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La testa mi girava ancora e il rumore in sottofondo dei miei compagni che parlavano in quel momento era la cosa più fastidiosa che potessi sentire.

Mi alzai lentamente, cercando di mettere a fuoco le cose attorno a me per capire dove mi trovavo e cos'era successo.

Oh mio dio..

Prima che il mio cervello potesse formulare dei pensieri concreti, arrivó Armin ad abbracciarmi, facendoci quasi volare per terra entrambi.
"Adalie ti sei svegliata finalmente! Tra poco ripartiamo, Rainer e Bertoldth hanno rapito Eren."

"Che?" Gridai, attirando l'attenzione di tutti i presenti.

Mi tornó in mente tutto, provocandomi un leggero brivido lungo la schiena. La sola idea di aver dormito insieme al nemico per due anni ed averlo amato mi terrorizzava.

"Innanzitutto, come stai?"

"Il mio ex fidanzato è una sottospecie di strana creatura che vuole distruggere l'umanità, la mia vita sta andando a rotoli e nel caso non te ne fossi accorto prima il capitano Levi mi ha baciata, subito dopo credo di essere svenuta tra le sue braccia, che gran bella figura di merda. A parte questo, sto bene grazie."

"Lui ti ha baciata?!"

"Di tutto quello che ho detto tu rispondi solo a questo?! Sei serio?" Lo fulminai con lo sguardo. "E comunque, ti sembrava il momento giusto per farlo? Cazzo ero traumatizzata."

"Non ti ho mai vista così incazzata, Adalie."

"Non lo sono mai stata prima d'ora. Ora per favore, spiegami cos'è successo per filo e per segno e poi aiutami a preparare il cavallo se dobbiamo andare dietro a quei bastardi, non me ne staró quì con le mani in mano senza aiutare."

Armin mi spiegó che mentre io ero svenuta e Hanji si prendeva cura di me, Eren e Rainer avevano combattuto duramente finendo però con la vittoria di quest'ultimo, che era scappato insieme ad Ymir e Bertoldth.
Erwin ci aveva promesso di riuscire a raggiungerli prima del tramonto se ci fossimo sbrigati, c'era ancora una speranza.

Guardandomi intorno vidi Levi poco distante da noi, che per la prima volta non la smetteva di fissarmi, sembravano quasi non riuscisse a togliermi gli occhi da dosso e non sapevo nemmeno io se esserne felice o meno; avevo paura che sospettasse di me ed era l'ultima cosa che volevo.

Per quanto avesse sbagliato tempismo e fossi svenuta subito dopo, quel bacio mi aveva fatto effetto.

E non poco.

Però adesso non potevo concentrarmi su quello, ci avrei pensato una volta tornati sani e salvi con Eren al quartier generale.

Armin mi aveva rassicurata che nessuno dei soldati e men che meno il comandante Erwin pensavano che io fossi coinvolta in questa storia e quella per il momento sembrava l'unica bella notizia della giornata.
Tutti vennero a chiedermi se stavo bene o cose del genere, facendomi parecchio innervosire. Odiavo quegli sguardi quasi inteneriti rivolti verso di me.

Cercavo in ogni modo di togliermi dalla testa le immagini di me e quel traditore insieme, ma era praticamente impossibile. Tutta quella situazione sembrava surreale.

Finimmo in fretta i preparativi per fortuna, e ci mettemmo in marcia sperando di fare in tempo.

"Hanji te l'ho detto, l'unica cosa sospetta che ho notato è stata quella lettera, ma non avrei mai potuto immaginare cosa ci fosse dietro e cosa significasse veramente

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"Hanji te l'ho detto, l'unica cosa sospetta che ho notato è stata quella lettera, ma non avrei mai potuto immaginare cosa ci fosse dietro e cosa significasse veramente. Trovavo strano anche il fatto che lui e Bertoldth fossero sempre a parlottare tra loro ma uno da un gesto del genere non puó andare a dedurre che in realtà sono due giganti."

"Lo so Adalie, io ti credo sta tranquilla. I nostri sospetti erano fondati e un po' ce lo aspettavamo dopo la storia di Annie, so che tu non l'hai mai voluto ammettere a te stessa per paura di rimanerci troppo male ma come vedi le cose stanno davvero così, e mi dispiace. Io ci sono per te, sempre."

Sorrisi a quelle parole, ringraziandola infinitamente.
Hanji era una brava persona, una delle poche lì dentro.

"E comunque, cambiamo discorso. Vi ho visti prima."

Ritiro tutto quello che ho appena pensato.

"Ti prego non dire nulla.. Non ho la minima idea del perché lo abbia fatto." Sbuffai.

Stavamo cavalcando da un paio d'ore, ma di Rainer e gli altri ancora nessuna traccia.

"Perché gli piaci, è ovvio."

"Mi ha dato della troia neanche un giorno fa." La zittii subito.

"Non lo pensa davvero, è solo un cretino che non sa esprimere i suoi sentimenti."

"Tra il non saper esprimere i sentimenti e darmi della troia ce ne vuole."

"Adalie."

Quando sentii chiamare il mio nome sobbalzai, eravamo talmente impegnate nella nostra conversazione che non ci eravamo nemmeno accorte di Levi alle nostre spalle.

"Che c'è?"
Cercai di mantenere un tono di voce freddo e distaccato, ma non era per niente facile.

"Possiamo parlare?"

No.

"Adesso?!"

"Adesso."

"E va bene, nanetto non trattarla male perché se no te la vedrai con me!" Lo salutó Hanji, beccandosi un'occhiataccia da parte mia e qualche insulto da parte di Levi.

Si affiancó a me prendendo il posto di Hanji e distolsi immediatamente lo sguardo, quel ragazzo mi scombussolava i pensieri ogni volta anche solo se lo guardavo un attimo negli occhi e la cosa mi spaventava, parecchio.

"Come stai?"

Sto sognando o me l'ha appena chiesto davvero?

"Levi, come dovrei stare? Me l'avete chiesto in venti oggi. Non voglio la compassione di nessuno."

"Voglio sapere come stai, seriamente."

Era uno sguardo che non ammetteva repliche, quindi sbuffando mi lasciai andare.

"Di merda sto. E non capisco perché tu prima venga a darmi della troia e poi dopo due ore come se niente fosse mi stampi un bacio sulle labbra."

Mi stavo imbarazzando da sola, non sapevo nemmeno io da dove avessi tirato fuori tutto quel coraggio, probabilmente la rabbia del momento.

"Posso solo dirti che non era mia intenzione ferirti e non penso davvero quelle cose."

"E quel bacio?"
Stavo iniziando a spazientirmi.

"Non lo so."

"Oh, fanculo. Non ho tempo per questi problemi adesso. Quando ti sarai schiarito le idee fammelo sapere."

Speravo di poter avere delle risposte da quella conversazione perché anche io avevo bisogno di capirci qualcosa, ma come al solito Levi era indecifrabile e non avevo nessuna voglia di stare dietro al suo caratteraccio, non in quel momento almeno.

Mi allontanai velocemente senza dargli modo di replicare ed affiancai Armin e Mikasa, ignorando totalmente gli sguardi torvi che mi mandava.

Dovevamo sbrigarci, il tempo era poco per riportare indietro Eren e questa in quel momento doveva essere la mia preoccupazione più grande, peccato che avessi ben altro per la testa.

Voglio solo andarmene a dormire e non vedere nessuno per due giorni minimo.

Voglio solo andarmene a dormire e non vedere nessuno per due giorni minimo

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𝐶𝑜𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜.  (𝐿𝑒𝑣𝑖 𝐴𝑐𝑘𝑒𝑟𝑚𝑎𝑛.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora