Ci trovavamo di fronte al portone con la maniglia antipanico del locale di Luc. Il sole era ormai alto nel cielo ma la sua luce arrivava comunque attutita per via dei fitti rami che si trovavano sopra la nostra testa. Tutt'intorno era silenzioso tranne per i suoni degli animali del bosco. Questa volta non c'era nessuno a sorvegliare l'entrata. All'improvviso la porta si spalancò andando a sbattere al muro dell'edificio. Arretrammo tutti di un passo colti alla sprovvista.
-Entrate-
Mi guardai intorno ma mi accorsi che la voce che avevo sentito era dentro la mia testa e a giudicare dallo sguardo degli altri, l'avevano sentita anche loro. Era lo stesso modo in cui Layla comunicava qualche volta con me. Entrai seguito da tutti. Il locale era buio, vuoto e silenzioso.
<<Mi stavo giusto chiedendo quando saresti tornato>> disse con spensieratezza Luc. Ancora non avevo capito da dove arrivasse la sua voce. Mi girai verso il palco scrutando l'oscurità. Si accese una luce che andò ad illuminare il giovane origin seduto sul bordo del palco. Sorrise come per salutarci facendo dondolare i piedi avanti e indietro.
<<Afferra!>> esclamò lanciandomi qualcosa di piccolo, lucido e rosso. Afferrai il piccolo oggetto circondandolo con un pugno. Guardai il ragazzino con sguardo interrogativo e lui con un cenno del capo mi invitò a guardare quello che avevo appena afferrato. Aprii la mano e poi abbassai lo sguardo verso l'oggettino.
<<Ma che c...>>
<<Dovresti ringraziarmi, quelle rosse sono le mie preferite. Prendilo come un gesto di alleanza>> disse con ilarità. Guardai prima Luc poi, di nuovo, la caramella Haribo a forma di orsacchiotto che giaceva nel mio palmo. Lasciai perdere il gesto bizzarro che aveva appena compiuto quel marmocchio e abbandonai il pugno lungo il fianco.
<<Come facevi a sapere che saremmo tornati?>> chiesi. Gli occhi di Luc luccicarono e poi caddero sul viso di Regina.
<<Semplice, quella ragazza è un libro aperto per me>> disse scendendo dal palco con un saltello. Aprii la bocca per sputargli addosso più veleno possibile per non avermi avvisato prima, ma lui agitò in aria la mano come per mandare via le parole che ancora non erano uscite dalla mia bocca.
<<Risparmiami la ramanzina ammasso di muscoli>> disse tranquillo. Distorsi la bocca in una smorfia di fastidio.
<<Ci serve una mano per entrare nell'Area 51>> dissi rilassando i muscoli della schiena.
<<Lo so, e dato che Layla mi sta simpatica vi darò una mano. Non vi nasconderò che vi state lanciando in una missione suicida. Soprattutto tu.>> disse indicando Regina con un cenno del capo.
<<Posso farvi entrare ma non vi lasceranno prendere i loro soggetti più importanti, almeno non con facilità>> continuò Luc dopo una breve pausa.
<<I loro soggetti più importanti?>> domandò Seline rubandomi le parole dalla bocca. Il bambino annuì poi spiegò: <<Il bambino di Regina è qualcosa che non si è mai visto prima e quelli del Dedalo vogliono scoprire quante più cose possibili su come funziona quella creatura...>>
<<Non parlare di mio figlio come se fosse un animale da macello>> lo interruppe Regina con voce ferma e decisa. Luc si accorse di quello che aveva detto e la guardò con uno sguardo di scuse per poi proseguire: <<Mentre Layla, non so di preciso cosa abbia di speciale ma quando si è interrotto il segnale tra lei e quelli del Dedalo, loro erano già disposti a crearne un altro come lei>>
<<Cosa intendi? Layla mi aveva detto che il Dedalo è pieno di origin come lei>> domandai perplesso.
<<Sì, L'Area 51 è piena di origin più o meno potenti ma lei ha qualcosa che gli altri non hanno. Purtroppo non sono riuscito a scoprire nient'altro.>>
<<Capisco, abbiamo una biondina speciale, ma ora puoi dirci come entrare in quella dannata struttura così poi posso tornare a casa mia?>> ci girammo tutti verso Irvin che si era posizionato dietro tutto il gruppo. Stava a braccia incrociate e sembrava veramente tanto impaziente di tornare a casa. Che c'entrasse qualcosa la luxen?
<<Irvin!>> lo ammonì la sorella e lui rispose con uno sguardo che la fece ammutolire immediatamente.
<<I sentimenti sono una brutta bestia vero? Soprattutto quando si è abituati a pensare solo per sé. Comunque, hai ragione, andiamo al sodo>> disse Luc facendoci segno di seguirlo nella stanza dove lo avevamo incontrato l'ultima volta. Appena il ragazzino entrò nella stanza piena di mazzette di soldi, si diresse verso il tavolo dove afferrò un tablet dalla cover rossa. Incominciò a spingere tasti e a far scorrere le piccole dita sullo schermo. La luce blu, che emanava l'apparecchio, colorava i suoi lineamenti e donava alle sue iridi un colore ancora più surreale. All'improvviso le sue dita si fermarono e i suoi occhi si alzarono verso di noi.
<<Ecco qui>> disse girando il tablet nella nostra direzione.
<<Questa è la pianta dell'Area 51>>.
Tutti osservammo quell'intreccio di linee dritte e curve che andavano a formare la pianta della struttura. Era veramente enorme.
<<Allora, Layla si dovrebbe trovare qui. Nel settore A blocco 5>> disse cerchiando una zona sulla mappa con una penna digitale.
<<Mentre il figlio di Regina dovrebbe essere qua. Settore B blocco 1>> ci spiegò cerchiando un'altra zona.
<<Come potete vedere sono due piani differenti e anche abbastanza lontani. La struttura si sviluppa verso il basso ed è divisa in quattro settori: A, B, C e D. Ogni settore ha 5 blocchi, ovvero 5 piani. Ogni piano ha la grandezza media di una piccola città. Il problema? Io non so dirvi in che stanza precisa si trovano Layla e il bambino. A quello dovrete pensarci voi. Per spostarvi da un piano all'altro dovrete usare degli ascensori. Ce ne sono due per ogni settore, uno serve per spostarsi nei piani all'interno del settore mentre l'altro per portarsi al settore successivo. Quelli che vi permettono di spostarvi da un piano all'altro hanno una barra verde sopra, mentre gli altri ne hanno una rossa. Per ora tutto chiaro?>> domandò Luc alzando lo sguardo dal tablet per guardarci uno ad uno.
<<Sì>> dissi.
<<Perfetto>> l'immagine della mappa della struttura sparì e comparve una carta geografica dell'area del Nevada.
<<Questa è la posizione precisa dell'Area 51>> disse indicando un puntino blu sullo schermo.
<<Vi consiglio di andarci in macchina. Partite questa sera, domani fermarvi a metà giornata per riposarvi e poi ripartire per arrivare là durante la notte. Per il ritorno niente macchine. Dovete arrivare a New York. Lì, grazie a me, perderanno le vostre tracce. Se rispettate la tabella di marcia e arrivate là alle 3:00 di notte io disattiverò le telecamere e gli allarmi a partire dalle 3:30. Non si accorgeranno di niente, giusto il tempo per permettervi di entrare dopo di che sarà inevitabile che vi notino. Per far prima vi consiglio di dividervi in due gruppi e poi ritrovarvi nello stesso punto da cui entrerete. L'entrata è questa e vi ritroverete dentro una sorta di garage>> l'immagine della cartina ricomparve sullo schermo.
<<Qui, dovrete scendere una rampa di scale e poi troverete il primo ascensore. Intesi?>>.
qualcuno annuì mentre altri risposero a voce.
<<Bene, vi auguro buona fortuna. Quando partite fatemi uno squillo>> disse allungandomi un pezzetto di carta con dei numeri scarabocchiati sopra.
<<Ora potete sloggiare. Ciao, ciao>> concluse agitando la mano in segno di saluto. Uscimmo dal locale e tornammo ad Atlanta.-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Finalmente ho capito come continuare e ci stiamo avvicinando verso la fine della storia. Ci vediamo tra le righe del prossimo capitolo!
CIAOOOOO!!! 👋👋👋😊😊😊
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Shining darkness
FanfictionA Layla White, soldato del Dedalo, viene assegnato il compito di ottenere alcune informazioni riguardanti il regno degli arum per motivi a lei sconosciuti. La ragazza riuscirà ad entrare nel regno, ma riuscirà ad uscirne? Curiosità, sentimenti e una...