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E ora? Cosa si aspettano tutti quanti da me?

Non posso di certo dire loro della lettera che ho letto, o almeno non adesso. Prima di fare cose affrettate devo riuscire a parlare con Rainer, seriamente questa volta.
Ma soprattutto, se quello che ho letto non centrasse niente con tutta questa storia?

Non posso davvero aver passato due anni con qualcuno che nasconde segreti tanto assurdi e gravi, senza nemmeno essermene resa conto..

"Adalie? Tutto bene?"
Armin aveva appoggiato una mano sulla mia, mentre mi guardava preoccupato.

"Io non so nulla più di quello che sapete già tutti voi, mi dispiace. E il fatto che arrivino dallo stesso villaggio non significa niente, non parlano nemmeno con Annie se ci pensate un attimo. Sì, forse ci avranno scambiato due parole qualche volta. Però ultimamente Bertoldth e Rainer erano strani.."

"Strani? Spiegati meglio." Erwin mi guardava cercando quasi di rassicurarmi, ma in quel momento ero tutto tranne che tranquilla.

"Stavano sempre a parlottare tra di loro, zittendosi quando arrivavamo io o chiunque altro. Nell'ultimo periodo quì la cosa succedeva praticamente ogni giorno, si isolavano spesso."

Mi girai e sorrisi ad Armin, che ancora una volta aveva parlato per me togliendomi da quella situazione imbarazzante.
Non mi piaceva essere al centro dell'attenzione, non riuscivo a parlare tranquillamente e soprattutto avevo paura che potessero pensare che persino io in qualche modo centrassi in questa storia.

"Secondo me qualcosa sai."

Ecco, appunto.

Mi girai a guardare male Levi, che come al solito cercava di darmi contro; la cosa che mi faceva  infuriare di più, è che non credeva a una parola di quello che dicevo, sebbene avesse visto che avevo detto tutta la verità riguardo a Erwin.

"Perché mi devi sempre trovare da dire, si può sapere?!"
Il mio tono di voce si stava alzando, come ogni volta che parlavo con lui.

"Non c'è bisogno di arrabbiarsi, Levi io le credo. Adalie, qualsiasi cosa ti venga in mente, non esitare a venire da me o dal Capitano." Mi rassicurò Erwin.

Proprio da voi due devo andare?

Almeno questo quì mi crede peró.

"O da me."

Grazie Hanji.

"Detto questo, ci ho pensato su a lungo. So che siete stanchi, ma non abbiamo tempo da perdere. Oggi riposatevi più che potete, domani si va a Trost, Annie dovrebbe essere lì con gli altri della gendarmeria. Non preoccupatevi di preparare nulla, ci sta già pensando chi non parteciperá alla missione. Ora, vi spiegherò bene tutto quanto, intesi?"

Ma è pazzo?

Penso che quello che mi era passato per la testa in quel momento era esattamente ció che stavano pensando anche gli altri a giudicare dalle loro espressioni.
Non potevamo fare altro che starlo a sentire, anche se avremmo preferito riposarci un attimo prima di partire un'altra volta, senza nemmeno essere certi di cosa stessimo facendo e se la persona che sospettavamo fosse davvero il gigante femmina.

La mia ferita era messa meglio rispetto a ieri, ma comunque dovevo stare molto attenta. Non potevo farmi male un'altra volta.

O svenire per del sangue..


Una volta finita quella riunione, era ormai ora di pranzo.
Ci era stato detto di mangiare qualcosa e non stancarci troppo nel pomeriggio, visto che il mattino dopo saremmo dovuti partire all'alba.

𝐶𝑜𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜.  (𝐿𝑒𝑣𝑖 𝐴𝑐𝑘𝑒𝑟𝑚𝑎𝑛.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora