, mentre leggeva un libro di cucina.
-Mamma, come sta?- fu la prima cosa che dissi
-Tesoro, si è addormentata da poco. Voleva fare una doccia e cambiarsi, così l'ho aiutata.
È così provata Harry, si sente in colpa anche per delle foto di cui mi ha parlato... Non so bene tutta la storia.
-Ah, chi se ne importa delle foto! O di Dylan! L'unica cosa che mi importa è che lei si riprenda...
Non riuscivo lontanamente ad immaginare come poteva sentirsi Kate. Tutto era accaduto dopo una litigata, a causa di quelle foto.
Io ero andato via di casa, incazzato. Lei non era riuscita neanche a spiegarmi.
Era più che chiaro cosa dovevo fare. Prendermi cura di lei, fino a che tutto avrebbe preso la giusta piega.

Anchor ⚓️ 2 // with Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora