Mentre io e Seline continuavamo a parlare, Lotho stava finendo di dare le ultime dritte a Baruk su come trattare il regno in sua assenza. Eravamo tutti seduti ad un tavolo. Jeremiah stava a braccia incrociate come il suo gemello aspettando pazientemente, mentre Alex stava giocando ad un gioco sul cellulare. Distolsi un attimo lo sguardo dal viso di Seline per guardarmi velocemente intorno e in lontananza vidi avvicinarsi al nostro tavolo la sorella di Lotho accompagnata da una decina di arum. una volta arrivata si unì alla conversazione di Lotho e Baruk.
<<Allora... che significati hanno i tuoi tatuaggi?>> domandai riportando la mia attenzione a Seline. Mi accorsi ben presto che non mi stava ascoltando ma stava guardando dietro di sé verso Lotho e gli altri.
<<Seline?>> la chiamai. Lei si voltò di nuovo nella mia direzione con lo sguardo di un bambino che è stato colto in flagrante a fare qualcosa che non doveva.
<<Tutto bene?>> chiesi confusa piegando la testa di lato. Infine capii, nella mia mente prese forma un suo pensiero chiaro e nitido. Sorrisi.
<<Ti interessa Katherine?>> chiesi ammiccando un sorriso. Lei batté velocemente le palpebre poi con un gran sospiro ammise: <<E' bellissima...>>.
<<E?>> tentai di incitarla a dirmi altro.
<<E sì, mi interessa. Mi interessa tanto>> disse lei con sguardo sognante.
<<E dove sta il problema?>> chiesi.
<<Bhe... partiamo dal fatto che non so neanche se le piacciono le donne, è la cara sorellina di Lotho e sinceramente Lotho mi fa un po' di paura>> disse giocando nervosamente con l'orecchino.
<<Da quanto tempo ti interessa?>>
<<Tanto, sarà ormai un mese che tento di capire cosa voglio fare e in più siamo amiche da un'eternità, ho paura di rovinare il nostro rapporto di amicizia>> disse con un pizzico di tristezza negli occhi.
<<Dovresti provarci>> si intromise la voce di Jeremiah. Entrambe ci voltammo verso di lui che stava guardando Seline come se la stesse sfidando.
<<Non se ne parla. Se non le piacciono le donne? E cosa ancora più grave, se a Lotho non va bene mi riduce in polpette!>> esclamò lei.
<<Cos'è che non mi dovrebbe andare bene?>> domandò all'improvviso Lotho appoggiando le mani sopra le spalle di Seline. Presi un infarto quasi quanto lei, non lo avevo sentito arrivare. O era stato più silenzioso del solito o ero presa talmente tanto dalla conversazione che non mi ero accorta del suo spostamento.
<<Assolutamente nulla!>> esclamò lei pietrificata guadagnandosi la risatina di Jeremiah.
<<Sei patetica>> disse Jeremiah scuotendo la testa in segno di negazione. Lotho, con ancora le mani sulle spalle esili della ragazza, non riuscendo a capire quello che ci stavamo dicendo decise di cambiare argomento: <<Siete pronti? Si parte!>>.
Ci alzammo tutti dal tavolo pronti a partire. Baruk e Katherine salutarono Lotho poi lei si diresse verso Seline. Le due amiche si abbracciarono e Kat disse a Seline di stare attenta. La ragazza annuì e abbracciò di nuovo la sua amica sussurrandole qualcosa all'orecchio. Prima che i loro pensieri raggiungessero la mia mente decisi di distrarmi andando verso Alex. Non volevo intromettermi nei loro affari. Alex era piegato ad allacciarsi i lacci della scarpa destra. Quando si alzò mi mise un braccio sulle spalle e in modo scherzoso e malizioso domandò: <<Allora, cosa c'è tra te e il capo?>>.
Quella domanda mi prese alla sprovvista però risposi: <<Nulla...almeno credo>>.
<<Dai non prendermi in giro, hai la sua energia addosso>> disse lui cominciando a camminare verso il portone seguendo gli altri. Io, invece, arrossii ripensando a quello che era successo dentro a quella vasca. Alex non disse nulla però sulla sua bocca si fece strada un sorrisetto soddisfatto.Dopo circa un quarto d'ora di machina arrivammo all'aereoporto. Appena scesi dalla macchina Seline si affiancò a me.
<<Ho deciso che quando torneremo in dietro mi dichiarerò a Kat>> disse tutto d'un fiato lei continuando a guardare dritto davanti a se. Un sorriso ebete si fece largo sulle mie labbra facendomi guadagnare una gomitata da Seline.
<<Che c'è?!>> esclamai cercando di trattenere un sorrisetto. Lei mi guardò contrariata ma dopo pochi istanti scoppiò a ridere. Io imitai il suo gesto. Mentre io e lei stavamo parlando del più e del meno, Lotho si affiancò a noi prendendomi per mano. Il mio sguardo scatto immediatamente verso di lui sorpresa del suo gesto. Lui incrociò il mio sguardo e mi fece l'occhiolino. Il mio cuore saltò un battito poi cominciò a battere molto velocemente.
-Dacci dentro!- esclamò lei con il pensiero. Accidenti, non le dovevo dire che leggevo nel pensiero, pensai divertita. Mentre camminavamo per entrare dentro l'aereo una domanda mi balenò in mente.
<<Lotho>> lo chiamai alzando lo sguardo verso di lui.
<<Dimmi>> rispose continuando a camminare.
<<Siamo cinque arum e un origin, tutti possiamo correre alla velocità della luce... Perché prendiamo un aereo?>> chiesi a bassa voce per non farmi sentire dalle persone in torno a noi. Prima di rispondermi, Lotho, sembrò rifletterci seriamente poi rispose: <<Avevi veramente voglia di correre così tano? Non so te, ma io sono un alieno pigro>>.
Aveva appena ammesso la sua pigrizia con la stessa serietà con cui si spiega un piano di vitale importanza e dovetti trattenere un attimo il respiro per non ridergli di gusto in faccia.
<<Che c'è?!>> esclamò divertito notando che trattenevo a stento la risata. Scossi la testa facendomi sfuggire un sorriso poi, finalmente, riuscimmo ad entrare nell'aereo per poterci sedere. Camminammo lungo il sottile corridoio che si creava tra le due colonne di seggiolini sino ad arrivare più o meno a metà. Io finii tra Lotho e Alex mentre Seline era seduta tra i due gemelli. Lei cominciò a parlare subito con Jeremiah mentre Jace cominciò ad ascoltare la musica appoggiando la testa allo schienale del sedile e chiudendo gli occhi. Alex aveva insistito come un bambino per mettersi vicino al finestrino invece Lotho era seduto nel sedile che dava al corridoio e si guardava in giro. I sedili in stoffa erano comodi e profumati come tutto l'ambiente. In sottofondo si sentiva il brusio delle voci delle persone che parlavano a bassa voce. Scrutando le persone che erano dentro l'aereo notai che c'erano anche un paio di luxen a bordo e che Lotho stava guardando proprio loro. In tutto erano sette e molto probabilmente anche loro si erano accorti della nostra presenza perché continuarono a far vagare lo sguardo fino a che non incrociarono lo sguardo di Lotho. Lui sorrise e alzando un braccio salutò con la mano per poi leccarsi le labbra come se li volesse mangiare. Tutti distolsero immediatamente lo sguardo tornando a guardare di fronte a loro tendendo la mandibola, tutti tranne una. Aveva i capelli del colore della cioccolata ed erano tagliati in un caschetto. La sua pelle era d'orata e gli occhi sembravano composti da gocce d'ambra. Indossava una semplice giacca in pelle e dei pantaloni grigi della tuta; che stana combinazione. La ragazza continuò a sostenere lo sguardo di Lotho sino a quando non lo spostò su di me, sorrise e poi tornò a guardare dritto davanti a sé. Lotho si girò verso di me e mi guardò incuriosito quanto lo ero io. Feci spallucce poi riportai la mia attenzione sulla ragazza.
-So che puoi leggere nel pensiero- la sua voce, nella mia testa, risuonò nitida e decisa. Non ci misi molto a capire che molto probabilmente lavorava con il governo e se i miei sospetti erano giusti significava che eravamo sotto la loro osservazione. Lotho mi diede una leggera spinta con il gomito e sbattendo velocemente le ciglia rivolsi il mio sguardo a lui. Un senso di ansia si avvinghiò attorno al mio cuore facendomi sentire il petto più pesante. Non volevo parlare ad alta voce per paura che mi potesse sentire quindi decisi di fare un tentativo: -Lotho, mi senti?-
Indirizzai il mio pensiero a Lotho e sperai con tutta me stessa che mi riuscisse a sentire ma non ci fu nessuna reazione in lui. Arricciai il naso irritata e lui mi guardò incuriosito.
-Lotho!- lo chiamai di nuovo mentalmente concentrandomi ancora di più. Proprio in quel momento lui sgranò gli occhi sorpreso e confuso allo stesso tempo. Sorrisi e tornai a guardare di fronte a me per non far capire alla ragazza che stavamo comunicando.
-Mi riesci a sentire? Prova a dirmi qualcosa- pensai.
Anche lui si raddrizzò e appoggiando la testa allo schienale del sedile chiuse gli occhi. Passarono uno o due minuti poi lo sentii: -La tua voce sssembra quasssi una melodia-
Sorrisi e probabilmente arrossii per il complimento. La sua voce, nella mia testa, risuonava come se mi stesse comunicando nella sua vera forma.
-La ragazza luxen, quella con i capelli corti. Credo che lavori per Dedalo- spiegai.
-Ecco perché ti ha guardata... Pensssi che il governo conosssca le nossstre mossse?- chiese lui.
<<Si prega hai passeggeri di allacciare le cinture e spegnere tutti gli apparecchi elettronici, l'aereo decollerà tra un minuto>> disse la hostess che poi entrò nella cabina del pilota. Tutti, compresi noi, ci allacciammo le cinture e spegnemmo i cellulari.
-Non penso sia qui per puro caso- risposi.
-Cosssa proponi di fare allora? La uccidiamo?- chiese ghignando ad occhi chiusi.
-Attireremmo troppa attenzione, l'unica opzione è aspettare di atterrare ed occuparcene una volta lontani dalla civiltà- proposi.
-Ok, sssono d'accordo.... Anche ssse non mi sssarebbe dispiaciuto creare un po' di panico- il tono del suo pensiero era divertito.
-Avverto gli altri- lo informai. A quel punto entrambi ci girammo uno verso l'altra e Lotho sussurrò: <<Mi piace sentire la tua voce nella mia testa>>.
Per un istante i nostri occhi si incatenarono insieme e nessuno dei due aveva intenzione di rompere quella catena.
<<Ragazzi, avete finito di mangiarvi con gli occhi? Sapete, ci sono io qui di fianco>> disse Alex imitando un conato di vomito.
<<Piantala di rompere>> si lamentò Lotho con il ragazzo seduto di fianco a me sempre mantenendo il nostro contatto visivo. Infine mi accarezzò il labbro inferiore con il pollice poi si raddrizzò. Rimasi un attimo incantata poi mi ripresi. Mi raddrizzai appoggiando entrambe le braccia sui braccioli del sedile.
-Ragazzi, mi sentite?- appena finii di inviare il messaggio sentii Alex sussultare leggermente. Dopo aver ricevuto tutte le conferme spiegai a tutti cosa stava succedendo e come ci saremmo dovuti comportare una volta lontani da tutti gli umani. Finito di spiegare tutto mi rilassai tentando di sprofondare ancora di più nei cuscini morbidi del sedile. All'improvviso semtii le dita della mano di Lotho intrecciarsi alle mie. Sorrisi provando di nuovo quella sensazione di farfalle nello stomaco poi chiusi gli occhi e mi addormentai.Mi trovavo al Dedalo in una delle stanze di allenamento. Avevamo tutti il fiato corto per l'elevata difficoltà fisica a cui ci avevano sottoposti. Il sudore mi rendeva la pelle lucida e alcune goccioline mi scesero lungo la tempia mentre bevevo dalla bottiglia. Archer mi venne vicino, anche lui tutto sudato: <<Dopo riesci a passare un attimo al mio dormitorio? Devo dirti una cosa>>.
Chiusi la bottiglietta e annuendo mi misi un asciugamano sulle spalle.
<<Andiamo?>> dissi dopo essermi infilata una felpa. Seguii Archer sino alla sua stanza dove ci mettemmo a sedere, uno di fronte all'altra, sul letto.
<<Ho saputo della missione chi ti hanno assegnato ad Atlanta>> disse.
Sorrisi. Ero fiera di quella missione, mi era stata impartita da dei pezzi grossi del Dedalo.
<<Partirò domani mattina>> dissi felice. Anche se non era molto abituato a sorridere ricambiò il gesto.
<<Cosa mi devi dire?>> chiesi slegandomi i capelli.
<<Volevo che tu sapessi che sei la persona più importante per me e voglio che tu stia attenta>> disse puntando i suoi occhi viola nei miei.
<<Certo, tornerò tutta intera!>> esclami dandogli un pugnetto sulla spalla in modo scherzoso. Intuendo che la conversazione fosse finita feci per alzarmi dal letto me Archer mi afferrò il polso. Ero in piedi con il polso nella sua mano. Non stringeva però non mi lasciava neanche.
<<Che c'è?>> chiesi incuriosita. Lui mi lasciò poi si alzò in piedi mettendosi di fronte a me. Eravamo vicinissimi poi lui si avvicinò sempre di più.
<<Ti prego, sta attenta>> e mi baciò. Ero sempre stata legata a lui ma non avevo mai pensato di baciarlo. Nonostante ciò non mi rifiutai e ricambiai il gesto chiudendo gli occhi. Mentre il bacio diventava più intenso mi mise le mani sui fianchi. La situazione stava cominciando a sfuggire di mano quando lui rallentò e si staccò lentamente da me. Riaprii gli occhi e al porto di incrociare quelli color ametista di Archer vidi quelli celesti di Lotho. Il suo sguardo era triste e si allontanava sempre di più da me scuotendo la testa in segno di negazione.
<<Non posso>> disse scomparendo dalla mia vista.Mi svegliai di scatto e mi guardai in torno. Mi rilassai solo quando mi ricordai di essere ancora sull'aereo. Notai che la mia mano era ancora intrecciata a quella di Lotho e sorridendo guardai tutti i passeggeri che dormivano. Guardai fuori dal finestrino e vidi il cielo tappezzato di stelle. Archer. Dovevo provare a mettermi in contatto con lui. Richiusi gli occhi e mi concentrai. Lo chiamai tre volte senza ricevere risposta. Provai una quarta. Stavo per arrendermi quando la sua immagine prese forma dietro alle mie palpebre chiuse.
I suoi occhi trovarono subito i miei e mi sorrise. Venne verso di me e mi abbracciò poi si allontanò di un passo.
<<Sono in viaggio per l'Amazzonia e penso che Dedalo lo sappia. C'è una luxen che penso lavori lì. Secondo te dobbiamo aspettarci un'imboscata una volta scesi a terra?>>
Lui scosse la testa.
<<Il regno di Lotho verrà attaccato?>>.
Lui negò di nuovo con la testa. Se non avevano intenzione di attaccare il suo regno e neanche tenderci un'imboscata cosa volevano fare? Perchè ci avevano mandato un luxen a spiarci? Volevano seguire da vicino le nostre mosse? C'era qualcosa che non tornava. Lasciai da parte l'argomento e domandai: <<Come va la situazione della nuova generazione?>>
Lo sguardo che ricevetti mi fece intuire che erano riusciti a riportare tutto nella norma. Archer si girò di scatto verso sinistra poi riportando lo sguardo verso di me mi salutò con la mano e svanì, probabilmente si stava svegliando. Anche io ritornai alla realtà.Il silenzio regnava dentro l'aero e non sapendo che fare decisi di rimettermi a dormire.
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Ciao ciao, sono tornataaaa... Sono ancora viva 😂
Scusate ma sono molto impegnata con la scola, però la storia va avanti
Ci si vede al prossimo capitolo ✨
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Shining darkness
FanfictionA Layla White, soldato del Dedalo, viene assegnato il compito di ottenere alcune informazioni riguardanti il regno degli arum per motivi a lei sconosciuti. La ragazza riuscirà ad entrare nel regno, ma riuscirà ad uscirne? Curiosità, sentimenti e una...