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Seguimmo Raddack in un lungo corridoio dalle pareti strette e con il soffitto estremamente alto. Nelle decorazioni delle pareti era ricorrente il colore azzurro che caratterizzava le colonne della sala principale. Mentre camminavamo in silenzio ogni tanto passavamo davanti ad una porta chiusa in legno scuro. Rallentai il passo e mi affiancai a Seline.
<<Tu sei mai stata qui?>> le domandai. Al posto di Seline mi rispose Jeremiah: <<E' la prima volta per tutti. Di solito quando Lotho veniva qui non voleva nessuno che lo disturbasse mentre...>>
<<Non voglio sapere quello che faceva!>> esclamai interrompendolo. Immediatamente sentii le guance scaldarsi e cercai di guardare ovunque tranne che nella direzione di Jeremiah.
<<Se ti può far piacere saperlo, da quando Regina è tornata qua con il naso rotto Lotho non si è più fatto vivo>> disse Raddack continuando a camminare davanti a noi. Sì. L'affermazione che aveva appena fatto mi aveva fatto molto piacere, anzi, ero quasi sollevata all'idea che Lotho non avesse più incontrato Regina privatamente.
<<Ma quindi è una cosa seria?!>> domandò vivace Alex spingendo da una parte Seline per venirmi di fianco. Seline borbottò qualcosa poi tornò in silenzio. Tornai alla domanda di Alex. Era veramente una cosa seria? E se mentre noi stiamo camminando loro stanno facendo altro?
<<Allora?>> mi incitò il ragazzino. Rimasi un altro po' in silenzio a pensare.
<<Rispondo io per la ragazza... penso proprio che sia una cosa seria e se vuoi ti spiego anche il perché.>> ora Raddack si era voltato verso di noi fermandosi in mezzo al corridoio.
<<Veramente ora dovresti chiedermi il perché ma siccome non rispondi andrò avanti da per me>> disse con tono sarcastico.
<<Ha rifiutato Regina tutte le volte che lo ha invitato qui, e Lotho non aveva mai rifiutato Regina prima d'ora>>. Guardai Raddack sbattendo velocemente le palpebre. Veramente Lotho aveva rifiutato Regina per me?
<<Lasciati dire che sei speciale>> disse sorridendomi, poi indicando la porta che si trovava sulla destra aggiunse <<Questa è una stanza con quattro letti>>.
Raddack aprì la porta poi si spostò di lato per far entrare Seline, Alex e Lexy. Quando Jeremiah fece per seguire i suoi amici l'arum dalla pelle nera li fece cenno di no.
<<Ordini di Regina. Ti vuole in una stanza singola>> disse con un sorriso perverso scolpito in volto. Jeremiah sgranò gli occhi. Jace si avvicinò al fratello ancora immobile, gli diede una pacca sulla spalla poi disse: <<Divertiti con quella psicopatica>>.
Una volta che furono entrati nella stanza Raddack riprese a camminare. Dopo poco si fermò di nuovo ed assegnò la stanza a Jeremiah. Ora ero rimasta solo io con lui. In silenzio mi passò a fianco e si incamminò nella direzione da cui eravamo venuti.
<<Perché torniamo indietro?>> chiesi raggiungendolo.
<<Ti voglio mostrare una cosa>> disse infilandosi in un altro corridoio. Quest'ultimo era più grande di quello che avevamo appena percorso. Arrivati in fondo ad esso trovammo una porta a doppia anta. Raddack la spalancò rivelando un'enorme stanza da letto. Al centro dell'ambiente si trovava un letto matrimoniale dalle lenzuola e le coperte completamente nere. Alla parete dietro al letto erano appese delle tende dello stesso colore ornate da dei led bianchi. Sotto al letto si trovava un enorme tappeto dalla forma circolare. La parete di destra era occupata da un armadio in legno scurissimo mentre quella di sinistra era completamente occupata da uno specchio dai bordi decorati in argento. Raddack si avvicinò al letto e con un piede spostò un angolo del tappeto rivelando una botola.
<<Questa era la stanza del re, il padre di Regina>> spiegò lui piegandosi e aprendo la botola. Perché ci trovavamo qui? E che fine aveva fatto il re? Non appena lo pensai captai un pensiero di Raddack. Sgranai gli occhi.
<<Perché lo ha fatto?!>> chiesi sbigottita.
<<Voleva il trono che gli spettava di diritto ma il padre non glielo voleva dare, quindi lei ha deciso di fare a modo suo>> raccontò molto tranquillamente.
<<Perché il re non voleva che salisse al trono?>> domandai mentre lui si raddrizzava e mi faceva segno di seguirlo.
<<Regina è sempre stata un po' vivace ma non è sempre stata così come l'hai conosciuta tu. Ha incominciato a peggiorare dopo la morte della madre; lei era l'unica che la capiva e che le voleva veramente bene>>
<<Com'è morta?>> domandai seguendolo giù per i gradini e scrutando attentamente l'ambiente che mi circondava.
<<E' stata uccisa da un gruppo di luxen che avevano voglia di cacciare qualche arum. quando Regina è venuta a saperlo si è chiusa in camera per due mesi interi, se decideva di uscire lo faceva solo in piena notte e mai in forma umana. Quando ha deciso di uscire dalla sua stanza era diversa. All'inizio andava a caccia tutti i giorni e tornava sempre più sporca di sangue poi più avanti aveva cominciato a portare luxen vivi al regno. Li portava nella sua stanza che erano in fil di vita e solo dio sa cosa ha fatto a quei poveretti. Io non sono mai andato a controllare ma si sentivano le loro urla per ore. Ha continuato così per circa due anni poi all'età di sedici anni si è tranquillizzata però dati i precedenti, il padre non ha voluto darle il trono.>>
Stavo ascoltando il racconto con talmente tanta attenzione che non mi ero accorta che eravamo arrivati in una caverna immensa piena di pietre.
<<E' in quell'occasione che Regina conobbe per la prima volta Lotho. Lei lo portò proprio qui e lo aiutò a diventare più potente. Da quel momento in poi Regina e Lotho sono diventati degli ottimi alleati.>> concluse mente io mi abbassavo a raccogliere una di quelle pietre. Le riconobbi quasi subito, erano opali.
<<Perché mi hai portato qui?>> chiesi rialzandomi.
<<Se il governo attaccherà anche il regno di Lotho come ha attaccato quello di Regina, allora vi serviranno un po' di queste>> disse indicando con un cenno del capo le pietre.
<<Per adesso prendine una per te e per i tuoi amici poi prima che andiate via penseremo a rifornirvi per bene>> continuò.
<<Ma pensavo che le avesse anche Lotho>> dissi pensando al piccolo Luc.
<<Sì, ma in quantità molto ridotte e a quanto so, di recente ne ha dovute darne via molte>> disse Raddack lanciandomi una pietra. La presi al volo poi ne raccolsi altre cinque. Tornammo indietro e mentre lui chiudeva la botola chiesi: <<Raddack... ora regina come si comporta con i luxen?>>
Lui mi guardò da dietro una spalla, si raddrizzò poi rispose serio: <<Penso che tu conosca i metodi di Lotho>>
<<Solo in parte ma posso intuire>> risposi ripensando a quella donna che avevo visto nelle celle.
<<Regina è peggio>> Raddack disse solo ciò ma quello che passò nella sua testa mi paralizzo per qualche secondo. 

Shining darknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora