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Non mi aspettavo che Irvin si facesse convincere così tanto facilmente, sembrava veramente fuori di sé.
<<Layla?>> mi chiamò Seline, <<Tutto ok?>>.
Mi resi conto che stavo fissando il vuoto quindi riportai l'attenzione su di lei.
<<Sì, tranquilla, sto bene>> risposi domandandomi, se non ci fosse stata Seline cosa sarebbe successo.
Di sicuro non si sarebbe fermato ad una minaccia. Sarei riuscita a difendermi? Ora che anche lui ha gli opali sarei riuscita a tenergli testa? Non ne ero tanto sicura.
<<Emm, io avrei bisogno di andare a caccia.
Vuoi che ti riaccompagni al regno o posso andare?>>.
Accennai un sorriso e risposi: <<Tranquilla, vai pure. La strada la conosco>>.
Lei sorrise a sua volta e mi salutò per poi trasformarsi e andarsene. Mi incamminai nel silenzio del bosco avvolta nei pensieri. Rientrai nel regno e andai verso la stanza di Lotho. Ero di fronte alla porta quando ebbi una brutta sensazione. Allungai la mano verso la maniglia. Percepii un brivido di freddo lungo la spina dorsale.
<<E adesso che non c'è mia sorella, cosa farai?>> le parole che Irvin disse alle mie spalle mi fecero girare di scatto. Ancora una volta me lo ritrovai a pochi centimetri dal naso. Dovevo aspettarmi che non si sarebbe arreso così facilmente. Mentre lui continuava a guardarmi aspettando, forse, una mia reazione cominciai a cercare la maniglia tastando la porta con la mano. Un luccichio attraversò gli occhi di Irvin. Con un movimento fulmineo mi afferrò il polso con cui stavo tentando di aprire la porta.
<<Vuoi già andartene?>> ghignò. Cercai di spostarmi di lato per avere più spazio per muovermi ma Irvin sbatté la mano contro la porta bloccandomi con il suo braccio. In quel momento sperai che Lotho avesse sentito la botta sulla porta. Irvin mi strattonò il braccio scaraventandomi lontano, verso il trono. Mi sbilanciai per lo spostamento improvviso ma non caddi. Mi misi in posizione di difesa. Irvin corse verso di me con l'odio dipinto negli occhi. Era quasi arrivato difronte a me quando sparì all'improvviso in una nuvola di fumo. Mi guardai velocemente in torno. Sentii una risata alle mie spalle. Girai su me stessa appena in tempo per vedere il suo pugno. Ne schivai uno poi un secondo. Mi abbassai allungando la gamba per colpirlo alle caviglie ma se ne accorse e schivò il colpo. Vidi la sua gamba caricare per darmi un calcio, allora mi gettai completamente a terra e rotolai per spostarmi. Quando feci per rialzarmi, Irvin mi si gettò addosso bloccandomi al pavimento. Strinsi i denti per la tensione. E adesso? Cercai di fare leva con le gambe per togliermelo di dosso ma non ci fu verso. Non si spostava. Nelle sue mani prese forma una sfera d'ombra. Misi le braccia davanti al viso come scudo e cercai di assorbire il più possibile l'impatto della sfera. Sentii le braccia bruciare a contatto
con il freddo glaciale della sfera.
<<Sei proprio un osso duro>> si lamentò lui. Dalla posizione a scudo delle braccia le spostai e unii le mani per creare un martello. Caricai e lo colpii all'addome. Mentre lui si prese un attimo il tempo di riprendere il respiro io riprovai a spostarlo ma con scarsi risultati.
<<Sta ferma Bambolina!>> disse tirandomi un pugno sulla guancia. Dalla bocca mi uscì un rivolo di sangue però non persi tempo e afferrai il braccio con cui mi aveva colpita e sfruttando lo slancio che stava prendendo per colpirmi di nuovo riuscii a farlo cadere da sopra di me. Mi alzai velocemente e mi girai verso di lui che era già in piedi e pronto a caricare. Si buttò verso di me, mi spostai verso sinistra e lo colpii con il gomito sulla schiena. Si sbilanciò in avanti ma prima di cadere mi afferrò e mi portò sul pavimento insieme a lui. Gli caddi sopra. Mi spostai immediatamente ma lui trovò di nuovo il modo per bloccarmi a terra. Gli tirai un pugno ma lui mi afferrò il braccio poi prese anche l'altro e me li bloccò tutti e due sopra la testa. Inarcai la schiena per cercare di liberarmi e lui strinse di più la presa. Sentii le ossa dei polsi spezzarsi. Digrignai i denti mentre lui ghignò in reazione alla mia smorfia di dolore. Cercai di muovere le gambe ma lui si mise in ginocchio sulle mie cosce. Mi uscii un gemito di dolore per il peso improvviso sulle gambe.
<<Ti direi che sarà una morte veloce, ma sarebbe solo una pietosa bugia>> ringhiò mentre mi strinse la mano libera attorno al collo. L'aria cominciò a venirmi a meno.
No, no, no. Non riuscivo a muovermi. Dovevo trovare il modo di liberarmi. Gli occhi cominciarono a lacrimare. Dannazione. La testa cominciò a pulsare. Potevo usare la fonte. Sentii la morsa della sua mano aumentare la pressione. Cominciai a vedere sfocato e die puntini neri si stavano raggruppando ai lati del mio campo visivo.
<<Chissà che sapore hai?>> si domandò lui tra sé e sé. Panico, provai a muovermi ma lui strinse ancora di più e io annaspai in cerca di aria. Aria che non arrivò. La mano che stringeva il mio collo cominciò a diventare fredda e poi sentii la mia energia uscire dal mio corpo per entrare nel suo. Non riuscii nemmeno ad urlare. Sentii i miei stessi occhi ribaltarsi sotto le palpebre. La testa mi stava esplodendo. Strinsi forte gli occhi e poi...
Uno strano senso di calma si impadronì di me, ebbi un giramento di testa
poi riuscì ad aprire gli occhi.
<<Oh cazzo!>> esclamò Irvin. Come era successo alla fuga dal Dedalo, vedevo tutto più nitido e sentivo una forza incredibile scorrermi dentro. La presa alla gola non la sentivo più, così come la pressione sulle gambe e ai polsi. Incominciai a sentire caldo e nello stesso istante Irvin mi lasciò di scatto come se fossi incandescente. Appena sentii le sue mani lasciarmi capovolsi la situazione salendoli sopra. Lo colpii una volta, due, tre. Dovevo fermarmi. Vidi del sangue uscirgli dal naso. Layla ferma, basta! Il mio corpo non rispondeva. Mi sentii le mani bruciare. Avevo una sfera di luce fra le mani. Irvin si portò le braccia davanti al viso e io lo colpii sulle braccia. Del fumo mi impedì di vederlo per qualche secondo. Quando il fumo si spostò, la prima cosa che vidi fu la pelle bruciata delle sue braccia. Lui ringhiò tra i denti. Gli spostai le braccia e gliele bloccai, poi con la forza del pensiero comincia ad applicare della pressione sulla sua testa. La sua bocca si spalancò in un urlo. Cosa stavo facendo?! Basta?! Non riuscivo a riprendere il controllo di me stessa. Mi sentii tirare indietro. Mi voltai di scatto per vedere chi mi aveva sottratto dal mio avversario e mi trovai davanti gli occhi verdi della luxen che prima era con Irvin. Lei mi lanciò una sfera di luce addosso. la schivai senza problemi e le restituii il favore colpendola e facendola finire contro il trono.
<<Wendy!!!!>> ruggì Irvin che si alzò a fatica e andò il più velocemente possibile da lei. Mi guardai le mani inorridita, la mia pelle era nera, cosa mi stava succedendo? Un fischio assordante mi trafisse le orecchie. Mi portai le mani alla testa e mi piegai in due. Mi sentivo la testa stretta in una morsa. Mi piegai ancora di più per il dolore alla testa. Spalancai la bocca. Stavo urlando? Non riuscivo a capire. Davanti gli occhi cominciarono a scorrermi delle immagini. –C'erano corpi distrutti, fatti a pezzi-. Stavo diventando matta. Caddi in ginocchio e mi rannicchiai a terra. -C'era sangue ovunque, sulla parente bianca un monitor con un numero sopra. <<Brava, ora facciamo un'atra iniezione>> stava dicendo una voce-. Lo scenario cambiò –Una siringa, l'ago era lungo e spesso. Dentro c'era un liquido denso e nero. Un uomo in camice prese in mano la siringa e mi iniettò il liquido, era freddo-
Basta, basta! Volevo silenzio.
-<<Presto diventerai una macchina per uccidere>>-
Finalmente silenzio. Sentivo la pelle scottare e sentivo le goccioline di sudore scendermi lungo le tempie e giù per il collo. Respiravo pesantemente come se l'aria che incanalavo non fosse mai a sufficienza. Rimasi rannicchiata a terra con la testa fra le mani che pulsava. I muscoli tutti tesi, gli occhi chiusi. Dovevo calmarmi, dovevo riprendermi. Non c'era nessun rumore. I battiti del mio cuore erano accelerati. Il bambino stava bene? Una gravidanza poteva sopportare tutto questo. Cominciano dalla punta dei piedi cominciai, lentamente, a sentire freddo e poi iniziai a tremare violentemente. Sentivo che non riuscivo a stare ferma, l'unica cosa che non si voleva muovere erano le palpebre che rimanevano chiuse. Mentre continuavo a tremare sentii una fitta allo stomaco, come se si stesse annodando tutto. Vomitai, o al meno credo perché l'unica cosa che percepii fu un rivolo che mi colava dalla bocca. Perché c'era così tanto silenzio?
Dov'erano tutti?

                                                                                             ***

Spalancai gli occhi. Cosa stava succedendo la fuori? Girai la testa verso Layla. Non c'era. All'improvviso sentii un urlo agghiacciante. Era lei. Balzai giù dal letto e spalancai la porta della stanza. La prima cosa che vidi fu Irvin correre verso qualcuno. Per un momento pensai che quella persona fosse Layla ma poi mi accorsi che lei era rannicchiata sul pavimento. Le mani che stringevano la testa. La sua pelle nera. Andai verso di lei e cercai di raddrizzarla. Appena la toccai mi ritrassi di scatto. La sua pelle era bollente anche attraverso i vestiti. Teneva gli occhi spalancati ma sembrava non vedere, come se in realtà fossero chiusi. Provai a chiamarla per nome diverse volte ma niente. Poi cominciò ad avere delle convulsioni. Cercai di tenerla il più ferma possibile mentre dalla sua bocca usciva della schiuma nera. I suoi occhi sempre spalancati erano tutti neri con l'iride rossa e erano puntati nel vuoto. La chiamai ancora ma sembrava lontana anni luce, non sapevo come aiutarla. Infine gli spasmi finirono, gli occhi si chiusero e la sua pelle tornò normale. Mi avvicinai subito al suo viso per controllare che stesse respirando. Nello stesso istante in cui mi raddrizzai vidi Seline entrare nel regno. Si guardò un attimo in torno e appena vide Layla per terra la vidi sbiancare e voltarsi di scatto verso il fratello. C'era qualcosa che non quadrava. Seline sembrava arrabbiata con Irvin.
<<Seline!>> lei si girò di scatto verso di me, <<Porta Layla in camera mia>>. Seline annuì stringendo la mandibola. Appena ci raggiunse si chinò verso Layla e la prese in braccio.
<<Che cosa è successo?>> le chiesi. Lei non rispose ed evitò il mio sguardo. La guardai entrare nella mia stanza e chiudersi la porta alle spalle. andai verso Irvin che era di fianco alla luxen.
<<Che diamine è successo?!>> chiesi guardandoli dall'alto al basso. La luxen si mise a sedere meglio e rispose: <<La ragazza lo stava attaccando>>. Rimasi un attimo stupito poi mi rivolsi ad Irvin: <<E per che mai, Layla ti avrebbe attaccato?>>.
Irvin fece per rispondere. <<Attento a ciò che dici>> dissi stringendo la mandibola.
<<Ho cominciato io>> rispose lui alzandosi e aiutando lei.
Sentii il sangue arrivarmi al cervello.
<<E perché lo avresti fatto?!>> domandai trattenendomi a stento.
<<Da quando è qui non fa altro che causare morti e per poco ci rimetteva anche mia sorella! Dovevo farla fuori! Avrei fatto un favore a tutti!>> esclamò lui.
<<Cosa hai detto?!>>
<<Hai sentito benissimo! E mi sorprende che tu ti faccia abbindolare da una fottuta ragazzina, sai quanti problemi ci saremmo evitati se tu l'avessi uccisa in quella cazzo di cella?! E invece no, tu eri curioso e la tua cazzo di curiosità a portato alla morte di troppi nostri amici e di tua sorella. Come fai a farle ancora da zerbino dopo tutto quello che ha combinato?!>> mi urlò in faccia. A quel punto non ci vidi più, sentii persino la mia forma umana cedere a quella arum. Irvin spalancò gli occhi e cercò di allontanarmi tirandomi un pugno. Io gli afferrai il polso
e lo tirai verso di me.
<<Senti un po' moscerino, vedi di ricordarti qual è il tuo fottuto posto e soprattutto chi sono io. Io non sono un tuo amico, sono il tuo re e come tale esigo la tua obbedienza. Se oserai anche solo sfiorarla di nuovo giuro che ti farò assistere alla morte di tua sorella!>>

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 Ok eccomi... scusate se ultimamente la storia va a rilento ma ho veramente poco tempo per dedicarmi e quando capita sono stanca, spero che il capitolo vi sia piaciuto 😊👋💕

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