Capitolo 22- I Parte

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Le acque erano ancora in gran parte immobili, un vetro scuro che reggeva la luna calante, quasi trasparente come l'orizzonte illuminato con sfumature di rosso e oro, qualcosa che decise di prendere come un presagio, visto che al momento erano un po' a corto di quelli. Non poteva permettersi di essere particolarmente esigente. Così s'iniziava, Tony rifletté con uno strano distacco mentre guardava le migliaia di persone che erano venute a prendere quello da lui. Avrebbe dovuto provare qualcosa di più, pensò. Rabbia o paura. Qualcosa di più profondo di quello, sicuramente. Invece, aveva più un senso di rassegnata finalità.

Aveva speso la sua rabbia molto prima, discutendo con Steve mentre camminavano per arrampicarsi su una roccia per passare una notte a guardare il nulla e il tutto accadere. La paura che era rimasta, quella cosa che gli artigliava lo stomaco e lo aveva fatto passeggiare per la Torre tutta la sera prima, la pesantezza che continuava a premere sul suo torace come un masso, non era per se stesso o per quel pezzetto di pietra che chiamava suo. Della gente sarebbe morta quel giorno, in suo nome o contro di lui, ma tutto riportava a lui, in un modo o nell'altro.

La responsabilità non era esclusivamente sua, ovviamente. Lo sapeva. Pierce aveva organizzato la sua sorte con l'Hydra molto prima che Tony nascesse. Eppure ciò stava accadendo mentre sedeva lui sul trono, e avrebbe mentito se avesse detto che non c'era vergogna in quello. Aveva deluso il suo popolo in così tanti modi, e quel giorno avrebbero scoperto il prezzo da pagare per quei fallimenti.

Che vengano, allora, pensò, mettendo da parte il senso di colpa e le recriminazioni per il momento. Che vengano, e gli faremo vedere se ciò che siamo equivale a più delle nostre mura, delle nostre armi, delle nostre razioni e dei nostri numeri. Pierce otteneva il controllo sotto forma di ordine e sicurezza, ma non riusciva a comprendere ciò che Tony aveva capito troppo tardi. O quasi troppo tardi, poteva solo sperare. Steve gli avrebbe detto che non era mai troppo tardi, ma lui non era lì, ed era difficile mentire a se stesso mentre si trovava in cima alla Torre ad osservare la lenta marcia di distruzione avvicinarsi alla sua città.

Il controllo era un'illusione, una cosa temporanea per far sentire gli uomini come Dei, come se gran parte del loro destino fosse a portata di mano. Forse era per quello che si aggrappavano così tanto al potere, una volta conquistato, o cercandolo quando mancava. Il controllo. Poteva consumare un uomo il desiderio di controllare i risultati della sua vita. Poteva distruggere. Non si trattava di quello quel giorno? Un esercizio di controllo, una battaglia per il dominio su persone che non avevano mai ricevuto nulla da Pierce o da Tony se non una fiducia tradita da tempo?

Era come cercare di catturare il fumo in una bottiglia, governando perché poteva per un motivo non più forte di un nome e un titolo. Un caso di nascita, una volta aveva riflettuto, non a caso dopo aver incontrato Steve. Non gli era venuto in mente di chiedere loro di seguirlo, di chiedere la loro fedeltà, sia per parole che per azioni, invece di limitarsi a richiederlo. Si era sempre tenuto al di sopra di quelli che lo circondavano, e tutto ciò che si era guadagnato era la distanza, quando aveva bisogno di fiducia, disprezzo, quando aveva bisogno di fede.

Fino a Steve. Fino a quando non ha visto un percorso diverso, dove poteva guadagnare qualcosa e quindi rivendicare qualcosa di tanto più prezioso. Ma anche con la realizzazione, non sapeva come farlo. Nessuno gli aveva mai mostrato cosa avrebbe dovuto fare, cosa significasse veramente. Lui aveva una destinazione in mente, ma il percorso davanti a lui era una nebbiosa rovina di poco più che buone intenzioni.

Non andartene mentre ti parlo.

L'intero paesaggio del Regno era stato spostato e riformato davanti a lui come se significasse deridere le sofferenze della sua stessa vita per le svolte infinitesimali che erano. Posso ricreare il mondo a mia immagine, il Fiume cantava mentre scendeva attraverso la valle. Legatemi o liberatemi, io sono eterno, e voi non siete altro che un'onda contro la marea del tempo immutabile.

A Higher Form of War - (Stony) Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora