02.

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"Io te l'avevo detto!"

"Taci Armin! Piuttosto aiutami, perché secondo te mi ha chiesto una cosa del genere?" Mi lamentai, tirandogli poi un cuscino dietro che prontamente schivó.

"È ovvio! Perché gli interessi. Ma non baciarlo stasera, ti prego, se no mi tocca dare la mia cena a Connie e non ne ho voglia."
Sobbalzai sentendo quella voce familiare alle mie spalle.

Jean quando era arrivato?!

"Non ho intenzione di baciarlo, sta tranquillo! Voi e le vostre scommesse di merda."
Lo fulminai con lo sguardo e scoppió a ridere di tutta risposta.

"Allora, sei pronta per stasera?"

"No. Per niente."


♡︎♡︎

Le sette e mezza erano arrivate molto prima del previsto. Avevo passato tutto il tempo con Armin e Jean lamentandomi di non avere nulla di carino da indossare, per fortuna alla fine avevo trovato un vestitino che mi convinceva.

"Dai che ce la puoi fare! Appena finite, vieni subito a raccontarci tutto. Mi raccomando."

"Sì, sta tranquillo. Sai che correró in camera tua immediatamente."
Salutai Armin e mi diressi verso il campo.

In teoria a quell'ora non doveva esserci nessuno in giro, erano tutti a cena.

Cena che io avevo fatto in neanche due minuti mangiando giusto due pezzi di pane per l'ansia che avevo, ottimo.

"Sei già arrivata? Sei in anticipo"

Ed eccolo lì, appoggiato alla staccionata, con una tuta addosso, i capelli biondi scompigliati, una leggera barbetta e un sorriso stampato in faccia.
Così peró col cazzo che mi concentro sull'allenamento.

"Ehi." Sorrisi al ragazzo. "Anche tu sei in anticipo a quanto pare."

"Sì, non mi piace far aspettare le persone. Allora, sei pronta?"

No.

"Sì, prontissima. Iniziamo."

♡︎♡︎

"Dio, sono stanchissima! Ti prego ho bisogno di una pausa!"

Non ho mai faticato tanto in vita mia. È pazzo.

"Sta tranquilla, per stasera abbiamo finito, sono quasi le 10. Comunque te la cavi bene devo dire."

Eh? Bene? Mi prende anche in giro?

"Sii serio ti prego. Ho fatto schifo."

"Sono serio, davvero. Anzi, complimenti, non pensavo resistessi a tutti gli esercizi che ti ho fatto fare."

Gli sorrisi, sedendomi a terra stremata.
Spero che Armin mi abbia preso qualcosa a cena perché la fame direi che mi è tornata.

"Andiamo a mangiare qualcosa se vuoi."
Mi si illuminarono letteralmente gli occhi a quella proposta del ragazzo.

"Mi hai letto nel pensiero. Sto morendo di fame."

Ci incamminammo insieme verso la mensa, cercando di fare silenzio e non svegliare nessuno.

♡︎♡︎

"Allora, parlami un po' di te."
Forse avevo fatto una domanda stupida, ma volevo conoscerlo meglio.

E sono quasi morta per farlo, neanche quel fulminato di Shadish ci fa allenare così.

Vidi per un secondo un'espressione quasi preoccupata sul suo volto, ma subito dopo mi sorrise.
"Che vuoi sapere? Chiedi pure."

𝐶𝑜𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜.  (𝐿𝑒𝑣𝑖 𝐴𝑐𝑘𝑒𝑟𝑚𝑎𝑛.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora