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Regina

Due anni prima in Amazzonia

<<Voglio che vi comportiate bene, oggi verrà nel nostro regno un nostro fedele alleato>> disse il sovrano arum ai suoi quattro figli.
<<Prima però voglio parlavi di una cosa importante>> continuò. I figli maschi ascoltavano attentamente il padre mentre erano seduti ad un tavolo, invece la figlia femmina aveva un gomito appoggiato al tavolo mentre con l'altra mano si attorcigliava una ciocca di capelli corvini guardando il cibo nel piatto con aria annoiata.
<<Regina!>> la chiamò il padre. La ragazza lasciò andare la ciocca di capelli, allontanò il piatto con una mano poi appoggiò la schiena alla sedia.
<<Sì?>> chiese scocciata. Il padre la guardò con sguardo stanco, sapeva che sua figlia era fatta così e proprio per il suo carattere impulsivo non le avrebbe lasciato il trono che le aspettava in quanto primogenita.
<<E' ora di parlare di successione al trono...>>.
Dei mormorii si alzarono tra i fratelli maschi mentre sul viso di Regina si allargò un sorriso sfacciato che le illuminò gli occhi.
<<Come sapete tutti e quattro, la più grande è Regina e il trono spetterebbe a lei...>>
<<Sarò la prima sovrana donna in tutta la storia arum, non vedo l'ora>> ghignò lei. I fratelli e il padre si voltarono verso di lei. I tre ragazzi sembravano inquietati dal comportamento della sorella mentre il padre aveva già immaginato una reazione del genere.
<<Stavo dicendo, il trono spetterebbe a Regina ma ho scelto che a governare sarà Christian>> annunciò il padre tenendo d'occhio la reazione di sua figlia. I fratelli si girarono di colpo verso Christian mentre lui aveva gli occhi sgranati. Lo sguardo di Regina era vuoto e vitreo mentre fissava suo padre. I due si guardarono per una manciata di secondi fino a quando sul volto marmoreo di Regina si fece strada un sorriso inquietante. La ragazza si alzò, si sporse sul tavolo e una volta che il suo viso fu vicino a quello del padre sussurrò: <<Non sarai tu a impedirmi di andare al trono>>.
Il sovrano, che non si aspettava una reazione così eccessiva, sgrano gli occhi e deglutì a secco. Regina si raddrizzò, assunse un'espressione felice e spensierata, poi disse allegra: <<Vado a prepararmi per l'arrivo del nostro ospite>>.

Nel frattempo ad Atlanta

<<Baruk, chiamami Lotho. Verrà con me in Amazzonia>>
<<Sì, signore>> rispose Baruk. Il ragazzo uscì dalle stanze del suo sovrano e si diresse verso un gruppo di arum che si trovava vicino al banco de bar. Più si avvicinava più sentiva le esclamazioni di divertimento e di incitazione. Poco dopo si sentì una sedia rovesciarsi e di seguito una voce profonda e scocciata disse: <<Non posso neanche bere in pace!>>.
<<Dai amico, fatti sotto>> disse un altro.
<<Con piacere testa di cazzo!>> ringhiò il primo. Baruk scosse la testa mentre vedeva Lotho abbattersi sull'arum che lo aveva disturbato. Le voci degli arum che li circondavano si alzarono in urla di incitazione. Baruk si fece strada tra la folla sino ad arrivare alla parte più interna del cerchio che si era formato. Al centro di esso si trovavano i due sfidanti. Lotho si trovava a cavalcioni sopra l'altro ragazzo e lo colpiva ripetutamente sulla mandibola.
<<Lotho>> provò a chiamarlo Baruk ma non ci fu risposta.
<<Ora non fai più lo spaccone eh!>> disse ridendo di gola e continuando a pestarlo di pugni. L'altro arum riprese le sembianze aliene. Prima che la situazione degenerasse Baruk chiamò di nuovo Lotho ma questa volta con più decisione. Quest'ultimo si fermò e voltò la testa di trequarti verso la voce che lo aveva chiamato.
<<Se vuoi ce né anche per te!>> esclamò raddrizzandosi in tutta la sua altezza e voltandosi verso di lui. Lotho alzò un sopracciglio.
<<Baruk?>> chiese pulendosi con il palmo della mano un po' del sangue che gli era finito sulla guancia.
<<Meliodas, il nostro sovrano...>>
<<Sì, so chi è>> disse con una smorfia in volto interrompendolo.
<<Che cazzo vuole adesso?>> domandò scocciato per esser stato disturbato.
<<Vuole che tu vada in Amazzonia con lui>> concluse Baruk. A quel punto Lotho seguì Baruk verso le stanze di Meliodas pensando che prima o poi lo avrebbe levato di torno conquistando il trono.

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